Asmodeo è il demone dei peccati carnali, l’essere che ama incitare all’infedeltà distruggendo fidanzamenti e matrimoni.
Oggi ci viene da sorridere di fronte alle evocazioni degli spiriti maligni, soprattutto se chiamati per nome e riconosciuti in base alle loro funzioni. Eppure, l’identificazione di questi demoni fa parte del patrimonio giudaico-cristiano.
Asmodeo è un demone che compare nella Bibbia, come un essere ben differenziato da Satana. Asmodeo è conosciuto come il demone responsabile delle perversioni, dei desideri sessuali degli umani, di incoraggiare la voluttuosità e fa in modo che le anime, dantescamente parlando, siano condannate al secondo girone dell’inferno, girone in cui Asmodeo è il re e padrone.
Per il Papa Gregorio Magno, Asmodeo apparteneva all’ordine Angelico dai Troni e nel Rinascimento era considerato come il principe della lussuria, insieme ai 7 principi dell’inferno, categoria in cui ogni principe rappresenta uno dei sette peccati capitali.
La sua origine è in Persia. Infatti il nome Asmodeo deriva dalla contrazione dell’iranico Aeshma Daeva. La figura viene infatti citata per la prima volta in antichissime tradizioni mitologiche babilonesi e caldaiche del parsismo e del zoroastrismo. Il termine Aeshma Daeva (Aēšma daēva) indicava nella cultura religiosa antica iranica il dio (daēva) della collera (aēšm). Asmodeo serviva direttamente lo spirito malvagio principale, Angra Mainyu, noto a noi come Lucifero.
Asmodeo fu incorporato nell’ebraismo come uno spirito malvagio. Nel Talmud e nei testi della costruzione del Tempio di Salomone è descritto come la creatura del giudizio, sebbene sia anche responsabile di creare musica teatro e danza.
Nel Talmud una leggenda narra come il Re Salomone manipolò il demone per costruire il Tempio di Gerusalemme. Esistono inoltre numerosi episodi, che spesso sfociano nel mito, in cui viene citato questo importante demone. Per esempio si racconta che Re Salomone invocò, tramite il proprio anello, tutti e 72 i demoni per farsi aiutare nella costruzione del tempio. Asmodeo era tra questi ma si ribellò al Re rubandogli l’anello e gettandolo in mare in modo da regnare al suo posto. Salomone però non si dette per vinto e ritrovò l’anello nella pancia di un pesce: riuscì così a vendicarsi sul demone rinchiudendolo in un vaso in bronzo.
Comunque sono proprio le parole che Asmodeo pronuncia nel Testamento di Salomone a renderci chiaro ed evidente il ruolo di questo demone: «Sono chiamato Asmodeo tra i mortali e il mio compito è di cospirare contro i novelli sposi, per impedire loro di congiungersi in matrimonio. Io distruggo la bellezza delle vergini e muto i loro cuori. Porto gli uomini alla follia e alle brame disoneste, così che, pur avendo le loro spose, le lasciano per donne che sono di altri uomini, fino a peccare e a compiere atti omicidi.«
Asmodeo compare anche nella Sacra Bibbia quando viene narrata la storia di Tobia che viene inviato dal padre, divenuto cieco, nel paese di Madian (Media) per farsi restituire del denaro che anni prima aveva affidato in custodia ad un parente. Tobia è disperato e supplica Dio di morire ma poi si decide a partire. Tobia non conosce la via e gli si presenta una misteriosa guida che dice di essere Azaria ma che in realtà è l’Arcangelo Raffaele mandatogli da Dio in soccorso.
Intanto, nella regione di Madian, anche Sara, la cugina e moglie predestinata di Tobia, sta implorando Dio di farla morire perché il demone Asmodeo le ha ucciso tutti e sette i mariti durante la prima notte di nozze: «In quel medesimo momento la preghiera di tutti e due fu accolta davanti alla gloria di Dio e fu mandato Raffaele a guarire i due: a togliere le macchie bianche dagli occhi di Tobi, perché con gli occhi vedesse la luce di Dio; a dare a Sara, figlia di Raguele, in sposa a Tobia, figlio di Tobi, e a liberarla dal cattivo demonio Asmodeo» (Tobia, III, 17).
Il racconto diventa quasi un thriller. Tobia è pronto a correre il rischio e affronta la prima notte di nozze con Sara. E’ tranquillo perché sa di non essere solo, Dio è con lui.
Ora torniamo ai sette mariti morti. L’assassino non è il maggiordomo ma il demone Asmodeo il quale vuole distruggere il patto nuziale e ogni marito morto rappresenta uno dei sette pericoli mortali a cui il matrimonio è esposto.
Nel Libro di Tobia, è narrato che la prima sera del viaggio Tobia va a pescare nel fiume Tigri e viene morso da un grosso pesce che quasi lo trascina in acqua. Il giovane cerca invano di difendersi ma viene in suo soccorso l’Arcangelo Raffaele il quale oltre ad aiutarlo contro il pesce insegna anche a Tobia come sbarazzarsi del demone: il rituale era di aspettare tre notti dopo il matrimonio per avere un rapporto, in più Tobia avrebbe dovuto catturare il pesce che l’aveva morso e mettere il suo cuore il suo fegato sui carboni ardenti in quanto considerati utili medicamenti. I vapori prodotti con l’incantesimo costrinsero Asmodeo a fuggire in Egitto dove fu intrappolato dell’Arcangelo Raffaele, «Asmodeo fuggì nelle regioni dell’alto Egitto. Raffaele vi si recò all’istante e in quel luogo lo incatenò e lo mise in ceppi» (Tobia, VIII, 3). L’alto Egitto, in questo caso, andrebbe interpretato come deserto e difatti quando Gesù si ritirò nel deserto a pregare fu assalito e tentato dai demoni (Matteo, IV, 1).
Secondo alcuni miti ebraici Asmodeo è strettamente legato ad un altro demone molto importante. È scritto infatti che Dio, su richiesta implorante di Adamo, «ogni creatura ha la sua compagna, ma io non l’ho«, avesse creato Lilith, la prima donna, ma usando solamente sedimenti e sudiciume invece di polvere pura. Dall’unione di Adamo con questo demone, e con un’altra chiamata Naama, l’angelo della prostituzione, nacquero Asmodeo e innumerevoli altri demoni che tutt’ora piagano l’umanità. Secondo i testi, scritti tra il 100 e 400 a.C., sull’origine del demone è scritto: «Sono nato dal seme di un uomo e di un angelo.«
In seguito a discordanze con Adamo (non voleva giacere con lui), Lilith fuggì e fu rintracciata dagli angeli inviati da Dio in una regione nei pressi del Mar Rosso ampiamente popolata da demoni, mentre era intenta a concepire figli con loro. Il proseguo delle vicende di Lilith è molto interessante ma ciò su cui è necessario soffermarci è la fuga della donna verso le rive del Mar Rosso. Questo episodio infatti richiama antiche credenze ebraiche secondo cui l’acqua attirerebbe i demoni: «Tortuosi e ribelli demoni» trovarono salvezza e rifugio in Egitto.
All’interno dei racconti del Tanakh (Bibbia ebraica), Asmodeo è il diavolo dell’ubriachezza e della lussuria, al quale piace strangolare le spose nella prima notte di nozze all’interno della camera nuziale, evitando così loro di consumare il loro amore.
Durante il XIX secolo, diverse copie in varie regioni della Francia, della Germania e dei Balcani, seguirono l’esempio di Tobia e di Sara, aspettando 3 giorni dopo la prima notte di nozze per realizzare la loro unione carnale. Ma c’era anche il caso di alcuni mariti francesi, che impazienti di aspettare altri tre giorni, pagarono una decima alla chiesa per avere il permesso di ovviare a quella regola.
Nei testi ebraici Asmodeo era un membro degli Angeli Serafini, la più alta gerarchia nel Regno dei Cieli.
Nel contesto della storia del Cristianesimo, questo demone fu adorato dalle streghe del Medioevo, motivo per cui nel 1634 fu accusato di possedere le suore Orsoline Loudon, in Francia.
All’interno del libro magico Lemegeton, Asmodeo è descritto come un essere in cui una delle sue facce e il busto sono di un essere umano, oltre a cavalcare un drago che trasporta una lancia e ha tre teste, una di montone, una di toro e una di orco, figure tutte comunemente associate a un licenzioso e ad un libidinoso.
Nel Dizionario infernale scritto da Jacques Auguste Simon Collin de Plancy, Asmodeo ha zampe di gallina, un uccello noto per il suo vigore sessuale, e cavalca un leone con il collo e le ali di un drago, creature che sono associate al desiderio e vendetta. L’aspetto forse più interessante è il fatto che al posto della coda avrebbe un serpente (in accordo anche con antiche credenze ebraiche): si tratterebbe infatti dello stesso serpente che ha tentato Eva col frutto dell’albero proibito.
Il demonologo olandese Johann Weyer lo ha descritto come il banchiere del tavolo di baccarà all’inferno e anche con lui che controlla tutte le case di scommesse sulla Terra. Per invocarlo, lo stregone deve avere la testa scoperta come segno di rispetto per il demone, altrimenti il demone l’ingannerà e se l’invocazione è bene eseguita, Asmodeo gli consegnerà un anello con proprietà magiche e porterà l’evocatore a un tesoro nascosto.
Asmodeo è al 32° rango dell’elenco dei demoni potenti e tutte le osservazioni concordano con il suo compito nel favorire il desiderio carnale.
Johann Weyer descrive l’incontro che Salomone ebbe con il demone, in cui potente monarca lo interrogò severamente e Asmodeo gli disse che il suo regno sarebbe stato diviso. Non solo, viene anche rivelato che Asmodeo fu sconfitto dall’Arcangelo Raffaele durante la guerra celestiale e in più, il demone odia l’acqua e gli uccelli perché gli ricordano Dio.
Sebastian Michaelis, un inquisitore francese del XVI secolo, nei suoi studi sul testo satanico del 1486, «Malleus Maleficarum» (cioè «Il Martello delle malefiche»), identificò Asmodeo come il demone della lussuria, il cui potere è più forte nel mese di novembre. Tuttavia altri esperti di demonologia affermano che il suo segno zodiacale appartiene all’acquario e che viene presentato durante il 30 gennaio e l’8 febbraio.
All’inferno, Asmodeo comanda 72 legioni di demoni al servizio dell’imperatore Lucifero. Secondo la tradizione cabalistica è il capo del quinto gruppo di demoni incendiari, i Galb, spiriti collerici. Noto anche come «il distruttore», per eccellenza è considerato il demone della cupidigia, dell’ira e della vendetta.
I teologi cristiani paragonano Asmodeo e Abaddon e per molti di loro questo demone è il principe della vendetta e il protettore degli omosessuali maschili, perché tale natura sessuale è stata vista come una forma di seduzione dalle forze demoniache.
Che Asmodeo sia un demone molto importante (vari studiosi lo paragonano addirittura a Lucifero) è testimoniato dal fatto che è possibile trovarne rappresentazioni scultoree in alcune chiese europee. Come ad esempio nella Chiesa di Santa Lucia al Piave, in provincia di Treviso, dove vi è un’acquasantiera ad opera di Riccardo Granzotto, scultore divenuto poi un frate francescano con il nome di Fra’ Claudio (e beatificato nel 1994). La sua acquasantiera, realizzata nel 1928, riassume tutto ciò che i testi sacri e gli apocrifi raccontano di Asmodeo. Trattasi di una statua marmorea di un demonio che sorregge una pila per l’acqua benedetta a forma di conchiglia, al cui interno si staglia una statua di bronzo, raffigurante la Vergine Maria che con la mano destra si tocca il petto e con la sinistra indica il basso. Alla base della scultura bronzea è difatti visibile la frase «Ipsa conteret caput tuum«, ovvero un versetto presente nella Bibbia (Genesi, III, 15) che letteralmente significa «ella ti schiaccerà il capo» ma che è correlabile al dogma dell’Immacolata Concezione di Maria Santissima che vince il demonio. Ancora Fra’ Claudio scolpisce la coda del demonio a forma di serpente, informandoci così che per la chiesa antica era proprio Asmodeo il tentatore della prima coppia umana. Infine il demonio si ripara dall’acqua e volge le spalle all’altare accanendosi con lo sguardo e le fauci verso i fedeli che entrano nel tempio, simboleggiando così la sua attività di sobillatore e guerrafondaio.

Chiesa di Santa Lucia al Piave (TV)

Acquasantiera raffigurante Asmodeo realizzata da Riccardo Granzotto (poi divenuto Fra’ Claudio) e sita nella Chiesa di Santa Lucia al Piave (TV)
Un modello di statua pressoché identico (in marmo rosso) si trova nel Santuario dell’Isola di Barbana a Grado, Venezia.

Acquasantiera sita nel Santuario dell’Isola di Barbana a Grado (Venezia)
Un’altra rappresentazione di Asmodeo si trova in Francia e più precisamente in una chiesa in Linguadoca, a Rennes Le Château: questo luogo è ricco di leggenda e famoso soprattutto per l’abate Saunière che, durante i lavori di ristrutturazione della parrocchia, si imbatté in vari oggetti di natura ancora molto discussa.
Uno dei diari del parroco parla infatti della scoperta di un sepolcro, che potrebbe aver trovato sotto il pavimento della chiesa, trattandosi dell’antico sepolcro con l’accesso sigillato da un muro realizzato dai Signori del paese. Altre testimonianze invece narrano del ritrovamento di un contenitore di oggetti preziosi, definiti da Saunière medaglie di Lourdes.
La chiesa presenta un interessante e impressionante simbolismo massonico-esoterico. Immediatamente all’ingresso, nel frontone della chiesa è possibile leggere la frase «Terribilis est locus iste» (Genesi, XXVIII, 17), letteralmente traducibile come «Questo luogo è terribile«, sul cui significato esistono tesi discordanti ma che, comunque, appare come un monito per l’ignaro visitatore.
L’interno della chiesa non è da meno, infatti è ricco di statue con la peculiarità che ognuna di esse ha lo sguardo rivolto verso il basso come se indicasse qualcosa di nascosto sotto la chiesa. L’acquasantiera sotto cui giace in ginocchio un essere diabolico non fa eccezione e tale demone viene identificato come Asmodeo inteso come guardiano del tempio di Salomone.

Acquasantiera sita a Rennes Le Château (Francia)
Secondo la tradizione Asmodeo fu uno dei sette demoni che infestò la vita di Maria di Magdala prima della conversione e dell’incontro con Cristo. La fuga di Asmodeo dall’anima della Maddalena la realizzò il pittore Guido Cagnacci in una tela di grande eleganza.

Guido Cagnacci — «Maddalena penitente» (Norton Simon Museum, Pasadena, California — Stati Uniti)
Luca D’Agostini
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Fonti
Bibbia Sacra, tradotto in lingua italiana da Monsignor Antonio Martini. Prima Edizione, Londra 1828
Dictionnaire Infernal, J.A.S. Collin de Plancy, Parigi 1818
I Miti Ebraici, Robert Graves e Raphael Patai, Tea Edizioni, 1988
I vangeli apocrifi, a cura di Marcello Craveri. Torino, Einaudi 1969
Il ritorno dell’Anticristo, Massimo Centini, Piemme Edizioni, 1996
La Dea Bianca, Robert Graves, Editore: Adelphi Edizioni, Febbario 2009
La Kabbalah e la Magia Goetica, Thomas Karlsson, Ed. Atanòr, 2007
L’Enigma di Rennes le Chateau, Giorgio Baietti, Mediterranee Edizioni, anno 2003-2005
L’ultimo esorcista, Paolo Rodari, Gabriele Amorth, Piemme Edizioni, 2012
Of The Arte Goetia, Twilit Grotto Esoteric Archives, edizione digitale da Joseph H. Peterson
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