Questo articolo è dedicato ad uno dei più grandi giocatori di basket del XX secolo. Sergej Aleksandrovič Belov fu l’eroe delle Olimpiadi di Monaco nel 1972 nelle quali ricoprì il ruolo di protagonista dello storico successo dell’Unione Sovietica sulla nazionale statunitense nell’indimenticabile finale olimpica. Durante la memorabile finale olimpica del 9 settembre 1972 contro gli Stati Uniti, tutto il mondo prese coscienza dell’immensità di Belov, in quanto fu il protagonista indiscusso della vittoria, realizzando 20 punti determinanti per il raggiungimento di un risultato finale che sarebbe divenuto sinonimo di storia: 51-50.
Alto 195 cm, guardia straordinaria, dotato di un tiro eccellente, di abilità tecnica sopraffina ed immensa fantasia, praticamente immarcabile ed in grado di risolvere le partite da solo, Belov fu il primo cestista non statunitense ammesso alla Hall of Fame nel 1992.
Belov nacque il 23 gennaio del 1944 nel piccolo villaggio di Naščёkovo, in Siberia. Il padre era un ingegnere forestale e la madre una biologa e prima della guerra e della nascita di Sergej vivevano a Leningrado ed avevano tre figli piccoli, un maschio e due femmine. All’inizio della guerra il padre venne inviato sul fronte orientale ma dopo la sua partenza, per il resto della sua famiglia il primo inverno a Leningrado si trasformò in una tragedia. La fame e il freddo vissuti sotto i continui bombardamenti causarono la morte delle due piccole sorelline che così Sergej non conobbe mai. La madre di Sergej la quale era incinta ed in attesa della sua nascita ed Aleksandr, il fratellino di Sergej sopravvissuto al duro inverno di Leningrado, vennero evacuati nella città di Tomsk in Siberia ed il padre fece ritorno dalla sua famiglia solo nel 1947 dopo la smobilitazione.1
Sergej Belov amava il calcio e l’atletica, ma all’età di 12 anni, durante i concorsi scolastici, venne notato da un allenatore che lo convinse a giocare a basket. Iniziò la sua carriera nella squadra dell’Uralmash per poi passare al CSKA di Mosca. Essendo alto 190 cm, Sergej Belov non era tra i giocatori più alti. Le sue qualità erano invece il tiro preciso da tre punti effettuato nella fase di salto, la capacità di prendere in mano la partita nei momenti critici, la velocità, l’agilità, il cambiamento istantaneo della direzione di movimento.
Il suo palmares comprende: undici campionati russi, due Coppe dei Campioni, quattro Campionati Europei, due Campionati del Mondo una medaglia d’oro olimpica.

Finale URSS-USA — Olimpiadi di Monaco 1972
Conclusa l’attività agonistica nel 1980 con l’onore di accendere la fiamma olimpica per i Giochi di Mosca, Belov si dedicò alla carriera da allenatore: prima alla guida del CSKA e poi un’esperienza come allenatore anche in Italia nel Cassino ed infine della Nazionale Russa (due argenti ai Mondiali del 1994 e 1998). Contemporaneamente al ruolo di allenatore della Nazionale Russa di basket, nel 1993 venne anche eletto Presidente della Federazione Russa di Basket, carica che ha ricoperto fino al 1998.

Allenatore CSKA
Sergej Belov si è sposato tre volte ed ha avuto tre figli: Natal’ja, Aleksandr, Anastasia.
E’ morto il 3 ottobre 2013 a Perm all’età di 69 anni.2 3 4
Di seguito potete assistere ad un video con bellissime immagini di repertorio di Sergej Belov.
Luca D’Agostini
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Fonti
(1) БЕЛОВ Сергей Александрович
(2) Умер олимпийский чемпион по баскетболу Сергей Белов (рус.) — Lenta.ru (03/10/2013).
(3) Головин, Борислав — Игрок последних секунд (рус.). Gazeta.ru (03/10/2013).
(4) Биография Сергея Белова (рус.). РИА Новости (03/10/2013).
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