Aleksej Alekseevič Olejnik, grazie alla sua caratteristica presa soffocante, è noto nel mondo delle arti marziali miste con il soprannome di «boa costrittore».
Alto 188 cm per 110 kg di peso, Olejnik combatte nella divisione dei pesi massimi per l’organizzazione statunitense UFC. In passato ha militato anche nelle promozioni Bellator, M-1 Global e KSW. E’ considerato il miglior lottatore nella lotta a terra, dove è solito mettere in mostra un ampio bagaglio di sottomissioni. Non disdegna comunque la lotta in piedi, dove dimostra buone doti da incassatore.
E’ tuttora l’unico combattente ad aver vinto l’UFC tramite lo strangolamento di Ezechiele. Detiene il record per il numero di vittorie in MMA per strangolamento di Ezechiele (14 vittorie). Due volte campione della Russia nel combattimento sambo (2003 e 2004), campione dell’Eurasia nel combattimento sambo (2001), due volte campione del mondo nel combattimento sambo (2005 e 2010). A partire dal 25 marzo 2020, è al dodicesimo posto nella classifica mondiale ufficiale UFC tra i combattenti nella categoria dei pesi massimi.
Aleksej Alekseevič Olejnik è nato a Char’kov (nell’attuale Ucraina) il 20 giugno 1977. Poco si sa della sua infanzia e adolescenza. Ciò che è noto è che, per l’esigenza di sapersi difendere in caso di pericolo e per aiutare altre persone, sin da ragazzino ha manifestato la passione per le arti marziali. Si iscrisse in tre palestre diverse per praticare karate, taekwondo, judo, ma non riuscendo a trovare affiatamento con gli istruttori, si allenava principalmente da solo e in casa. Non disponendo di una palestra attrezzata, si allenava facendo pesi con due manubri, correndo e facendo flessioni.
La svolta avvenne mentre Olejnik frequentava il 2° anno dell’Università degli Affari Interni a Char’kov. Il 6 settembre 1996 si iscrisse ad una scuola giapponese di jiu-jitsu gestita dal Clan Minamoto. Nell’XI secolo, la Terra del Sol Levante era governata da due clan, Taira e Minamoto, i quali combatterono tra loro. Nonostante fossero in superiorità numerica, i membri del clan Taira furono sconfitti da quelli del clan Minamoto. Il capo dei vincitori, Yoritomo Minamoto, divenne il primo sovrano militare del Giappone. È considerato l’antenato del jiu-jitsu. Nel corso dei secoli quest’arte marziale si tramandò e si diffuse nel mondo.
Nel novembre 1996, Olejnik ha preso parte ai primi combattimenti senza regole ed ha ottenuto tre vittorie schiaccianti contro tre combattenti esperti, due volte utilizzando una tecnica di strangolamento. Il suo maestro di jiu-jitsu, notando le notevoli potenzialità del giovane Olejnik, iniziò a prepararlo per il suo primo torneo a livello internazionale nei combattimenti senza regole. Olejnik si classificò al terzo posto e si convinse che lo stava attendendo una carriera da combattente professionista.
L’anno successivo lo dedicò nel perfezionarsi nelle tecniche del jiu-jitsu ed in quelle dello strangolamento.
Nel marzo 1998, si svolse il secondo torneo significativo nella carriera Olejnik. Si trattava di una sfida tra il Clan Minamoto contro il resto del mondo. I rappresentanti del clan giapponese si confrontarono con rappresentanti di diverse scuole di combattimento invitate da tutto il mondo. Il torneo si svolse all’interno del Palazzo dello Sporto di Kiev e vi assistettero oltre quattromila spettatori. Olejnik combatté contro il campione del mondo di kickboxing e di karate, lo statunitense Clarence Thatch. Olejnik vinse l’incontro al quarto minuto per strangolamento.
Negli anni 2000, Aleksej Olejnik si è allenato più spesso in Russia e durante questo periodo si è dedicato alla pratica del combattimento mediante il sambo, un’arte marziale russa. Olejnik ha ottenuto eccellenti risultati, tanto che è divenuto due volte campione della Russia nel combattimento sambo (2003 e 2004), campione dell’Eurasia nel combattimento sambo (2001), due volte campione del mondo nel combattimento sambo (2005 e 2010).
Il 2007 è iniziato con una vittoria al torneo di Rostov-on-Don, dove ha usato per la prima volta lo strangolamento di Ezechiele , una tecnica piuttosto rara e tecnicamente difficile che in seguito è diventata il suo segno distintivo. Successivamente ha affrontato tre combattimenti al torneo KSW in Polonia, strangolando tre avversari in una sera. Due settimane dopo, ha combattuto alla «Professional MMA Cup» a Perm, ha sconfitto di nuovo tre rivali con la tecnica dello strangolamento di Ezechiele.
Sempre nel 2007, Olejnik ha incontrato la sua futura moglie Tat’jana. Olejnik ha deciso immediatamente che l’unica presenza che voleva all’angolo dell’ottagono, era quella di Tat’jana. Nessun allenatore o membro del team che potesse dargli consigli. Olejnik disse alla moglie: «Non voglio nessuno all’angolo. Ci sarai soltanto tu! Mi dirai quanto tempo è rimasto e mi darai un asciugamano! Nient’altro!«

Aleksej Olejnik con sua moglie Tat’jana
Da quel giorno, Tat’jana assiste Olejnik in ogni combattimento. La coppia ha cinque figli: tre maschi e due femmine. La figlia maggiore Pauline è una testimone oculare della strage avvenuta nella scuola statunitense che la ragazza frequenta. Si tratta del massacro avvenuto a causa di uno studente recatosi alla Parkland School, in Florida, armato di un fucile mitragliatore. La strage causò 17 vittime e la figlia di Olejnik si salvò ma fu testimone dell’esecuzione di massa.

Aleksej Olejnik con sua figlia Pauline
Con una serie di dieci vittorie consecutive, nel 2008 è stato tra i partecipanti al più importante torneo dei pesi massimi negli Stati Uniti. Nei quarti di finale del torneo, Olejnik ha mostrato la tecnica dello strangolamento di Ezechiele al pubblico statunitense, sconfiggendo il combattente di casa Sherman Pendergarst.
Le vittorie ottenute da Olejnik hanno attirato l’attenzione di molte organizzazioni straniere e così il 25 novembre 2013 il combattente ha firmato un contratto con la più grande organizzazione di combattimento del mondo, la Ultimate Fighting Championship (UFC).
Dopo gli eventi di febbraio 2014, con il colpo di stato avvenuto in Ucraina, l’allora ucraino Olejnik ha deciso giustamente di chiedere la cittadinanza russa rinunciando a quella ucraina. Il grottesco governo ucraino ha vietato e vieta tuttora ad Olejnik di entrare nel suo paese natale, in quanto persona ritenuta pericolosa per la sicurezza nazionale.
Aleksej Olejnik è felice di aver ottenuto la cittadinanza russa e tale onore lo ha mostrato anche quando nel 2014, recandosi alle operazioni di peso prima del combattimento, poi risultato vittorioso, contro lo statunitense Jared Rosholt, si è presentato con una maglietta bianca con l’immagine del presidente della Federazione Russa Vladimir Vladimirovič Putin. La circostanza ha creato immediatamente reazioni di sdegno, critica e polemica da parte della spesso ipocrita stampa occidentale. Olejnik, fieramente ha dichiarato: «Ho raggiunto il mio obiettivo: sono uscito indossando una maglietta con il Presidente che onoro e rispetto, di cui sostengo la politica e ho mostrato a tutti la mia posizione civica. Gli atleti di altri paesi non capiranno, ma non importa: io sono russo!«
Di seguito un video con le immagini di alcune delle vittorie per strangolamento ottenute da Aleksej Alekseevič Olejnik.
Luca D’Agostini
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