Gli ultimi conflitti militari su larga scala mostrano che la fase iniziale di una guerra è sostenuta dai missili a medio raggio e aerei a corto raggio.
La motivazione consiste nel fatto che i missili hanno un certo numero di vantaggi rispetto ai bombardamenti aerei e, sebbene non siano in grado di sostituirli completamente, consentono di fare perdite minori in termini sia finanziari che umani. È proprio per questo motivo che vengono creati complessi sistemi missilistici. Nei conflitti locali questo è un buon deterrente, e per i Paesi con una piccola area di territorio può diventare un’arma strategica a tutti gli effetti, cioè capace di colpire obiettivi in qualsiasi momento.
Quindi, i sistemi missilistici tattici (al contrario di quelli intercontinentali) sono progettati per sconfiggere il nemico direttamente nel campo delle operazioni di combattimento. Attualmente le testate nucleari per questi tipi di missili sono vietate, lo stesso vale per le cariche chimiche e batteriologiche, anche se in teoria è tecnicamente possibile. Tuttavia, le testate convenzionali sono sufficienti: cariche esplosive, incendiarie, cariche anticarro e munizioni di un’esplosione volumetrica possono essere installate sui missili tattici.
Il sistema missilistico tattico 9K720 Iskander, è stato sviluppato dall’azienda russa KBM Kolomna. Fu presentato la prima volta nell’agosto del 1999 al Salone internazionale dell’aviazione e dello spazio.1
L’obiettivo principale del sistema missilistico Iskander è la distruzione delle difese aeree nemiche e dei sistemi di difesa missilistica, così come dei siti più importanti da loro protetti.2 3
Secondo la rivista politico-militare statunitense, «The National Interest», il sistema missilistico Iskander è considerato dagli esperti militari occidentali l’arma più pericolosa in dotazione alle Forze Armate della Federazione Russa, per via dell’alta gamma di missili a disposizione e la loro capacità di superare le difese missilistiche della NATO. Gli esperti occidentali concordano che nel caso di utilizzo dei sistemi missilistici Iskander, gli aeroporti, i sistemi di difesa aerea e missilistica, i centri logistici e le basi militari situate entro 500 km dalla frontiera russa, subirebbero enormi danni.4
Iskander 9K720 non è solo un razzo e nemmeno un razzo su un lanciatore. Si tratta di complesso sistema ed ogni unità di Iskander comprende 6 automezzi separati, dotati della più moderna elettronica ed utilizzata esclusivamente da personale militare altamente qualificato. Nello specifico ogni unità di Iskander comprende:
— lanciatore semovente progettato per lo stoccaggio, il trasporto, la preparazione e il lancio di due missili sul bersaglio. Il lanciatore semovente può essere implementato sulla base di chassis con ruote della formula 8×8, che sono prodotti in Bielorussia, o della fabbrica di automobili BAZ-6909 di Brjansk. Il lanciatore semovente è in grado a pieno carico di percorrere l’autostrada alla velocità massima di 70 km/h. Ha un’autonomia di 1000 km e trasporta 3 militari.
Il lanciatore si attiva molto rapidamente: una volta posizionato, il tempo della preparazione per il lancio dei missili non supera i 20 minuti. Allo stesso tempo, non richiede posizioni prestabilite; il lanciatore può funzionare ovunque, eccetto la palude e in particolare le sabbie mobili. L’equipaggio non ha nemmeno bisogno di lasciare il veicolo per il perfetto posizionamento e per la preparazione al lancio, in quanto tutti i controlli sono concentrati all’interno del veicolo stesso.
— Camion per il trasporto merci. Trasporta altri due missili e una gru di carico-scarico. Trasporta 2 militari.
— Camion della postazione di comando. Come è chiaro dal suo nome, fornisce il controllo dell’intero complesso Iskander. Dispone di 4 postazioni di lavoro automatizzate. Il calcolo per fornire informazioni di lancio dei missili non richiede più di 10 secondi.
— Veicolo di regolamentazione e manutenzione. E’ progettato per testare l’equipaggiamento di bordo, lo stato dei missili e gli strumenti per la manutenzione ordinaria. L’intero ciclo dei controlli missilistici richiesto dalle normative è completamente automatico e richiede solo 18 minuti. Trasporta 2 militari.
— Veicolo di preparazione delle informazioni. Determina le coordinate del bersaglio, prepara i dati necessari per i missili e li trasferisce al lanciatore (per il primo compito questo software impiega non più di 2 minuti e per il secondo, 1 minuto). Qui viene preparata quella che viene chiamata la «missione di volo» per il missile, così come gli standard per il sistema di guida ottica. Il veicolo è integrato con le moderne risorse da ricognizione e può ricevere assegnazioni e obiettivi assegnati da tutte le fonti necessarie, anche da satellite, aereo o droni. Trasporta 2 militari.
— Veicolo di supporto vitale. Progettato per il riposo e l’alimentazione dei militari dei sei mezzi che compongono il sistema di combattimento Iskander. Può ospitare fino a 8 militari alla volta.
I missili per il sistema Iskander-K e Iskander-M, sebbene siano lanciati dallo stesso lanciatore semovente, sono fondamentalmente diversi. Il sistema Iskander-M utilizza un missile semi-balistico ad altitudini elevate (50-30 km di altitudine) (con sovraccarico 20-30 G), con tecnologie «stealth» (invisibile ai radar), rilasciate dal modulo REB (guerra elettronica) e falsi bersagli per bypassare i sistemi ABM (sistemi di difesa missilistica) e sconfiggere gli oggetti protetti da questi sistemi di difesa fino ad una portata di 500 km.5
Il sistema missilistico della versione Iskander-K, utilizza un missile da crociera R-500 con una traiettoria di volo ultra bassa a un’altitudine di 6-7 metri con un rilievo circonferenziale, che ha ufficialmente una portata di 500 km, ma gli esperti del Pentagono ritengono che tale indicatore sia fittiziamente sottostimato per nascondere la violazione del Trattato sull’eliminazione dei missili intermedi e a corto raggio, e che quindi la portata effettiva di questo missile da crociera sia di 2.000-5.000 chilometri. È possibile che la portata del missile da crociera raggiunga addirittura i 5500 chilometri a causa dell’aumento dei serbatoi di carburante, che lo toglie dal vincolo del trattato sull’eliminazione dei missili a medio e corto raggio.3 6 7 8 9 10
Tuttavia, bisogna tener conto del fatto che gli Stati Uniti, nel 2002, si ritirarono unilateralmente dalla partecipazione a un altro importante trattato, la limitazione dei sistemi ABM (1972), secondo cui i Paesi non dispiegano sistemi o componenti di difesa missilistica per combattere missili strategici. A tale riguardo, la Russia ha quindi ripetutamente dichiarato la sua intenzione di non ottemperare al trattato siglato nel 1987 da Gorbačëv e da Reagan del 1987, al fine di neutralizzare la potenziale minaccia posta al nostro Paese dagli elementi del sistema di difesa missilistica statunitense in Europa. Quindi l’implementazione del progetto del sistema missilistico Iskander, è da considerarsi una risposta politica.
Nell’Equilibrio Militare della NATO per l’anno 2017, viene effettuato un confronto tra i sistemi missilistici ad oggi effettivi nelle forze armate dei paesi dell’alleanza atlantica ed il sistema missilistico Iskander. Il confronto evidenzia come attualmente vi sia un sostanziale vantaggio a favore dell’Iskander proprio per via del raggio d’azione e come la dotazione alle forze armate degli Stati Uniti, dei missili LRPF con gittata di 500 km (quindi comunque sostanzialmente inferiore), è prevista per gli Stati Uniti non prima del 2027.
E’ opinione comune degli ufficiali del comando NATO in Europa che le difese delle forze armate della NATO non possono combattere efficacemente il sistema missilistico Iskander senza incorrere in perdite inaccettabili.
Gli analisti che considerano gli scenari di possibili conflitti locali tra la Russia ed i Paesi con forze armate deboli, indicano che l’attacco condotto dal sistema Iskander può risolvere rapidamente l’esito del conflitto sin dall’inizio, in quanto la distruzione delle posizioni del radar locale di difesa aerea, noto dai dati dell’intelligenza tecnica radio ed i successivi bombardamenti effettuati dagli aerei Su-34 e Su-24, risulterebbero un colpo micidiale. Inoltre, la distruzione da parte di Iskander di aeroporti, centri di comando, magazzini, caserme e hangar con attrezzature, trasformerebbe l’esercito regolare nemico in forze disorganizzate senza rifornimento e controllo centralizzati durante le prime fasi del conflitto.
In generale, come notano gli analisti occidentali, lo scenario di Iskander è simile all’uso massiccio dei missili da crociera NATO all’inizio dell’attacco degli eserciti deboli, ma i missili da crociera possono essere distrutti dall’avanzata difesa aerea, mentre Iskander stesso è un’arma di difesa aerea.4
L’esperto militare Konstantin Sivkov ritiene che l’utilizzo completo dei sistemi Iskander a disposizione effettiva della Federazione Russa, sia in grado di distruggere l’intera area di difesa missilistica statunitense e che potenzialmente i missili utilizzati dal sistema missilistico Iskander possono essere equipaggiati con testate nucleari.2 11 12
Attualmente l’esercito della Federazione Russa dispone di 120 unità del sistema missilistico Iskander-M ed un numero sconosciuto di unità di Iskander-K.13
Le forze armate di altri due Paesi sono equipaggiate con qualche unità del sistema missilistico Iskander. Si tratta delle forze armate dell’Armenia, dotate di 4 unità a partire dal 2018 e delle forze armate dell’Algeria. L’Algeria è il secondo Paese al mondo dopo l’Armenia ad aver acquistato nel 2018 il sistema missilistico Iskander, ma al momento non se ne conosce il numero esatto.13 14 15
Di seguito un breve video nel quale potrete assistere al sistema missilistico Iskander in azione.
Luca D’Agostini
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Fonti
(1) Искандер
(2) оказался приманкой для американского спутника
(3) Ужас по имени
(4) NATO
(5) Искандер стал неуязвимым для американской ПРО
(6) Неуловимый ракетный мститель
(7) Искандер 9k720
(8) Какая российская ракета не понравилась США?
(9) Противоракетный джокер президента
(10) Якобы развернута, будто бы нарушила
(11) НАТО испугалось ядерного удара из Калининграда
(12) Ракеты нацелят на Берлин и Варшаву
(13) NATO, The Military Balance, 2018, p. 194.
(14) Армения
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