Le guerre in tutte le epoche sono state il motore del progresso tecnologico. Questa tendenza si è manifestata in modo particolarmente chiara nel XX secolo e ciò non sorprende. Infatti i conflitti militari del secolo scorso possono essere tranquillamente definiti la «guerra dei motori» e le vittorie in questi conflitti sono state create non solo direttamente nelle zone di combattimento, ma anche negli uffici di progettazione delle fabbriche.
Ciò è particolarmente vero per l’aeronautica. L’aspra rivalità tra i produttori di aerei sovietici e quelli occidentali è stata una caratteristica del periodo della guerra fredda; questo periodo turbolento è divenuto un vero e proprio periodo d’oro per l’aviazione sovietica e l’industria aeronautica. Negli anni del dopoguerra, furono progettati e prodotti in serie in Unione Sovietica dozzine di aerei eccellenti e senza analoghi del mondo. Particolarmente notevoli furono i successi dei produttori di velivoli sovietici nel campo dell’aviazione da trasporto.
Così l’AN-22 «Antej», il più grande velivolo a turboelica al mondo, utilizzato per anni dall’aeronautica militare sovietica, fu progettato per il trasporto a lunga distanza di armi pesanti e di grandi dimensioni, attrezzature militari e truppe aviotrasportate. Il primo volo fu eseguito nel 1965. Furono prodotte in serie 69 unità di questo aereo, di cui due per prove di resistenza.
L’AN-22 «Antej» fu progettato per rispondere alle esigenze di un aereo da trasporto pesante in grado di trasportare non solo i paracadutisti, ma anche l’equipaggiamento militare, compresi i carri armati, sul luogo delle ostilità. Tuttavia, l’obiettivo principale del nuovo velivolo era la consegna di missili balistici intercontinentali e attrezzature di lancio. L’idea era la seguente: l’aereo doveva consegnare i missili all’aeroporto più vicino alla rampa di lancio e poi tali missili dovevano essere trasportati dall’aeroporto alla rampa di lancio uno alla volta in elicottero.
A quel tempo, il magnifico motore a turboelica NK-12 fu sviluppato per le esigenze dei bombardieri strategici nell’Unione Sovietica, ma i suoi sviluppatori lo usarono anche per la dotazione dell’AN-22 «Antej». Nel 1960, il Consiglio dei Ministri emise un decreto sulla produzione del nuovo aereo. I requisiti del velivolo erano molto severi: l’aeromobile doveva avere una capacità di carico di almeno 50 tonnellate, utilizzare siti non attrezzati per il decollo e l’atterraggio e trasportare una vasta gamma di carichi, compresi carichi ingombranti e di grandi dimensioni.
Nel 1961, un modello del futuro aereo era pronto e le prime due macchine furono costruite nel 1964. Il 27 febbraio 1965 iniziarono i test dell’AN-22. Il lavoro fu molto difficile, l’AN-22 fu il primo aereo sovietico a corpo largo, quindi molti compiti tecnici dovettero essere risolti per la prima volta. Il primo velivolo di produzione era pronto nel 1966 e nel 1969 fu adottato dall’aviazione militare sovietica. Con l’entrata in servizio di questo aereo, le forze armate sovietiche divennero veramente mobili: l’AN-22 «Antej» poteva trasportare ogni tipo di equipaggiamento delle forze di terra, inclusi carri armati e persino sistemi missilistici tattici. Inoltre, il velivolo da trasporto AN-22 risolse anche compiti strategici: il suo design permise di imbarcare l’intera gamma di attrezzature per le forze missilistiche strategiche sovietiche.
Immediatamente dopo la fine dei test, nel 1969 l’AN-22 completò diversi voli internazionali record (al fine di dimostrare la superiorità tecnica sovietica) sia verso Hanoi (Vietnam) che Lima (Perù). Poco prima, in Perù si era verificato un devastante terremoto ed il governo sovietico inviò aiuti umanitari al Paese sudamericano.
A quel tempo, l’AN-22 era il velivolo più grande del mondo. L’esposizione di questo velivolo al Salone dell’Aviazione di Parigi nel 1965, fece scalpore sia tra il grande pubblico che tra gli specialisti. Ancora oggi, l’AN-22 «Antej» è il più grande aereo a turboelica del mondo ed in alcune delle sue caratteristiche supera il più comune IL-76.
La produzione in serie del velivolo fu affidata ad una fabbrica di aerei a Tashkent, capitale dell’odierno Uzbekistan.
L’AN-22 nel corso degli anni del suo servizio svolse un’enorme quantità di lavoro per varie sfere dell’economia nazionale dell’Unione Sovietica. Quindi, ad esempio, questo velivolo fu attivamente utilizzato nello sviluppo della Siberia e dell’estremo nord. L’aeromobile trasportava attrezzature per l’industria mineraria e petrolifera e del gas, veicoli edili e di grandi dimensioni, centrali elettriche e generatori. Il lavoro in condizioni estreme dell’Artico dimostrò l’elevata affidabilità del velivolo ed anche per questo i piloti l’adoravano. Sull’aeromobile AN-22 sono stati stabiliti più di quaranta record mondiali, tra cui la portata di volo e la capacità di carico.
Successivamente, la produzione dell’AN-22 fu interrotta a causa dell’espansione della produzione dell’aereo IL-76, considerato più promettente.
Analizziamo le caratteristiche tecniche dell’AN-22 «Antej».
Il pavimento del vano di carico è realizzato in titanio. Il carrello di atterraggio dell’aeromobile ha in totale sei montanti per due ruote ciascuno. La pressione dell’aria nelle ruote può essere regolata automaticamente, sia in aria che a terra. Ciò rende possibile il decollo e l’atterraggio da siti non attrezzati.
Sull’aereo sono installati quattro motori a turbopropulsore NK-12MA, i quali forniscono all’aereo alta velocità e capacità di sollevamento. Una delle caratteristiche importanti dell’AN-22 è il suo consumo di carburante estremamente basso.
Di seguito sono riportate alcune caratteristiche tecniche e prestazionali dell’aeromobile.
Apertura alare: 64,4 metri
Altezza dell’aeromobile: 12,53 metri
Velocità massima: 650 km/h
Velocità di crociera: 560 km/h
Autonomia: 5.225 km
Carico utile: 60.000 kg
Equipaggio: Da cinque a sette persone
Numero di passeggeri: 28 persone
Luca D’Agostini
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