La creazione di missili balistici strategici in grado di risolvere l’esito della guerra globale costrinse l’Unione Sovietica e gli Stati Uniti a sviluppare sistemi di difesa antimissili balistici. Lo sviluppo di missili strategici e dei loro mezzi di distruzione, era la fase più costosa della corsa agli armamenti tra le superpotenze. Sempre più vigore assumeva la disputa se fosse più necessario puntare sul «proiettile» o su «l’armatura».
In Unione Sovietica, gli studi e le riflessioni sul problema della difesa missilistica iniziarono già nel 1948. Nell’agosto del 1953, sette marescialli dell’Unione Sovietica inviarono una nota al Presidium del Comitato Centrale del PCUS (Partito Comunista dell’Unione Sovietica) sulla necessità di creare un sistema di difesa antimissile e, a settembre, si tenne il primo incontro rappresentativo sulla difesa missilistica presso il Comitato centrale del PCUS.1
E’ per questo motivo che il sistema di difesa missilistico A-35 fu il primo sistema di difesa missilistico strategico al mondo. Fu un sistema di difesa missilistica sovietico progettato per proteggere l’area amministrativa e industriale di Mosca contro l’impatto dei missili balistici intercontinentali.2
Storicamente, a Mosca e nella regione di Mosca, la maggior parte dei siti chiave dell’amministrazione statale e la struttura di comando militare dell’Unione Sovietica, vitale per il funzionamento dello stato, erano concentrati soprattutto nella zona militare. Ciò comportava alcuni vantaggi ma anche molti inconvenienti significativi: infatti un colpo improvviso inflitto dal nemico in questa zona non solo avrebbe disabilitato uno dei più grandi centri industriali e amministrativi dell’Unione Sovietica, ma avrebbe paralizzato completamente la gestione strategica dello stato, disorganizzando la difesa del Paese.
La soluzione al problema sarebbe potuta essere il frazionamento in zone diverse della struttura amministrativa e militare, ma per una serie di ragioni, sia ideologiche che oggettive, tali misure non sarebbero risultate sufficientemente efficaci. Il principale nemico potenziale — il blocco della NATO — aveva molte teste di ponte vicino al territorio sovietico, da cui era possibile colpire improvvisamente gli obiettivi strategici della metropoli sovietica: tale vicinanza non avrebbe lasciato spazio a risposte tempestive.
In alternativa, fu proposta l’idea di creare un sistema di difesa antimissile in grado di proteggere il territorio di Mosca e della regione di Mosca da un attacco missilistico nucleare. Gli analisti militari presumevano giustamente che i preparativi per un attacco a tutta scala in tutta l’Unione Sovietica non sarebbero passati inosservati e sarebbero stati individuati in anticipo. Invece, gli analisti militari vedevano la principale minaccia in un attacco improvviso a strutture strategiche, inflitte da forze limitate, segretamente portate in prontezza al combattimento. Il sistema di difesa missilistica, seppur di potenza limitata, era considerato come un mezzo affidabile per proteggere i principali obiettivi strategici da un simile eventuale attacco.
Così, a metà degli anni ’50, nell’Unione Sovietica, nel campo di addestramento militare di Sary-Shagan (situato nell’attuale Kazakistan), fu creato un sistema sperimentale di difesa missilistica strategica, noto come sistema A. Il sistema «A» era il complesso di un radar a lungo raggio, diversi radar per il rilevamento del bersaglio a fascio stretto, un missile anti missili balistici e un computer ad alte prestazioni in grado di risolvere eventuali problemi di traiettoria in tempo reale. All’inizio degli anni ’60, i test del complesso avevano dato successo e mostravano la possibilità di distruggere la testata balistica nemica, ma le caratteristiche di combattimento erano scarse: il sistema poteva funzionare solo intercettando la testata balistica ad una bassa altitudine, quasi al livello atmosferico.
Lo sviluppo del sistema di difesa missilistico A-35 per la protezione della regione industriale di Mosca iniziò nel 1958. Il sistema A-35 era concettualmente la continuazione del sistema A, ed il progettista principale fu Grigorij Vasil’evič Kisun’ko, uno scienziato militare sovietico.
Nel marzo del 1961 fu completato il progetto preliminare del missile intercettore A-350Z. Nell’aprile 1962, dalla piattaforma di lancio temporanea del campo di addestramento di Sary-Shagan, fu eseguito il primo lancio di missili ed i test successivi continuarono fino al 1967.3
Dopo aver superato un ultimo test nel 1971, il Consiglio dei Ministri dell’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche, adottò la risoluzione n. 376-119 del 10 giugno 1971 con la quale fu stabilita l’entrata in servizio del Sistema di difesa missilistico A-35, a partire dal 1 settembre 1971. Si stima che 67 sistemi A-35 siano stati dispiegati intorno a Mosca al momento della messa in servizio del sistema.4 Ogni Sistema di difesa missilistico A-35 era dotato di 64 missili intercettori A-350 e di un complesso sistema di radar per l’intercettazione, con una portata di 1500 km ed appositamente creato e sviluppato per il funzionamento del Sistema A-35.
Il missile era equipaggiato con una testata termonucleare con una potenza di circa 2-3 megatoni.
Più tardi, gli antimissili furono dotati di una speciale testata di neutroni con una potenza di soli 20 chilotoni, ma con una significativa emissione di neutroni. Tali cariche creavano una «esposizione» più piccola per il radar e potevano essere utilizzate a quote più basse senza il rischio di danneggiare il terreno.
Nel 1975, fu avviato un lavoro di modernizzazione ed il sistema fu aggiornato con la denominazione A-35M, il quale entrò in servizio il 28 dicembre 1977. Il sistema A-35M è stato ritirato dal servizio a metà degli anni ottanta.5
Luca D’Agostini
Lascia un commento
Fonti
(1) РАКЕТНЫЙ ЩИТ
(2) Белоус В. С., Грешилов А. А., Егупов Н. Л., Жабчук В. П., Иванов В. Н. и др. Щит России: системы противоракетной обороны. — М.: Изд-во МГТУ им. Н. Э. Баумана, 2009. — С.236 — 504 с.
(3) Михаил Ходаренок Противоракета, не имеющая аналогов (рус.) // Воздушно-космическая оборона. — 2010. — № 6.
(4) World Missiles. // Flight International : World missile market and air defence systems. — L.: IPC Business Press Ltd, 11 May 1972. — Vol.101 — No.3295 — pag.676-677.
(5) СИСТЕМА ПРО А-35
Вы должны авторизоваться чтобы опубликовать комментарий.