Aleksandr Porfir’evič Borodin è un noto studioso ed importante compositore, divenuto un fenomeno unico nella realtà russa del XIX secolo. Era un genio, fece una serie di scoperte fondamentali nel campo della chimica organica, considerava la scienza e la medicina la sua professione principale, ma divenne famoso in tutto il mondo come il compositore dell’opera «Principe Igor«, e della «Sinfonia dei Bogatiri».
Aleksandr Porfir’evič Borodin, nacque il 12 novembre 1833, era il figlio illegittimo del rappresentante della famiglia principesca georgiana Luka Gedevanishvili e della sua serva.
Dall’infanzia a 8 anni, il ragazzo rimase un servo del suo vero padre, mentre Porfirij Borodin e sua moglie Tat’jana erano considerati i genitori del piccolo Sasha.
Prima della sua morte, il principe Luka Gedevanishvili liberò suo figlio e la madre di lui dallo stato di servitù. Diede loro parecchio denaro e gli donò una casa molto spaziosa. La madre di Aleksandr poco dopo la morte del principe, si sposò con un medico militare di nome Kleineke.
Non avendo il diritto di ricevere un’istruzione accademica, Borodin studiò in casa. Il ragazzo era interessato alla musica e mostrava un debole per la composizione. Quando Sasha aveva 9 anni, compose un pezzo di danza in miniatura e iniziò a padroneggiare flauto, violoncello e pianoforte, e all’età di 13 anni divenne l’autore di un vero e proprio pezzo da concerto.
La passione per l’arte non era limitata alla musica: il giovane compositore disegnava con entusiasmo e si dedicava all’arte applicata. In parallelo, il ragazzo si interessò alla chimica ed alla scienza. I primi esperimenti, Borodin li effettuò in casa. La madre era molto preoccupata per la sicurezza domestica e quindi cercò di iscriverlo in una scuola.
Con l’aiuto del cancelliere dell’istituzione statale scolastica, il giovane Sasha fu identificato come appartenente alla classe sociale dei mercanti e così fu inviato all’Accademia Medico-Chirurgica di San Pietroburgo.
Al completamento del corso di formazione nel 1857, Borodin lavorò in un ospedale militare. Un anno dopo, sostenne la sua tesi e conseguì il dottorato in medicina. Si dedicò immediatamente all’attività di ricerca. Il primo lavoro scientifico che glorificò Aleksandr Borodin, fu uno studio sull’influenza delle acque minerali sul corpo umano, che divenne pubblico nel 1859.
Nello stesso anno, il consiglio accademico inviò Borodin all’estero per migliorare le sue qualifiche ed acquisire esperienze straniere. Lavorò per 2 anni in Germania, circondato dai brillanti scienziati.
Visitò anche l’Italia e realizzò esperimenti chimici con composti di fluoro nel laboratorio studentesco dell’Università di Pisa.
Borodin tornò in Russia all’inizio del 1863 e divenne professore universitario di chimica. Continuò a dedicarsi alla ricerca scientifica.
Durante la sua carriera scientifica, il talentuoso chimico scrisse più di 40 articoli scientifici, scoprì il benzene fluoruro e il metodo di produzione di carboni alogenati, che è stato chiamato «la reazione di Borodin-Hundicker».
Nonostante Borodin dedicasse molto tempo al lavoro scientifico, la musica continuò a essere una parte significativa della sua biografia. All’inizio compose spettacoli in miniatura per pianoforte. Viaggiando all’estero, andò ai concerti, facendo conoscenza con le opere dei compositori europei Liszt, Chopin, Wagner, Schumann e altri.
I temi principali dei capolavori di Borodin sono la libertà, l’amore per il proprio Paese e l’orgoglio nazionale del popolo russo.
Il grande capolavoro di Borodin è l’opera «Principe Igor», eseguita per la prima volta nel 1869 da un’orchestra diretta dal suo amico, il maestro Balakirev. L’opera lo consacrò alla fama europea. Forse non ve sarete mai resi conto, ma forse, almeno una volta nella vostra vita avrete ascoltato questa musica. Di seguito un breve video di un coro russo che interpreta una parte dell’opera «Principe Igor» di Aleksandr Borodin.
Borodin mostrò la grandezza del suo talento anche nell’opera «La Sinfonia dei Bogatiri», nella quale glorificava il potere epico del popolo russo. Colui che nel seguente video, vedrete con la barba ed un mantello bianco, cavalcare un cavallo nero, è il più importante e famoso dei cavalieri Bogatiri, è l’epico ed eroico Ilya Muromets.
Queste due opere divennero lo standard dello stile epico-eroico nella musica. Per la prima volta delle opere furono caratterizzate dall’imponenza delle scenografie accompagnate con il coro popolare.
Per quanto concerne la sua vita personale, durante la sua permanenza all’estero, Borodin fece la corte alla giovane pianista Ekaterina Protopopova, la quale era in cura per l’asma cronica in Germania. La pianista suonò spesso nelle opere scritte da Borodin. I due trascorsero molto tempo insieme, parteciparono ai concerti a Baden-Baden, si innamorarono presto e decisero di sposarsi.
Il matrimonio ebbe luogo nella primavera del 1863. La coppia si stabilì a San Pietroburgo. Non ebbero mai figli.
Il duro lavoro e le preoccupazioni per una moglie malata lasciarono il segno sulle condizioni fisiche e psicologiche di Borodin. Il 27 febbraio 1887, nel bel mezzo dei festeggiamenti di un ricevimento al quale partecipò in compagnia di amici e colleghi, Borodin cadde morto sul pavimento. La causa della morte fu un infarto.
Borodin fu sepolto nella necropoli dei maestri d’arte del Monastero di Aleksandr Nevskij.
Luca D’Agostini
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