La Guerra del Nord iniziò per l’esercito russo con la sconfitta subita vicino Narva. In quella battaglia, il comandante di una divisione di soldati russi, l’allora trentatreenne principe Ivan Jur’evič Trubetskoj, fu catturato dagli svedesi.
Sua figlia minore, Anastasija a quell’epoca aveva solo un mese, in quanto era nata il 4 ottobre del 1700.
La moglie del principe Ivan Jur’evič Trubetskoj era Irina Grigor’evna Naryškina, una lontana parente della madre dello zar Pietro il Grande.
La moglie del principe Trubetskoj chiese al re Karl XII il permesso di raggiungere insieme alle suo figlie suo marito e vivere con lui in Svezia. Dopo alcuni mesi il re Karl XII diede il permesso e trattò i prigionieri gentilmente. La prigionia di Trubetskoj durò per 17 anni e cessò quando fu scambiato con il maresciallo svedese Renshild, catturato dai russi. Fu così che entrambe le figlie (la maggiore Ekaterina e la più giovane Anastasija) ricevettero un’educazione europea, impararono diverse lingue e l’etichetta.
Oltre all’educazione, Anastasija Ivanovna Trubetskaja poteva contare sul fatto che era molto carina. Dal diario del cadetto di Berchholz: «sono rimasto stupito dalla bellezza del suo corpo e del suo viso, è indubbiamente una delle donne più belle di tutta Pietroburgo. E’ bionda, alta e ha mani bellissime e carnagione meravigliosa. I suoi occhi sono molto espressivi«.
Con tali caratteristiche e con un influente padre-eroe, la principessa Anastasija Ivanovna si sposò subito. Suo marito viveva San Pietroburgo ed era il principe Dmitrij Konstantinovič Cantemir, sovrano del principato moldavo. Era più grande d’età rispetto a lei, aveva 44 anni, era vedovo e dal primo matrimonio ebbe sette figli, cinque maschi e due femmine. La principessa dopo il matrimonio diede alla luce due figli, i quali sfortunatamente morirono in tenera età. Solo la figlia nata nel 1720 riuscì a sopravvivere, la futura prima bellezza di San Pietroburgo, Ekaterina.

Ekaterina, figlia di Anastasija Ivanovna Trubetskaja
Purtroppo il loro matrimonio fu breve in quanto nel 1723 Anastasija Ivanovna rimase vedova. Dopo la morte di suo marito, iniziò un lungo contenzioso per l’eredità, poiché i cinque figli maschi del primo matrimonio avanzarono delle pretese.
Nonostante tutto, Anastasija Ivanovna non perse il suo vigore e la sua bellezza e continuò a crescere sua figlia. Nel 1738 si sposò una seconda volta, in questo caso con un suo vecchio ammiratore, il feldmaresciallo Ludwig Gruno, principe ereditario di Hesse-Homburg. Nel 1739, la coppia si recò in Germania, il principe presentò la moglie ai parenti. Ludwig aveva un carattere scontroso e irrequieto, era incline a intrighi di corte e quindi il secondo matrimonio di Anastasija Ivanovna non può essere definito felice. Tuttavia, la sua reputazione era impeccabile, eppure non molti la poterono vantare in quegli anni.
Nell’estate del 1745, il marito della principessa, il principe ereditario di Hesse-Homburg, si ammalò e, su consiglio dei medici, partì immediatamente per cure mediche all’estero. Ma raggiunse solo Berlino, le sue condizioni peggiorarono lì e morì improvvisamente. La moglie e la figlia del primo matrimonio partirono per il funerale. Dopo il funerale, la principessa non trovò immediatamente la forza per tornare nella sua terra natale. Per cinque anni, insieme a sua figlia viaggiò per l’Europa. La principessa Anastasija Ivanovna fu costretta a tornare in Russia dalla malattia e dalla morte di suo padre ed anche perchè ormai era tempo di pensare al destino di sua figlia.
Nel 1751, la bella figlia Ekaterina sposò il principe Dmitrij Michajlovič Golitsjn, il coraggioso capitano del reggimento Izmailovskij, figlio del feldmaresciallo, rappresentante di una delle famiglie più influenti e nobili della Russia. Il matrimonio ebbe luogo il 28 gennaio 1751 alla corte imperiale e con grande splendore, alla presenza dell’Imperatrice Elisabetta, dei ministri degli esteri e dei nobili. La sera del giorno seguente fu indetta in loro onore una cena ed un ballo per 200 persone presso il palazzo di corte.
Anastasija Ivanovna morì a Pietroburgo il 27 novembre 1755 all’età di 55 anni e fu sepolta nel Monastero di Aleksandr Nevskij, nella chiesa dell’Annunciazione. Il suo fratellastro Betskoj fece deporre sulla tomba una lapide di marmo con il seguente epitaffio scritto in russo ed in latino: «Alla sorella più amata Anastasija, nata come la principessa Trubetskaja, questa dolorosa memoria è stata messa dal fratello più deplorevole.«
A proposito, riguardo al fratellastro. Il padre di Anastasija Ivanovna non aveva figli maschi legittimi, ma essendo in schiavitù in Svezia, aveva avuto un figlio da una relazione con una baronessa svedese, il quale ricevette il nome Betskoj (la prima sillaba «Tru» fu sottratta al cognome di suo padre, come spesso si faceva con il cognome dei figli illegittimi e così «Trubetskoj» divenne «Betskoj»). La differenza di età tra Anastasija Ivanovna Trubetskaja ed il suo fratellastro, il futuro segretario privato dell’imperatrice Caterina II, Ivan Ivanovič Betskoj era di 4 anni. I due bambini furono allevati insieme durante l’infanzia e furono molto amichevoli fino alla fine dei loro giorni, sostenendosi a vicenda in ogni modo.
Luca D’Agostini
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