Per via della costante e minacciosa espansione in tutto il mondo della presenza militare dei Paesi della NATO, nel contesto della nuova guerra fredda immotivatamente avviata contro la Russia, la questione di porre basi militari russe al di fuori del Paese è divenuta una parte fondamentale della strategia difensiva.
Anche a prescindere dall’aggravarsi delle relazioni con l’Occidente, la Federazione Russa deve collocare le sue strutture militari all’estero a tutela dei suoi legittimi interessi geopolitici, per fornire assistenza agli alleati e per garantire la lotta al terrorismo.
Le tensioni geopolitiche, l’espansionismo degli Stati Uniti e dei Paesi della NATO lungo l’intero perimetro dei confini russi e degli stati alleati, rendono vitale l’espansione all’estero della presenza militare russa per garantire la sicurezza nazionale.
Di seguito sono riportati gli stati in cui vi sono contingenti militari in conformità con gli accordi intergovernativi.
Abkhazia
Durante il conflitto georgiano-abkhazo (1992-1994), il 171° Reggimento di Aviazione da Caccia armato di aerei Su-27 fu schierato sul territorio dell’Abkhazia, nella Base Aerea di Bamboura, nei pressi della città di Gudauta.
Dal 2009, nei pressi della capitale Sukhumi, è stata creata la 7° Base Militare Combinata delle Forze Armate Russe con un contingente di 4.000 persone. La 7° Base Militare è armata con 40 carri armati 7-90A, 120 mezzi corazzati per il trasporto truppe BTR-80A, 18 obici semoventi 2S3 «Acacia», 12 mortai 2S12 «Sani», 18 sistemi di lancio multiplo BM-21 «Grad», obici trainati D-30, sistema di difesa missilistico antiaereo S-300.1 2
Inoltre vi sono contingenti militari russi stanziati nella Gola di Kodori e presso la centrale idroelettrica di Inguri.

7° Base Militare (Abkhazia)

7° Base Militare (Abkhazia)
Armenia
In Armenia, nei pressi di Gjumri, è presente la 102° Base Militare Russa, creata nel 1995 ed in servizio in conformità di un trattato interstatale per un periodo di 49 anni (fino al 2044 ).3
Nella 102° Base Militare Russa sono stanziate 5.000 persone ed è equipaggiata con il sistema missilistico antiaereo S-300, caccia MiG-29, elicotteri Mi-24P, Mi-8MT.4
Come ha spiegato il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov, qualsiasi minaccia esterna all’Armenia sarà considerata una minaccia esterna alla Federazione Russa.5
102° Base Militare (Armenia)
Bielorussia
Sul territorio della Bielorussia ci sono strutture di supporto alla comunicazione e strutture incluse nel sistema di difesa antimissile del Paese, in particolare la Stazione Radar «Volga» e il 43° Centro di Comunicazioni della Marina Russa.
La Stazione Radar «Volga» è un elemento del sistema di allarme di attacco missilistico russo ed è situata a 48 km a sud-est della città di Baranoviči. Conformemente agli accordi firmati il 6 gennaio 1995, tutti gli immobili e il terreno occupato dalla Stazione Radar «Volga» e le sue infrastrutture sono stati concessi alla Federazione Russa per essere utilizzati per 25 anni (fino al 2020), in cambio la Bielorussia ha ottenuto la cancellazione di parte dei debiti per la fornitura di energia e l’addestramento del proprio personale militare.6 7
La Stazione Radar «Volga» è in grado di rilevare i missili balistici in volo, così come gli oggetti spaziali, identificandoli e monitorando la traiettoria, calcolando con estrema esattezza i punti di partenza e di discesa. Oltre al territorio dell’Europa occidentale, la stazione controlla le aree di pattugliamento dei sottomarini della NATO nel Nord Atlantico e nel Mare di Norvegia.8
Il 43° Centro di Comunicazioni della Marina Russa, situato in Bielorussia, garantisce le comunicazioni dello Stato Maggiore della Marina Russa con sottomarini nucleari che svolgono attività di combattimento nelle zone dell’Atlantico , dell’Oceano Indiano e in parte del Pacifico. I locali della stazione radio si trovano in una fortificazione sotterranea. Sono autonomi e dotati di tutti i sistemi di supporto vitale necessari. Vi lavorano 350 ufficiali e sottufficiali della Marina Russa.
Anche il 43° Centro di Comunicazioni della Marina Russa, agisce conformemente agli accordi firmati il 6 gennaio 1995, tra la Bielorussia e la Federazione Russa.
Il presidente Vladimir Putin con il presidente bielorusso Aleksandr Lukashenko
Kazakistan
Anche in Kazakistan è presente una struttura militare russa. Si tratta del poligono di Sari-Shagan, un campo di addestramento ed un sito di lancio di missili nucleari sito a nord-ovest e ad ovest del lago Balkhash. In base ad un accordo che prevede un contratto di locazione, il luogo e la struttura sono concessi al Ministero della Difesa della Federazione Russa per garantire la sua difesa aerea strategica e difesa missilistica. All’interno del poligono di Sari-Shagan infatti sono presenti tutti i sistemi di difesa aerea a lungo raggio della Federazione Russa, molti radar estremamente efficienti e complessi sperimentali basati su laser da combattimento ad alta potenza (inclusi i programmi Terra e Omega che qui sono stati testati ).
Sari-Shagan (Kazakistan)
Kirghizistan
Nel 2012 è stato concluso un accordo tra Mosca e Biškek sulla creazione di una base militare russa in Kirghizistan, comprendente le seguenti strutture: la Base Aerea di Kant, il 954° Centro Anti-sottomarino della Marina Russa, il 338° Centro di Comunicazione della Marina «Marevo» (stazione «Prometeo») la quale consente le comunicazioni tra lo Stato Maggiore della Marina Russa ed i sottomarini in servizio.10
Nella Base Aerea di Kant prestano servizio 500 membri delle forze armate russe. La base dispone di cacciabombardieri Su-25 ed elicotteri MI-8. In virtù dell’accordo tra la Federazione Russa ed il Kirghizistan, la Base Aerea di Kant resterà operativa fino all’anno 2058.11
Base aerea di Kant (Kirghizistan)
Transnistria
La permanenza dei militari russi sul territorio della Transnistria è associata alla necessità politica di assicurare la pace nella regione e di prevenire i tentativi da parte di alcuni politici moldavi di rianimare il conflitto. Nella zona dell’insediamento di Kolbasna vi è ancora uno dei più grandi depositi di armi in Europa, deposito che apparteneva all’ex 14° Armata dell’Unione Sovietica.12 13
I magazzini militari nel villaggio di Kolbasna furono istituiti negli anni ’40. In epoca sovietica, il deposito di munizioni d’artiglieria della 14° Armata, era un arsenale strategico dei distretti militari occidentali dell’Unione Sovietica. Ma la parte principale delle munizioni fu depositata in questo luogo dopo il ritiro delle truppe sovietiche dalla Germania Est (Repubblica Democratica Tedesca), dalla Cecoslovacchia e dall’Ungheria.
Oltre alle munizioni, l’arsenale comprendeva 100 carri armati, circa 50 veicoli da combattimento di fanteria, oltre 100 mezzi corazzati, oltre 200 sistemi missilistici antiaerei, veicoli da combattimento ATGM, installazione del sistema antincendio Grad salvo, pistole d’artiglieria, mortai, veicoli da ricognizione, quasi 35.000 veicoli, automobili telaio, circa mezzo migliaio di equipaggiamenti ingegneristici, 130 vagoni di proprietà ingegneristiche e 1.300 tonnellate di munizioni ingegneristiche, 30.000 fucili automatici, mitragliatrici e pistole.
A partire dal 2000, tutte le armi e le attrezzature militari sono state rimosse o distrutte ed il volume delle munizioni appartenenti alla Russia nella regione della Transnistria è stato ridotto del 50%, ma rimangono ancora una quantità enorme di munizioni (bombe, missili, esplosivi, mine, granate) di cui però il 57% è scaduto sia per l’uso che per il trasporto.12 14 15 16 17
Una possibile esplosione di queste munizioni può essere paragonata all’esplosione di una bomba nucleare da 10 kiloton, tipo quella che è stata sganciata su Hiroshima nell’agosto del 1945.13
A presidiare l’arsenale vi sono due battaglioni di fanteria motorizzata i quali svolgono compiti di mantenimento della pace, un battaglione di polizia militare, un distaccamento di elicotteri e diverse unità di supporto tecnico. In totale l’arsenale è presidiato da circa duemila membri delle forze armate russe in Transnistria.18
Il contingente militare russo in Transnistria non dispone dei mezzi per fornire difesa aerea o missilistica. Non dispone di radar, centri di comunicazione, artiglieria, aerei e carri armati. Si tratta solo di una presenza umana che ha una funzione simbolica ma che denota ufficialmente la presenza militare russa. Le spese per il mantenimento del contingente militare russo sono a carico dei residenti locali della Transnistria.16

Presenza militare russa in Transnistria
Siria
In Siria, nella città di Tartus, è presente il 720° Centro di Logistica della Marina Russa.
La forza militare aeronautica russa in Siria è di stanza presso l’aeroporto di Khmeimim vicino alla città di Latakia.19
Il 720° Centro di Logistica della Marina Russa in Siria è stato creato nel 1971, in conformità con un accordo bilaterale tra i due Paesi. Il 23 dicembre 2016, il presidente Vladimir Putin ha firmato un accordo tra la Federazione Russa e la Siria relativo all’espansione del 720° Centro di Logistica della marina Russa e la permanenza di navi da guerra russe nel mare territoriale della Siria.20 21
Secondo i termini dell’accordo, il porto di Tartus viene concesso alla Federazione Russa per uso gratuito, ricevendo la piena immunità dalla giurisdizione civile e amministrativa della Siria. Il numero massimo di navi da guerra della Federazione Russa che possono essere simultaneamente all’interno del porto di Tartus è stabilito in 11 unità, incluse le navi da guerra con una centrale nucleare. L’accordo ha la durata di 49 anni ed alla sua scadenza verrà automaticamente esteso di altri 25 anni.
La forza militare aeronautica russa in Siria è stata istituita il 30 settembre 2015 per condurre operazioni militari a sostegno delle forze governative siriane nella guerra contro l’organizzazione terrorista dello Stato Islamico. Secondo l’accordo tra la Federazione Russa e la Repubblica Araba Siriana, il contingente di aviazione militare russo sarà presente in Siria a tempo indeterminato.22 23
L’aviazione militare russa dispone in Siria di caccia Su-30SM, caccia MiG-31, bombardieri Su-24M e Su-34, aerei da attacco al suolo Su-25SM, caccia di nuova generazione Su-57, oltre ad elicotteri da trasporto truppe ed elicotteri antincendio, elicotteri Mi-28N, elicotteri Ka-52, aerei equipaggiati per la guerra elettronica Il-20M1 e aerei da ricognizione elettronica ed ottica Tu-214R. Per risolvere determinati compiti è stato coinvolto anche l’aereo A-50.24 25

Nave della marina russa in Siria
Tagikistan
La 201° Base Militare russa si trova a Dushanbe, in Tagikistan. La base è stata creata ad ottobre 2004. Il numero di militari russi nella base è attualmente di circa 7.500.
In Tagikistan, nelle montagne del Pamir, ad un’altitudine di 2200 m sul livello del mare, si trova anche la Stazione Radar Ottica-Elettronica «Nurek», facente parte delle forze aeree e spaziali della Russia. Progettata per rilevare e riconoscere gli oggetti spaziali, nel 2002 è stata anche testata con successo in supporto ad operazioni di combattimento.
Nell’ottobre 2004 l’intera area della base è stata concessa in affitto alla Federazione Russa per la durata di 49 anni. In cambio, la Russia ha cancellato il debito del Tagikistan per un importo di 242 milioni di dollari. L’affitto è stato stabilito nella cifra puramente simbolica di 39 centesimi di rubli all’anno. La Russia si è anche impegnata ad investire 2 miliardi di dollari nell’economia del Tagikistan in 5 anni ed a proteggere il confine tagico-afghano.

201° Base Militare (Tagikistan)
Ossezia Meridionale
Dal 2009, la 4° Base Militare Russa che conta 4.000 persone è stata schierata in Ossezia del Sud.
La 4° Base Militare è un importante struttura della presenza militare e geopolitica russa nel Caucaso, creata per contribuire a rafforzare e proteggere l’indipendenza statale della Repubblica dell’Ossezia Meridionale, parzialmente riconosciuta dalla comunità internazionale e gli interessi russi nella regione del Caucaso. La base si trova nei pressi della città di Tschinval.
Egitto
La Federazione Russa ha raggiunto un accordo con l’Egitto per l’affitto a partire dalla fine del 2019 di strutture militari, inclusa l’ex base militare sovietica nella città egiziana di Sidi Barrani che diverrà una base aerea militare russa.26
Vietnam
Il 12 novembre 2013, durante i colloqui sul vertice russo-vietnamita, è stato firmato un accordo tra il presidente Vladimir Putin ed il presidente vietnamita Truong Tan Shang per la creazione di una base militare comune destinata alla manutenzione ed alla riparazione dei sottomarini.
Luca D’Agostini
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Fonti
(1) Военнослужащие российской военной базы в Абхазии
(2) МИД Грузии
(3) Парламент Армении оставил российскую военную базу
(4) На российскую авиабазу в Армении
(5) Армения
(7) Минск латает дыры в системе российской ПВО
(9) Флотские позывные из партизанского леса
(11) Москва ответила на слова Атамбаева о выводе российской базы
(12) На российском военном складе
(13) Молдаване хлопнули дверью зала заседаний ПА ОБСЕ
(14) О посещении склада боеприпасов в н.п. Колбасна российскими и украинскими экспертами
(15) МИДЕИ
(16) Боеприпасы не вывезти без риска для местных жителей
(17) Мы способны защитить свою независимость
(18) Российским военным перекрывают путь в Приднестровье
(20) Сирия
(23) Федеральный закон от 14 октября 2016 г. N 376-ФЗ
(24) В Сирии появился самолет ДРЛОиУ А-50У
(25) Ми-28Н и Ка-52
(26) РФ и Египет
(27) Вьетнам
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