Anadir’, la capitale del Circondario Autonomo della Čukotka, dista 6192 km da Mosca, con 9 nove ore di fuso orario dalla capitale russa.
Fu fondata il 3 agosto 1889 come l’avamposto più a nord-est dell’Impero russo, per far fronte alla necessità di proteggere gli interessi geopolitici ed economici dello stato russo in questa regione nella seconda metà del XIX secolo. La sua costruzione si rese necessaria per bloccare l’espansione statunitense nelle acque territoriali russe dopo la vendita dell’Alaska e delle Isole Aleutine.
Secondo lo storico Ivanov, «gli statunitensi pescavano illegalmente nelle acque russe, sterminando trichechi e balene. Inoltre derubavano la popolazione russa che viveva sulle coste. Così la costruzione di Anadir’ perseguiva anche l’obiettivo di proteggere la popolazione vivente in questa terra lontana e scarsamente popolata».
La consacrazione della prima casa del nuovo centro abitato coincise con la data di nascita dell’imperatrice Marija Fëdorovna, moglie dell’imperatore Alessandro III e madre dell’ultimo zar russo Nicola II, per questo motivo il primo nome della città fu «Novo-Mariinsk».
Per qualche tempo, il posto, e poi il villaggio era conosciuto con quel nome ed era una località senza alcuna importanza. Tuttavia, alla fine del XIX secolo, le rotte degli scienziati cominciarono a intersecarsi qui più spesso. Insieme a ciò, la favorevole posizione geografica di Novo-Mariinsk ha gradualmente attirato l’attenzione dei mercanti russi e stranieri, dei cercatori d’oro e dei produttori di pesce.
Nel 1914 fu costruita a Novo-Mariinsk una delle più potenti stazioni radiofoniche presenti in Russia, con trasmettitori a scintilla a lunghezza d’onda lunga, che garantivano una comunicazione affidabile con altre città dell’est della Russia.
Nonostante la lontananza di Novo-Mariinsk dal centro della Russia, gli eventi rivoluzionari del 1917 non la ignorarono. Nel 1919 fu creato qui il primo comitato rivoluzionario di Čukotka. Nel 1921 qui fu creata un’alleanza di lavoratori e impiegati, la prima organizzazione sindacale di Čukotka.
Nel 1927, solo 200 persone vivevano nel villaggio, vi era una guardia medica con cinque posti letto per i pazienti che necessitavano di un ricovero. Fu creata una biblioteca del villaggio.
Lo sviluppo attivo di Anadir’ iniziò dopo l’emanazione del Decreto del Presidium del Comitato esecutivo centrale panrusso «Sull’organizzazione delle associazioni nazionali nelle aree di insediamento del Nord«, datato 10 dicembre 1930, secondo il quale fu formato il distretto nazionale di Čukotka. Con l’inizio del percorso verso l’industrializzazione del Paese, iniziò la ricerca geologica attiva e lo sviluppo industriale del territorio della Čukotka, lo sviluppo dell’estrazione dell’oro, del carbone, dell’industria ittica, dell’energia, delle comunicazioni, dell’aviazione e dei porti marittimi. Nel 1932, tutto ciò aveva trasformato Anadir’ nel centro politico, economico e amministrativo del distretto, dove venivano prese le decisioni su tutte le risoluzioni ricevute da Mosca. Per cinque anni, la popolazione del villaggio aumentò di oltre cinque volte e nel 1933 gli abitanti erano 1.176 persone (561 famiglie).
Dal 1931 una fabbrica di lavorazione del pesce iniziò a funzionare ad Anadir’, che poi durante la Grande Guerra Patriottica fornì i suoi prodotti in scatola per i soldati inviati al fronte. Nello stabilimento industriale fu costruita la prima centrale elettrica a Čukotka. Nello stesso 1931, ad Anadir’ fu creato un museo di storia locale e nel 1933 fu pubblicato il primo numero del giornale «Čukotka sovietica«. Nel 1934 fu costruito anche un ospedale ben attrezzato.
Nel 1934, con la risoluzione del Comitato Esecutivo Centrale Russo, il villaggio di Anadir’ fu rinominato in città, ma ricevette lo status ufficiale della città molti anni dopo la Grande Guerra Patriottica, solo nel 1965.
Nel 1935 fu organizzata ad Anadir’ una stazione di congelamento dell’Accademia delle Scienze dell’Unione Sovietica. Alla fine degli anni ’30, furono create una scuola agricola collettiva e una scuola pedagogica.
Al 1 ° gennaio 1941 vivevano ad Anadir’ 3100 persone.
Durante la Grande Guerra Patriottica, Anadir’ svolse un ruolo cruciale, soprattutto, nell’attuare la decisione del Comitato di Difesa dello Stato dell’Unione Sovietica (del 9 ottobre 1941) sulla costruzione della rotta aerea «Alaska-Sibir» per il trasporto di velivoli sul fronte. La «Special Air Line», che, attraverso la fine della guerra, ricevette più di 7.000 aeromobili sotto il «Lend-Lease» (Contratto di Affitti e Prestiti), fu accettata dal Governo sovietico, trasferita all’Armata Rossa ed iniziò le operazioni il 7 ottobre 1942. Nella costruzione di uno degli aeroporti militari di riserva furono coinvolti direttamente gli abitanti di Anadir’.
Il ruolo di Anadir’ come centro amministrativo fu ulteriormente rafforzato durante gli anni della guerra e in connessione con la decisione sulla questione dell’estrazione dello stagno alimentare necessario per la difesa del Paese. Cominciando quasi da zero, già nel settembre 1941, nella Čukotka iniziarono gli scavi per estrarre questo metallo strategico e alla fine della guerra, le imprese minerarie della Čukotka fornirono stagno più di tutte le altre imprese minerarie dell’intera Unione Sovietica.
Dopo la guerra, Anadir’ cominciò a svilupparsi ed emerse le necessità di nuovi alloggi e strutture sociali. Nel 1955 iniziò la costruzione di un porto locale.
Nel 1963 fu completata la costruzione di una diga sul fiume Kazachka, che permise di fornire l’approvvigionamento idrico alla città di Anadir’.
Per soddisfare le crescenti esigenze della città nel 1965, qui fu organizzata la prima fattoria statale «Nord», specializzata nella produzione di carne e prodotti lattiero-caseari. La fattoria fu dotata di 22 mucche e 50 giovenche trasferite ad Anadir’ da altri luoghi della Russia.
Il 7 agosto 1968, i geologi scoprirono un importante giacimento di gas il quale contribuì ad un netto miglioramento delle condizioni di vita nella città di Anadir’.
Nel corso degli anni la città ha continuato a crescere e svilupparsi e fu creata anche una fabbrica di birra.
Alla fine degli anni ’70 fu costruito un nuovo complesso ospedaliero in grado di ospitare 169 pazienti, fu avviata la costruzione di una nuova fabbrica di carne e latticini e fu creata una stazione radio locale.
Nel 1975, la popolazione di Anadir’ era di 10.300 persone. L’età media degli abitanti era di poco superiore ai 25 anni.
Nel 1980 fu effettuato il primo volo di un velivolo Tu-154 da Mosca ad Anadir’.
Nel 1989, Anadir’ ha celebrato il suo 100° anniversario, ma non è stato uno dei migliori giorni della sua vita. Infatti iniziava proprio in quegli anni un periodo di declino della situazione socioeconomica ed un massiccio deflusso di popolazione, per via della dissoluzione dell’Unione Sovietica.
Dopo la grave crisi dell’economia e della sfera sociale, iniziata con il crollo dell’Unione Sovietica e proseguita fino alla fine del XX secolo, nel 2001 è iniziato un periodo ad Anadir’, che può essere definito una «seconda» nascita o un periodo di rinnovamento e sviluppo intensivi.
In breve tempo, la città fu restaurata e parzialmente ricostruita. Sono state ricostruite tutte le strade ed i marciapiedi, i ponti e l’eliporto. La città è stata dotata di ampi spazi verdi ben curati, di giardini fioriti e parchi ricreativi per i bambini. E’ stata effettuata la revisione completa degli impianti di riscaldamento, dell’acqua ed elettricità, delle fognature, dei tetti e delle facciate di edifici residenziali, strutture sociali e industriali.
L’11 agosto 2004 è stato inaugurato ad Anadir’ il monumento più grande del mondo dedicato a San Nicola Taumaturgo.
Il miglioramento della qualità della vita della popolazione, l’attuazione di programmi sociali, l’assenza di disoccupazione, hanno prodotto risultati positivi, il principale dei quali è l’aumento dei tassi di natalità e la diminuzione del tasso dei decessi. La città tornò ad essere attraente per molti russi e residenti all’estero.
A seguito del censimento del 2018, gli abitanti di Anadir’ sono 15.604.
Vi sono 3 linee di autobus che coprono tutta la città e che sono disponibili gratuitamente, cioè senza il costo per il biglietto.
Il clima della città è subartico, marino ed abbastanza proibitivo. La temperatura media di gennaio è di -22° C, a luglio che rappresenta il periodo più caldo, la temperatura media è di + 11° C. L’inverno è rigido, ma ammorbidito dal mare, quindi è più morbido rispetto alla Siberia a queste latitudini.
La città ospita la Cattedrale della Santissima Trinità, la più grande chiesa ortodossa di legno del mondo, in grado di ospitare fino a mille persone.

Cattedrale della Santissima Trinità
Luca D’Agostini
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