Purtroppo in Occidente la cultura russa è pressoché sconosciuta ed al di fuori di qualche nome eminente in campo letterario, di importanti artisti russi in pochi conoscono l’esistenza. Ciò è davvero imbarazzante e tale banale ignoranza è decisamente ingiustificata. Purtroppo, molto spesso per ragioni geopolitiche, a livello istituzionale si è volutamente prestata poca attenzione alla cultura russa, come se conoscerla ed approfondirla, potesse in qualche modo ostacolare il tentativo istituzionale di demonizzazione della Russia e del suo popolo, come se potesse interferire nell’alimentare la russofobia nelle opinioni pubbliche occidentali.
Così in un Occidente in preda ad un triste degrado culturale, in pochissimi conoscono l’esistenza del grande pittore russo Aleksej Ivanovič Korzuchin. Una vera leggenda del suo tempo, uno dei migliori pittori russi, accademico dell’Accademia Imperiale delle Arti, le cui opere sono esposte nei più importanti musei russi.
Korzuchin nacque nella provincia di Perm l’11 marzo 1835. Già all’età di 5 anni dipinse icone per la locale Chiesa della Trasfigurazione e ritratti dei suoi parenti.
Nel 1858 entrò all’Accademia delle Arti dove studiò fino al 1863. Nel 1865, si laureò l’Accademia con il titolo di artista di 1° grado per il dipinto: «Funerali al cimitero del villaggio».

Funerali al cimitero del villaggio (1865)
Per il dipinto «Il ritorno del padre della famiglia dalla fiera», (1868), oggi esposto alla Galleria Statale Tret’jakov, Korzuchin ricevette il titolo di accademico.

Il ritorno del padre della famiglia dalla fiera (1868)
Tra le opere caratteristiche dello stile di Korzuchin, vi sono:

Ritorno dalla città (1870) — Galleria Statale Tret’jakov

Di notte (1889) — Museo Statale Russo

I nemici degli uccelli (1887) — Museo Statale Russo

Il pane (1890)

Petrushka sta arrivando! (1888) — Museo Statale di Arte (Saratov)
Korzuchin realizzò due bellissimi dipinti dal titolo «Prima della confessione». La prima versione della quale è conservata nella Galleria d’Arte di Tver, mentre la seconda versione nella Galleria Tret’jakov a Mosca. I dipinti mostrano la vita della gente della cattedrale nei suoi vari contrasti tra il sacro e il mondano. Korzuchin realizzava spesso dipinti anche su commissione della Chiesa ortodossa e partecipò alla magnifica decorazione della Cattedrale di Cristo Salvatore, situata a Mosca.
Prima della confessione — Galleria d’Arte di Tver
Prima della confessione — Galleria Statale Tret’jakov
Nelle sue opere, Korzuchin, mostrando una buona conoscenza della vita popolare, trasmetteva i tratti caratteristici della gente comune, dei mercanti, degli artigiani e della classe media russa. A volte tra i suoi dipinti si possono incontrare rari ritratti, per esempio persone della casa di Romanov.

Il funerale del cane, (1871) — Museo dell’Arte di Vitebsk

Separazione (1872) — Galleria Statale Tret’jakov

Nell’albergo del monastero (1882) — Galleria Statale Tret’jakov
Tutto il talento dell’artista può essere ammirato nel dipinto «Giornata soleggiata«. La composizione del dipinto raffigura uno dei giorni di una famiglia russa ordinaria. Tutti i suoi membri si sono riuniti nel prato, ci sono i bambini e la loro tata. Tutti loro hanno un ottimo umore. Lo stesso riflette lo stato della natura, il sole splende chiaramente, riscaldando la famiglia. Il cocchiere suona l’armonica allegramente, il padre e la madre danzano felicemente, sollevando lo spirito di tutti i presenti.
Nel mezzo della composizione c’è un samovar bollente. La famiglia presto mangerà e berrà il tè. Il figlio primogenito sventola la mano nella danza dei suoi genitori. Vicino a lui c’è una balalaika. La ragazza con il vestito blu prepara la tavola. Vicino al ragazzo, la ragazza vestita di bianco, ascolta la musica della fisarmonica sorridendo.
Questo dipinto colpisce per la composizione dei dettagli. Qui tutto è tracciato nei minimi particolari. Vi sono gli oggetti della famiglia, come l’ombrello, una borsa e i vestiti. L’intera composizione della foresta gioca con colori vivaci: gli alberi sono vivi, l’erba è incredibilmente verde e lucente. Sopra il lago c’è una leggera foschia nebbiosa, in lontananza si vedono grandi alberi.
Da una trama così vivace e allegra, si respira il calore familiare, la semplicità, le risate, gli odori di una cena piacevole. La famiglia è armoniosa. Lo spettatore è sicuramente attratto da questa ridente radura con l’intento di tuffarsi in tale straordinaria atmosfera primaverile.

Giornata soleggiata (1884) — Museo d’arte di Char’kov
Nel 1881 Korzuchin fu un involontario testimone dell’assassinio dell’imperatore Alessandro II da parte dei Volontari del Popolo, dopo di che ebbe un grave shock nervoso. Da quel momento l’artista si ammalò spesso, ma continuò a lavorare attivamente. L’opera più famosa di questo periodo è «Stanca», conservata alla Galleria di Arte Statale di Perm.

Stanca (1886) — Galleria di Arte Statale di Perm
Aleksej Korzuchin morì a Pietroburgo il 18 ottobre 1894. Nel 1940, le sue ceneri furono trasferite dal cimitero di Nikolskij alla necropoli dei maestri d’arte presso il monastero della Santa Trinità Aleksandr Nevskij.
Luca D’Agostini
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