Andrej Antonovič Grečko fu un Maresciallo dell’Unione Sovietica, premiato due volte con il titolo di Eroe dell’Unione Sovietica. Fu premiato anche con sei Ordini di Lenin, tre Ordini della Bandiera Rossa, due Ordini di Suvorov di 1° grado, due Ordini di Kutuzov di 1° grado, l’Ordine di Bogdan Khmelnitskij di 1° grado, l’Ordine di Suvorov di 2° grado, tredici medaglie sovietiche, quattordici premi stranieri. Grečko ha rappresentato una figura di notevole rilevanza nella storia politica e militare dell’Unione Sovietica, avendo ricoperto anche la carica di Ministro della Difesa dal 12 aprile 1967 al 26 aprile 1976.
Andrej Grečko nacque nel villaggio di Golodaevka, nella regione di Rostov, il 17 ottobre 1903. Era il tredicesimo figlio della famiglia di un fabbro ucraino.
Già nel 1919, Grečko agli ordini del generale cosacco Semën Michajlovič Budënnij, prestò servizio nella cavalleria mostrando notevoli abilità di combattimento. L’illustre comandante Budënnij fu orgoglioso per tutta la vita di aver inviato il suo combattente sulla retta via della vita ed a tal proposito raccontò: «Andrej dopo la guerra civile voleva davvero tornare a Golodaevka, il suo villaggio. Gli dissi: «Idiota, sei un militare innato. Devi imparare a continuare a combattere e non andare a girare la coda dei buoi!» Fortunatamente mi obbedì«.
In seguito Grečko ricevette un’eccellente educazione militare: si diplomò alla scuola dei comandanti rossi a Krasnodar e studiò in due scuole di cavalleria. Nel 1936 si laureò all’accademia militare ed alla vigilia della Grande Guerra Patriottica si laureò con il massimo dei voti presso l’Accademia dello Stato Maggiore.
Durante la guerra occupò ruoli di comando nello Stato Maggiore dell’Armata Rossa.
Dopo la vittoria Grečko continuò la sua carriera militare. Comandò le truppe del distretto militare di Kiev. Successivamente gli fu affidato il comando delle forze sovietiche di stanza in Germania, successivamente il comando delle forze di terra dell’intera Unione Sovietica, infine il comando delle forze congiunte di tutti gli Stati membri del Patto di Varsavia. Ultimato tale incarico fu nominato viceministro della difesa dell’Unione Sovietica.
Nel periodo dal 1946 al 1976, Grečko fu eletto deputato del Soviet Supremo dell’Unione Sovietica per diverse convocazioni. Nel 1967, fu nominato Ministro della Difesa dell’Unione Sovietica.
Il ministro Grečko seppe svolgere un così efficiente lavoro di organizzazione, che durante gli anni del suo incarico ministeriale le forze armate sovietiche erano l’orgoglio del popolo sovietico, una vera scuola di vita. In molte zone del Paese si considerava Dio offeso dalle donne che non donavano gli uomini al servizio militare.
L’influenza di Grečko nella politica sovietica si fece sentire ed il ministro si rivolgeva con confidenza alle più alte cariche del Politburo. E’ vero che il segretario generale del partito Leonìd Il’ìč Brèžnev ed il maresciallo Grečko furono compagni durante il servizio militare nella 18° Armata e che erano anche amici di famiglia, ma Grečko era un leader militare di talento il quale godeva di un’autorità riconosciuta in tutte le sfere del Paese. Non era solo un grande conoscitore di questioni militari, ma Grečko era in grado di esprimere giudizi competenti su questioni che andavano al di là del campo puramente militare, esponendo abilmente le sue opinioni sulla politica estera degli Stati Uniti, sul blocco della NATO nel suo insieme e sulle politiche di altri Stati.
Una caratteristica positiva di Grečko era che sapeva ascoltare gli altri e non desiderava che le sue affermazioni fossero percepite come una verità indiscutibile. Grečko non apparteneva alla categoria degli abili oratori politici, non condiva i suoi discorsi con frasi infuocate, espressioni ad effetto ed accattivanti. Il suo modo di parlare era molto lento e calmo, mai sopra le righe. Pesava sempre accuratamente le sue dichiarazioni. Aveva un’eccellente capacità di analisi ed era sempre in grado di trovare valide soluzioni.
I primi provvedimenti assunti da Grečko in qualità di Ministro della Difesa ebbero un positivo riscontro anche negli anni successivi. Grečko ordinò che venissero ammodernate le basi militari, che agli ufficiali fossero garantiti alloggi di maggiore qualità, aumentò lo stipendio a tutti i militari sovietici per consentirgli di mantenere dignitosamente le loro famiglie, creò nuove scuole ed asili nido per i figli dei militari. Fu in questo periodo che le donne sovietiche compresero che fosse una grande fortuna sposare un ufficiale.
In generale Grečko era costantemente interessato a tutti i problemi, sia grandi che piccoli, della sua gigantesca struttura.
Per il club sportivo del CSKA, la squadra sportiva delle forze armate sovietiche, Grečko fece più di tutti i ministri della difesa dell’Unione Sovietica messi insieme. Fu grazie a lui che il club del CSKA ricevette non solo un nuovo stadio di calcio, ma anche un’arena per l’hockey su ghiaccio, una base ad Arkhangelsk ed una serie di altre strutture sportive. Andrej Grečko era un appassionato di calcio e si recava sempre a vedere le partite del CSKA di Mosca.
Grečko rimase in carica come Ministro della Difesa fino alla sua morte, avvenuta a Mosca il 26 aprile del 1976. Le sue ceneri furono seppellite nella necropoli delle mura del Cremlino a Mosca.
Un busto in bronzo del due volte Eroe dell’Unione Sovietica è stato eretto nel suo villaggio natale che oggi si chiama Kujbjshevo (ex Golodaevka). A Kiev, Slavjansk, nella regione di Donetsk ed in quella di Lugansk ci sono strade che prendono il suo nome. Una targa commemorativa è stata apposta sull’ex edificio dell’Accademia Militare dello Stato Maggiore di Mosca. Un busto in bronzo di Grečko è stato installato anche nella Repubblica Ceca, sul Vicolo degli Eroi a Dukla.
Luca D’Agostini
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