Aleksandr Ivanovič Kuprin è un famoso scrittore russo. I suoi racconti narrano della vita in Russia, dell’emigrazione e del mondo animale.
Nacque il 26 agosto 1870 nel villaggio di Narovčat, nella regione di Penza, ma trascorse a Mosca la sua infanzia e la sua giovinezza. Ciò avvenne in quanto suo padre, un nobile ereditario, morì un anno dopo la sua nascita. Sua madre, anch’essa discendente di una nobile famiglia, dovette quindi trasferirsi in una grande città, dove era molto più semplice garantire un ottimo livello di educazione per suo figlio.
Da adolescente entrò nella Scuola militare e successivamente per 4 anni servì in un reggimento di fanteria.
Dopo il congedo, all’età di 24 anni partì per Kiev, poi si recò ad Odessa, Sebastopoli e poi a San Pietroburgo, in cerca di un lavoro permanente. A San Pietroburgo iniziò a lavorare nella redazione di un giornale.
Aleksandr Kuprin accettò con entusiasmo l’abdicazione dello zar Nicola II. Dopo l’arrivo dei bolscevichi, propose personalmente a Lenin di pubblicare un giornale speciale per la Patria. Ma presto, quando vide che il nuovo governo stava imponendo una dittatura nel Paese, ne fu del tutto disilluso.
Durante la guerra civile, si arruolò volontario per l’esercito bianco e dopo la sconfitta, si trasferì all’estero, prima in Finlandia e poi in Francia.
All’inizio degli anni ’30, Kuprin era enormemente indebitato e non poteva provvedere al sostentamento della sua famiglia, nemmeno per le esigenze più basilari. Inoltre, a peggiorare la situazione contribuì il fatto che lo scrittore trovò nell’alcol la sua unica via d’uscita da una situazione alquanto complicata. Di conseguenza, l’unica soluzione era un ritorno a casa, che nel 1937 fu sostenuto e finanziato personalmente da Iosif Stalin.
Tornato in Russia, Kuprin cominciò a scrivere storie su argomenti militari quali «La svolta» e «I cadetti«. Scrisse anche un racconto dal titolo «Il poodle bianco» che divenne un classico della letteratura per bambini ed il suo lavoro più popolare, il racconto «Duello«. Allo stesso tempo scrisse anche il racconto «Il sole liquido» e diverse storie di animali.
Fu anche autore di una delle opere più scandalose della letteratura russa di quel periodo, il racconto «La fossa» basato sulla vita e il destino delle prostitute russe. Il libro fu criticato senza pietà e la prima edizione fu rimossa dalla stampa in quanto considerata pornografica.
Tutti i suoi racconti erano molto popolari tra i lettori.
Per quanto concerne la sua vita personale, Kuprin si sposò una prima volta con la giovane Marija Davidova, figlia della famosa violoncellista Karla Davidova. Il matrimonio durò solo cinque anni, ma durante questo periodo la coppia ebbe una figlia, Lidija. Il destino di questa ragazza fu tragico: morì poco dopo aver dato alla luce suo figlio all’età di 21 anni.
Lo scrittore si sposò una seconda volta nel 1909 con Elizaveta Moritzova. Ebbero due figlie: Ksenija che in seguito divenne un’attrice e modella, e Zinaida, che morì all’età di tre anni a causa di una forma complessa di polmonite.
Kuprin morì il 25 agosto 1938 per un cancro esofageo e fu sepolto a Leningrado. La sua tomba si trova non lontano dalla tomba di un altro famoso scrittore russo, Ivan Sergeevič Turgenev.
Sua moglie Elizaveta si suicidò quattro anni dopo, nel 1942, durante l’assedio di Leningrado, in quanto ormai incapace di sopportare i continui bombardamenti ai quali era sottoposta la città ed alla carestia che affliggeva la popolazione assediata.
Luca D’Agostini
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Fonti
Александр Куприн
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