Aleksandr Ivanovič Lebed’ è stato un militare e un politico russo. Il generale fece parte della missione a contingente limitato in Afghanistan, partecipò agli eventi del 1991, firmò personalmente gli accordi di Chasaviurt, ricoprì la carica di governatore del Territorio di Krasnojarsk, combatté energicamente contro la criminalità, la corruzione e l’alcolismo. Nella sua gioventù sognava di diventare un pilota, ma fu durante un volo che trovò la morte.
Nacque il 20 aprile 1950 a Novočerkassk, nella regione di Rostov. Il padre era originario dell’Ucraina, era un veterano della Grande Guerra Patriottica, il quale dopo la guerra intraprese la professione di falegname, mentre la madre lavorò tutta la vita alla stazione del telegrafo locale.
Aleksandr Lebed’ nella sua giovinezza praticava il pugilato a livello agonistico ed era un eccellente giocatore di scacchi. Ma sognava il cielo, il suo desiderio era diventare un pilota. Cercò insistentemente ma inutilmente di accedere alla scuola di volo ma la sua richiesta fu respinta in quanto la sua altezza superava notevolmente il limite di statura ammissibile per un pilota.
Si iscrisse così all’università, alla facoltà di ingegneria e nel frattempo lavorava come magazziniere in un negozio.
Quando fu chiamato per prestare il servizio militare riuscì in parte a soddisfare il suo sogno: fu arruolato nell’aeronautica ma venne relegato ad un ruolo burocratico, dietro una scrivania della Scuola di Aviazione di Rjazan. Interruppe gli studi all’università e si laureò con lode all’accademia militare, intraprendendo così una carriera nelle forze armate.
In qualità di comandante di un battaglione di paracadutisti, fu inviato in Afghanistan nell’ambito della missione a contingente limitato.
Durante questa missione fu ferito e riportò una commozione cerebrale. Successivamente partecipò alla repressione delle rivolte contro il governo sovietico che scoppiarono in Azerbaigian e Georgia. Nel 1990, Lebed’ fu promosso a generale maggiore.
Durante il colpo di stato dell’agosto 1991, Lebed’ era il vicecomandante delle forze aviotrasportate e prese parte direttamente agli eventi storici unendosi a Boris Eltsin .
Successivamente guidò le operazioni per dirimere il conflitto armato in Transnistria. Nel 1995 si congedò ponendo fine alla sua carriera militare ed iniziando la carriera politica.
Alla fine del 1995 fu eletto deputato della Duma di Stato del distretto elettorale di Tula e un mese dopo annunciò la sua nomina alle elezioni presidenziali.
La sua candidatura fu un successo ed al primo turno ottenne il 15% dei voti. Ma rifiutò di competere al secondo turno, esprimendo il suo sostegno alla candidatura di Eltsin ottenendo in cambio la carica di segretario del Consiglio di Sicurezza della Federazione Russa.
Nel nuovo ruolo, Aleksandr Lebed’ partecipò allo sviluppo degli Accordi di Chasaviurt sulla cessazione delle ostilità in Cecenia.
Nel 1998 fu eletto Governatore del Territorio di Krasnojarsk, ottenendo il 59% dei voti. In qualità di governatore, Lebed’ intraprese una disputa con l’Acciaieria di Norilsk la quale versava alle casse regionali solo 1/3 delle tasse dovute. La disputa ebbe luogo in quanto l’impianto industriale si trovava in realtà nelle terre della regione di Krasnojarsk, ma la sede legale della società era in un’altra regione la quale riceveva i restanti 2/3 dell’importo fiscale. Aleksandr Lebed’ aveva il suo punto di vista sulla gestione dello Stato e delle regioni. Riteneva che la parte principale delle tasse regionali dovessero rimanere nelle casse della regione dove il reddito era prodotto. Ma Lebed’ non aveva abbastanza autorità per modificare tale situazione e cercò di forzare la mano annunciando un ritardo nelle retribuzioni per i dipendenti dell’amministrazione regionale, fino a quando non fosse stato risolto il problema dei debiti verso il settore pubblico, ma dovette ritornare sui suoi passi e le sue richieste rimasero inascoltate.
Lebed’ invece riuscì ad applicare misure radicali nella limitazione della vendita di alcolici, nella lotta alla corruzione ed alla criminalità organizzata, ottenendo significativi successi.
Per quanto concerne la vita privata, dal 1971 Lebed’ era sposato con un’insegnante di matematica di nome Inna Aleksandrovna. La coppia ha avuto 3 figli: Aleksandr, Ekaterina e Ivan.
Aleksandr Lebed’ era fautore di uno stile di vita sano. Non beveva alcolici, ogni giorno dedicava un’ora alla corsa e di inverno amava sciare. Nel tempo libero, amava starsene solitario dedito alla lettura di un libro, preferendo i classici della letteratura russa. Si cimentò anche nella scrittura e scrisse due libri: «È offensivo per lo Stato» e «L’ideologia del senso comune«.
Nel novembre 1996, Lebed’ si recò in visita negli Stati Uniti dove conobbe e divenne intimo amico di Alain Delon. I due uomini rimasero in contatto fino alla morte del generale. L’attore arrivò persino nel Territorio di Krasnojarsk per sostenere l’amico alle elezioni.
Il 28 aprile 2002 è la data della morte di Aleksandr Lebed’. Il generale stava volando su un elicottero per recarsi all’inaugurazione di una nuova pista da sci. L’elicottero con a bordo il governatore ed altri 19 passeggeri, tra i quali altri membri dell’amministrazione del Territorio di Krasnojarsk e membri dell’equipaggio, si schiantò nei pressi del villaggio di Aradan.
La causa dell’incidente fu la collisione dell’elicottero Mi-8 con le linee elettriche durante l’attraversamento dei Monti Sajani in una giornata di intensa nebbia.
Aleksandr Lebed’ riposa a Mosca nel cimitero di Novodevičij.

Tomba di Aleksandr Lebed’ nel cimitero di Novodevičij di Mosca
Luca D’Agostini
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