L’apostolo Andrej il Primo Chiamato è il primo dei dodici apostoli i quali divennero discepoli di Gesù Cristo. Le icone raffigurano un uomo con una piccola barba in abiti rossi o verdi, con in mano una croce dritta o inclinata, oppure una pergamena o un libro. Il suo nome è associato al nome «Croce di Sant’Andrea», che si trova su bandiere e altri simboli. Il suo nome è il più alto riconoscimento russo stabilito da Pietro il Grande: l’Ordine di Sant’Andrej il Primo Chiamato.
È considerato il santo patrono dei pescatori e dei marinai. La bandiera di Sant’Andrea (croce blu obliqua su uno sfondo bianco) è lo stendardo della Marina della Federazione Russa. La Chiesa ortodossa celebra il giorno dell’apostolo il 13 dicembre.
La biografia dell’apostolo riportata nella Bibbia ci dice che i fratelli Andrej e Simone nacquero e crebbero a Betsaida sulle rive del Mare di Galilea e che il loro padre era un pescatore di nome Giona. I giovani pescatori si trasferirono a Cafarnao, nelle vicinanze della loro città natale, perchè lì maggiori erano le opportunità di pesca.
Fin da giovane Andrej cercò una via che lo portasse a contatto con Dio. Si rifiutò di sposarsi e condusse uno stile di vita casto. Quando Giovanni Battista iniziò a profetizzare sulla venuta imminente del Messia, il giovane lasciò la casa e si recò dal profeta. Dopo essere stato battezzato in Giordania, Andrej rimase con Giovanni e prese posto tra i suoi vicini discepoli, ascoltò prediche e aspettò che il Salvatore apparisse.
Secondo la versione esposta nel Vangelo di Giovanni, l’incontro di Andrej con Gesù ebbe luogo sul Giordano. Successivamente, Andrej lasciò il Battista e divenne il primo discepolo di Cristo. In seguito tornò a Cafarnao e persuase suo fratello ad unirsi agli apostoli.

Sant’Andrej con la croce e la pergamena
Nel Vangelo di Matteo è scritto che il Salvatore stesso trovò i futuri discepoli tra i pescatori. Gesù li invitò a seguirlo promettendo loro di trasformarli in «pescatori di uomini». Andrej e Simone ascoltarono la chiamata e seguirono Gesù, da cui Simone ricevette il nuovo nome: Pëtr (Pietro). Andrej divenne noto come il Primo Chiamato.
A differenza di Pëtr, Andrej non si distinse dal circolo apostolico con parole forti e azioni aspre, ma è descritto nelle Scritture come persona attenta. Prima di Pasqua, quando era necessario nutrire la folla, fu Andrej ad accorgersi di un ragazzo con cinque pagnotte di pane e due pesci, che furono miracolosamente moltiplicati per saziare persone affamate.
Il Vangelo di Marco ci dice che Sant’Andrej era con Gesù sul Monte degli Ulivi ed imparò da lui il destino del mondo. Il discepolo devoto era presente alla crocifissione di Cristo, alla sua Risurrezione ed alla sua Ascensione. Cinquanta giorni dopo la risurrezione, lo Spirito Santo discese sugli apostoli i quali acquisirono capacità sovrumane. Da quel momento potevano guarire le persone da malattie mortali e predicare in diverse lingue.
Andrej decise di predicare percorrendo la strada che costeggia il Mar Nero. Quasi ovunque il predicatore incontrò ostilità. Le autorità lo espulsero dalle città, la popolazione lo insultò e non gli permise mai di dormire. A Sinope, i pagani sottoposero il perseverante apostolo a crudeli torture, ma il corpo paralizzato di Andrej fu guarito per volontà di Dio.
Nella città di Bisanzio, in Tracia, i racconti ed i miracoli del santo impressionarono il popolo. L’apostolo trovò 70 discepoli e fondò una chiesa in città. Andrej nominò gli anziani della chiesa, ordinò loro di celebrare i sacramenti e di istruire il popolo, e proseguì il suo cammino.
Andrej risuscitò anche alcuni morti. Nella vita del santo vengono menzionati quattro ragazzi senza nome e due uomini morti per varie cause. Il miracolo della risurrezione portò inevitabilmente al battesimo dei testimoni di questo evento.
A Salonicco tentarono di cacciare l’apostolo con animali selvaggi, ma invece del santo il leopardo strangolò il figlio del proconsole Virin. La lunga preghiera di Andrej riportò in vita il bambino.
A Patrasso, l’apostolo resuscitò quaranta uomini annegati che si dirigevano da lui provenendo dalla Macedonia. La nave con i futuri discepoli di Andrej si ribaltò durante una tempesta, ma il mare portò tutti i corpi a terra e, grazie al potere della preghiera del santo, tutti furono resuscitati. Quest’episodio spiega la venerazione di Sant’Andrej come patrono dei marinai. Nella città georgiana di Atskuri, è bastata una sola risurrezione per convertire i cittadini al cristianesimo.
Più tardi, la vita è stata integrata da una storia dettagliata sul viaggio del santo dalla Crimea a Roma attraverso Ladoga. Secondo questa versione, Andrej si arrampicò sul Dnepr e, trascorrendo la notte sulle pittoresche colline, vide in sogno una grande città con chiese. La mattina dopo raccontò ai suoi compagni di questo sogno, predicendo la fondazione in quel luogo di Kiev, benedisse le colline e sollevò una croce su uno di essi.
L’apostolo subì un martirio nella città greca di Patrasso intorno all’anno 67 del I secolo. In questa città, Sant’Andrej visse per diversi anni, predicando e guidando la comunità cristiana. Egeat, il governatore della città, riteneva che le attività dei cristiani minassero il suo potere ed ordinò la condanna a morte del predicatore.
Fu scelta come strumento la croce obliqua, in seguito chiamata Croce di Sant’Andrea. Andrej il Primo Chiamato non fu inchiodato sulla croce, ma le sue mani ed i suoi piedi furono legati alla traversa. Per due giorni l’apostolo predicò ai suoi discepoli dalla croce. Gli ascoltatori chiesero di fermare la tortura, minacciando una rivolta ed allora Egeat ordinò ai soldati di sciogliere le corde che legavano Andrej alla croce. Tuttavia, l’apostolo era già pronto a morire ed i nodi delle corde non cedettero agli sforzi dei soldati.
Quando l’anima del santo apostolo lasciò il corpo, la croce splendette brillantemente.
Le reliquie di Sant’Andrej e la croce sulla quale morì furono conservate per la prima volta a Patrasso, ma nel 357, per ordine dell’imperatore romano Costanzo II, furono trasferite a Costantinopoli e collocate nella chiesa dei SS. Apostoli. Nel IX secolo, la testa ed i resti della croce furono separati dalle reliquie e restituiti a Patrasso. Dopo la cattura della città da parte degli Ottomani nel 1460, la testa del santo e parti della croce furono salvate dalla profanazione e trasferite presso il santuario dedicato a Papa Pio II.
Nel 1964, le reliquie tornarono a Patrasso grazie a un accordo tra Papa Paolo VI ed i rappresentanti della Chiesa greco-ortodossa. Il capo del santo è conservato nella Cattedrale di Sant’Andrea, costruita nel 1974 vicino al luogo del martirio. Nella più grande chiesa ortodossa in Grecia, c’è anche un reliquiario obliquo, in cui sono racchiuse parti della stessa croce utilizzata come strumento di morte del santo.
Nella vecchia chiesa dell’apostolo Andrej, situata accanto alla cattedrale, è conservata una parte del dito dell’apostolo.
Le reliquie rimanenti sono sparse e venerate in diverse città europee.
Secondo la leggenda, il monaco greco Regulus, portò una parte delle reliquie di Sant’Andrea in Scozia. Il villaggio, dove attraccò la nave del monaco, si trasformò nella città di Sant’Andrea, che divenne la capitale della chiesa del regno. Le reliquie sono conservate nella cattedrale della città e l’apostolo Andrej è venerato come santo patrono della Scozia.
Un’altra leggenda narra che nel 1208 i crociati portarono una parte delle reliquie nella città italiana di Amalfi, dove sono conservate nella locale Cattedrale di Sant’Andrea, costruita nel più raro stile normanno-bizantino. In Germania, un sandalo di Andrej ed una scheggia della croce sono conservati nella Cattedrale di Treviri.
In Russia esiste
In memoria del santo apostolo Andrej il Primo Chiamato, sono state istituite e create:
— nel 1698 Pietro il Grande stabilì l’Ordine di Sant’Andrej il Primo Chiamato, il più alto riconoscimento russo.
— Nel 1754 fu costruita a Kiev la chiesta di Sant’Andrej.
— Nel 1899 fu varato il piroscafo Andrej il Primo Chiamato, la prima nave da ricerca appositamente costruita dell’Impero russo.
— Nel 1974 nella città di Patrasso, sulla penisola del Peloponneso, fu costruita la Cattedrale di Sant’Andrej il Primo Chiamato.
— Nel 1992 in Russia, viene fondata la Fondazione del Santo Venerabile Apostolo Andrej il Primo Chiamato. La Fondazione del Santo Venerabile Apostolo Andrej il Primo Chiamato, un’organizzazione pubblica che consegna le principali reliquie cristiane ai parrocchiani della Chiesa ortodossa russa. La Fondazione consegna ogni anno da Gerusalemme il Santo Fuoco che scende dal cielo durante il periodo pasquale. Nel 2011, l’organizzazione ha portato in Russia la Cintura della Beata Vergine Maria.
— Nel 2006 a Mosca è stato inaugurato un monumento dedicato ad Andrej il Primo Chiamato.
— Nel 2007 a Kaliningrad è stata consacrata la chiesa di Sant’Andrej.

La croce di Sant’Andrea, simbolo della marina russa
Luca D’Agostini
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