Alla morte di Alessandro II ascese al trono il figlio di quest’ultimo, Alessandro III di Russia nato a San Pietroburgo, nel Palazzo Aničkov, il 26 febbraio (10 marzo) 1845. Alessandro III era il terzogenito di Alessandro II ed era nato dal matrimonio avuto dal padre con la principessa Maria d’Assia, divenuta Maria Aleksandrovna dopo il matrimonio. Essendo morti in età prematura sia sua sorella Aleksandra che suo fratello Nikolaj, Alessandro divenne di diritto erede al trono di Russia.
Il 9 novembre 1866 sposò Dagmar di Danimarca, la fidanzata di suo fratello maggiore Nikolaj che era morto un anno prima. (1) Dagmar era sorella di Alessandra di Danimarca che tre anni prima aveva sposato l’erede al trono di Gran Bretagna Edoardo. Quest’ultimo e Alessandro erano quindi cognati. Dal matrimonio tra Alessandro III e Dagmar di Danimarca, divenuta poi Marija Fëdorovna, nacquero 6 figli. Nikolaj, nato nel 1868, erede al trono e futuro Zar Nicola II. Aleksandr, nato nel 1869 e purtroppo morto di meningite ad appena un anno di età. Georgij nato nel 1871, Ksenija nata nel 1875, Mikhail nato nel 1878 e Ol’ga nata nel 1882.
Dagmar di Danimarca e il padre di costei Cristiano IX erano ostili a Berlino. Poco tempo era infatti trascorso dalla seconda Guerra dello Schleswig nella quale la Danimarca era stata sconfitta dalla Prussia. Tale ambiente influenzò il giovane Alessandro contribuendo a formare le sue idee in politica estera, sostanzialmente anti-prussiane. Così che quando l’erede al trono tedesco Federico di Hohenzollern visitò San Pietroburgo alla fine del 1871, Alessandro si rifiutò di riceverlo. (2) (3)
Alessandro era di idee nazionaliste e anche per questo si allontanò dalla politica filo-germanica del padre. Rispetto a lui era meno propenso a seguire l’Europa e già all’inizio della seconda metà degli anni 70 ostentava modi e sentimenti prettamente russi. (4)
Il 13 marzo 1881, improvvisamente, lo zar Alessandro II morì in un attentato e il figlio Aleksandr Aleksandrovič salì al trono con il nome di Alessandro III. La cerimonia di incoronazione avvenne il 15 maggio 1883 all’interno della Cattedrale dell’Assunzione nel Cremlino di Mosca.
Fortemente colpito dall’assassinio del padre, il nuovo Zar si dimostrò deciso a reprimere i movimenti rivoluzionari per salvaguardare la legittimità dell’Impero. (5) Grazie a ciò Alessandro III non subì quell’offensiva di attentati che contrassegnò la vita del padre. Uno dei pochi episodi rivoluzionari del suo regno fu l’attentato ordito contro di lui per il 1 marzo 1887 da un gruppo di studenti di San Pietroburgo che si consideravano gli eredi del movimento settario rivoluzionario che aveva ucciso il padre. La polizia arrestò i cospiratori prima che potessero realizzare il piano. Cinque di loro furono impiccati. Fra questi figurava la mente del complotto Aleksandr Ilič Uljanov, fratello maggiore di Vladimir Ilič che in futuro prenderà lo pseudonimo di Lenin. (6) Sotto il regno di Alessandro III furono varate controriforme volte ad annullare le riforme destabilizzanti promosse da Alessandro II. Fu abolita l’autonomia universitaria vietando agli studenti la possibilità di fondare organizzazioni o rappresentanze collettive le quali rappresentavano un pericolo potenziale per la stabilità dello stato. L’istruzione primaria venne affidata quanto più possibile alla Chiesa Ortodossa. (7)
La sua politica economica portò ad una vera e propria rivoluzione industriale interna a seguito della quale l’industria metalmeccanica sostituì le vecchie manifatture. Sorsero nuove città e intere aree industriali: il carbone e l’acciaio nel Donbass, il petrolio a Baku e il settore tessile a Ivanovo. Inoltre Alessandro III adottò una serie di misure e di sforzi per sradicare la corruzione. (8)
Il suo regno in politica estera è stato caratterizzato dall’assenza di guerre al punto che Alessandro III si guadagnò l’appellativo di «pacificatore» e dichiarò: «La Russia ha due soli veri alleati: il suo esercito e la sua marina. Tutto il resto, alla prima occasione, può rivoltarsi contro noi stessi.» In quel modo si creò un principio basilare nella politica estera dell’imperatore: basandosi essenzialmente sulle risorse interne del Paese, non ricercava alleati in Europa e risolveva tutti i problemi con mezzi diplomatici. (8) (9)
Alessandro III si ammalò di nefrite nel 1894 e morì di questa malattia, il 20 ottobre (1 novembre) 1894, a neppure 49 anni, nel Palazzo di Livadija in Crimea. Le sue spoglie furono sepolte nella fortezza Pietro e Paolo a San Pietroburgo. Gli successe il suo figlio maggiore, Nikolaj, come Nicola II di Russia.
Luca D’Agostini
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Fonti
(1) Hans Rogger, La Russia pre-rivoluzionaria (1881-1917), Il Mulino, Bologna 1992, p. 35.
(2) David Saunders, La Russia nell’età della reazione e delle riforme (1801-1881), Il Mulino, Bologna 1997, p. 467.
(3) Bernhard Von Bülow, Memorie (1849-1897), Vol. IV, Mondadori, Milano 1931, p. 301.
(4) Bernhard Von Bülow, Memorie (1849-1897), Vol. IV, Mondadori, Milano 1931, p. 368.
(5) Nicholas V. Riasanovsky, Storia della Russia. Dalle origini ai giorni nostri, Bompiani, Milano 2008, pp. 392-393.
(6) William Henry Chamberlin, Storia della rivoluzione russa 1917-1921, Einaudi, Torino 1966, pp. 36-37.
(7) Nicholas V. Riasanovsky, Storia della Russia. Dalle origini ai giorni nostri, Bompiani, Milano 2008, pp. 394-437.
(9) Александр III
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