Aleksandr Gavriilovič Abdulov è stato uno dei principali attori del cinema sovietico. Ha recitato in film che ora sono considerati dei classici, tra i quali «Miracolo ordinario«, «Carnevale», «Il più affascinante e attraente» e molti altri. Un enorme Paese impazzì per un uomo alto e bello. Abdulov ha ottenuto il riconoscimento non solo come attore cinematografico, ma anche come attore di teatro, doppiatore e regista.
Aleksandr Gavriilovič Abdulov nacque a Tobolsk il 29 maggio 1953 in una famiglia di lavoratori teatrali di origini tatare. Suo padre era un regista teatrale e sua madre una truccatrice.
Aleksandr era il terzo di tre fratelli. Suo padre lo portava sempre con sé durante il lavoro ed Aleksandr acquisì familiarità con il dietro le quinte dei teatri.
Il percorso dell’attore era predeterminato dal destino, ma il piccolo Abdulov dedicò la sua prima adolescenza alla musica e agli sport, e nel tempo libero costruì delle chitarre con strumenti improvvisati. I suoi idoli erano «I Beatles». Era così bravo nel suonare i brani dei Beatles con le chitarre costruite da sé, che tra i suoi coetanei aveva la reputazione di essere con il «quinto Beatle«. La musica rischiava di distrarlo troppo dallo studio e così per costringerlo a stare in casa, il maggiore dei suoi fratelli gli tagliò i capelli sperando di convincerlo a sedersi dietro ai libri.
L’azione di suo fratello ebbe successo. Abdulov studiò diligentemente e con profitto, ma rimase sempre un ragazzo estremamente esuberante il quale con la sua vivacità provocava danni domestici (come rotture dei vetri delle finestre) e talvolta si trovava coinvolto in risse con i suoi coetanei.
Aleksandr Abdulov ottenne i suoi primi successi nello sport, in particolare nella scherma, tanto da ottenere il riconoscimento di Maestro dello Sport dell’Unione Sovietica. La scherma gli tornò utile quando recitò nel film «Miracolo ordinario«, senza avere quindi necessità di una controfigura.
La famiglia era convinta che uno dei figli avrebbe sicuramente seguito la passione dei genitori e sarebbe diventato un attore.
Seguendo le indicazioni di suo padre, Aleksandr Abdulov effettuò un tentativo per entrare nella compagnia di recitazione del Teatro d’Argento, ma fu rifiutato. Su consiglio della madre si iscrisse all’università, alla facoltà di pedagogia.
Un anno dopo, Aleksandr Abdulov si recò di nuovo a Mosca per tentare la fortuna. Questa volta riuscì ad essere ammesso alla Scuola di Recitazione. Anche i fratelli maggiori decisero di diventare attori, ma non furono ammessi. Il primogenito dei figli studiava all’Istituto Petrolchimico. La notizia della non ammissione al corso di recitazione lo colpì enormemente e qualche giorno dopo lo trovarono morto. La causa della morte non è stata mai stabilita. La versione principale fu che venne ucciso in una rissa.
La carriera di Aleksandr Abdulov non fu facile. Durante i suoi 13 anni di soggiorno a Mosca, vagò per gli ostelli, lavorò per scaricare camion e furgoni, senza mai lamentarsi. Nello stesso periodo, cominciò a prendere parte ad alcuni spettacoli come comparsa.
Alla cerimonia di diploma del 1974, il giovane e talentuoso Aleksandr Abdulov fu notato da Mark Zacharov, il direttore del Teatro Leninskij di Mosca, il quale lo assunse nella compagnia teatrale. Sul palcoscenico del Teatro Leninskij, Aleksandr Abdulov interpretò il ruolo principale nella commedia «Non nelle liste» basata sul racconto di Boris Lvovič Vasil’ev. Per l’interpretazione del ruolo del tenente Pluzhnikov ottenne il premio «Primavera teatrale».
Successivamente interpretò con successo un altro ruolo nello spettacolo teatrale «Il barbaro e l’eretico«, adattamento teatrale del romanzo «L’idiota» di Dostoevskij. Per questa interpretazione ottenne il premio «Turandot di cristallo» e il premio della Fondazione Stanislavskij.
La seconda metà degli anni ’70 risultò molto produttiva per la carriera di Abdulov. Prese parte alle produzioni di una serie di film famosi: «12 sedie«, «Il luogo dell’incontro non può essere cambiato«, «L’ultima spedizione«. Ma il riconoscimento nazionale e l’incredibile amore del pubblico, arrivarono all’artista dopo l’adattamento cinematografico di «Miracolo ordinario«.
Il talento straordinario ed il suo bell’aspetto fisico consentirono ad Abdulov di interpretare con successo diversi ruoli, di recitare in commedie, avventure, gialli, film storici, opere liriche, film romantici e drammatici. Inoltre, lo stesso Abdulov, nei suoi numerosi film, eseguì personalmente tutte le acrobazie e scene pericolose, ricevendo premi come miglior stuntman.
Il successo su larga scala giunse con il film «Non far parte dei tuoi cari«. All’inizio degli anni ’80, l’attore stava guadagnando sempre più popolarità ed era conteso tra i registi.
Nel 1985 uscì il film «Il più affascinante e attraente«, che conquistò istantaneamente il pubblico sovietico, divenne il film più popolare dei tempi della Perestrojka e rimane una delle commedie preferite dell’epoca tra il pubblico moderno.
Nel 1986, l’attore ricevette i titoli di Artista Onorario ed Artista del Popolo dell’Unione Sovietica.
Negli anni ’90, dopo il disfacimento dell’Unione Sovietica e la terribile crisi economica che colpì la società russa ingannata dalle rassicurazioni occidentali, Abdulov fece molta beneficenza donando i proventi dei suoi spettacoli ai più bisognosi.
Per quanto concerne la sua vita privata, Abdulov aveva molte ammiratrici in tutto il Paese e la stampa gli attribuiva relazioni sentimentali con varie donne, sia famose che non famose. La sua natura impetuosa era semplicemente incompatibile con la quieta armonia di una tranquilla vita familiare e questo trovò dimostrazione in tutte le sue relazioni sentimentali.
Nei primi anni ’70, Abdulov provò i primi tormenti dell’amore e tentò addirittura di suicidarsi quando trovò la sua amata ragazza Tat’jana tra le braccia di un altro uomo. A discolpa della ragazza, va notato che Aleksandr stesso non le era assolutamente fedele e Tat’jana lo tradì solo quando venne a sapere che il suo fidanzato non amava solo lei.
In seguito, quando ancora era uno sconosciuto, Abdulov affascinò un’altra Tat’jana, la ballerina di successo Tat’jana Leibel. Fu una relazione appassionante ma finì rapidamente. Tat’jana Leibel si rese conto che i sentimenti di Aleksandr per lei erano scomparsi e che nel cuore di Abdulov il suo posto fu preso da una giovane attrice, la sua futura moglie Irina.
Con sua moglie Irina Alferova, Aleksandr Abdulov si incontrò sul set di « Non far parte dei tuoi cari «. La vita dei personaggi della trama rispecchiava la relazione della coppia al di fuori del lavoro. Furono definiti la coppia più romantica e bella dei tempi sovietici.

Aleksandr Abdulov e Irina Alferova
Irina Alferova era già stata sposata in precedenza ed aveva avuto una figlia di nome Ksenija, ma Abdulov e sua moglie nascosero accuratamente queste circostanze al pubblico. Abdulov allevò sua figlia adottiva Ksenija come fosse sua figlia.

Aleksandr Abdulov e la piccola Ksenija
Nonostante il fatto che Abdulov e Irina Alferova furono incoronati, nel 1993, famiglia modello, la coppia si separò. Il loro matrimonio durò 14 anni, ma le continue avventure amorose dell’irrecuperabile Abdulov non potevano andare avanti senza lasciare traccia.
La nuova relazione di Abdulov con Larisa Steinman durò per due anni. Larisa era una giornalista inviata dal suo giornale per effettuare un’intervista all’attore. Fu una relazione piuttosto travagliata anche perché Abdulov non ha mai provato simpatia per i giornalisti e questa sua opinione la faceva pesare molto nel loro rapporto.
Dopo la fine di questa relazione Abdulov che aveva problemi di salute, dovette affrontare un’operazione chirurgica molto complicata ma riuscì a continuare la sua carriera lavorativa.
Dopo la guarigione, l’attore sposò legalmente la ballerina Galina Lobanova ma non la sposò in chiesa poiché non aveva divorziato con Irina Alferova. Il primo matrimonio dell’artista era legato ai legami della chiesa ortodossa, e Aleksandr, come credente, non considerava la possibilità di rompere questo giuramento di fronte a Dio.

Aleksandr Abdulov e Galina Lobanova
Il matrimonio con Galina Lobanova durò otto anni, ma anche questa relazione terminò. Abdulov soffrì molto per questa separazione e fu vittima della depressione per un po’ di tempo.
Dopo la terapia antidepressiva, la vita personale di Aleksandr Abdulov riprese il suo corso travagliato e tumultuoso. Infatti si sposò legalmente una seconda volta ed in questa occasione la sua prescelta fu Julija Mashina. Secondo l’artista stesso, questa ragazza lo riportò in vita. Si incontrarono per caso nel 2005, in quanto passeggeri di due sedili vicini di un aereo in volo per la Kamčatka.

Aleksandr Abdulov e Julija Mashina
Un Abdulov di mezza età si comportò come un adolescente innamorato. Già dai primi tempi avevano sentimenti di passione l’uno per l’altra, che sembravano irreali: una differenza troppo grande per età, professioni e visione del mondo. Inoltre Julija era sposata.
La ragazza decise subito di divorziare da suo marito, l’importante uomo d’affari Aleksej Ignatenko. Molti rimasero sorpresi dal fatto che la ragazza divorziasse dal suo giovane, amorevole e ricco marito, ma lei non ebbe dubbi e tornò nella sua città natale, Odessa.
L’attore dal canto suo pensava spesso a lei. Abdulov chiese così al suo agente di contattare la ragazza ed invitarla a San Pietroburgo. Julija sorprese tutti: riferì all’agente che se Abdulov desiderava la sua attenzione doveva recarsi lui da lei. E l’attore prese l’aereo per Odessa. La coppia festeggiò insieme il nuovo anno e dopo ciò gli innamorati non si separarono più, non negarono la loro relazione e non cercarono di nasconderla.
Nel 2006, hanno contratto un matrimonio modesto nel ristorante della Casa degli Scrittori. Ai giornalisti non fu permesso partecipare alla festa, la festa era solo per gli amici più cari. Non c’era un vestito bianco, nessun fotografo.
Nel marzo 2007, Abdulov e sua moglie Julija hanno avuto una bambina di nome Evgenija.

Aleksandr Abdulov e Julija Mashina

Julija Mashina e sua figlia Evgenija Aleksandrovna Abdulova
Il loro matrimonio fu criticato quasi da tutti. Julija fu accusata di sete di fama e di mercantilismo. La differenza nell’età degli sposi non era gradita al pubblico.
Ma le critiche non avevano giustificazione. La ragazza non era affatto una cacciatrice di personaggi famosi, aveva una propria azienda solida, un buon conto in banca e molti contatti politici importanti. Infatti, al momento dell’inizio della loro relazione, la condizione finanziaria di Abdulov era inferiore a quella di Julija. Contro il matrimonio erano anche i genitori di Julia. Dal loro punto di vista, l’attore era indegno della propria figlia. A loro non piaceva la professione e l’età di Abdulov e specialmente non sopportavano la differenza di età con la figlia. Ma tutti gli attacchi che la coppia ricevette non fecero altro che rinsaldare gli amanti.
Alla fine di agosto 2007, i media iniziarono a parlare della terribile malattia dell’attore: un cancro ai polmoni in stato avanzato, frutto della sua passione smodata per il fumo.
Aleksandr Abdulov rifiutò di accettare la realtà. L’attore morì così improvvisamente il 3 gennaio 2008 in una coincidenza impressionante: aveva appena terminato di recitare nel suo ultimo film, nel quale aveva interpretato il ruolo di un artista che stava morendo di cancro ai polmoni.
Per l’ultimo saluto, il suo feretro fu esposto al pubblico sul palco del Teatro Leninskij, là dove tutta la sua carriera era cominciata. Nonostante il freddo invernale, una folla di migliaia di fan formò una lunga fila fuori del teatro nell’attesa di poterlo onorare con l’ultimo saluto.
La gente giunse a Mosca da tutto il Paese, alcuni giunsero persino dalla Siberia per rendere omaggio al loro attore preferito. La vedova fu colta da una crisi un’isterica mentre teneva la figlia tra le sue braccia ed i medici impiegarono molto tempo per calmarla.

Tomba di Aleksandr Abdulov
Luca D’Agostini
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