C’è un antico proverbio arabo che recita: «Sui cadaveri dei leoni festeggiano i cani credendo di aver vinto. Ma i leoni rimangono leoni e i cani rimangono cani.«1
Pochi giorni fa abbiamo appreso che le truppe del Presidente Bashar al-Assad unitamente alle forze militare russe, hanno definitivamente liberato dai terroristi sostenuti dall’occidente, gli insediamenti del territorio della Ghouta, in Siria. Questa altra importante vittoria militare, succeduta alla liberazione di Aleppo avvenuta nel dicembre 2016, segna definitivamente le sorti del misero tentativo coordinato dagli occidentali, di far cadere il legittimo Presidente Bashar al-Assad nelle intenzioni di poterlo sostituire con un altro presidente, accondiscendente ed ammaestrato!
Troppo sangue è scorso in Siria e purtroppo, seppur finalmente si può cantar vittoria, una lunga scia di prevedibili «scosse di assestamento», ne farà scorrere dell’altro, seppure comunque in misura certamente inferiore. Ma tutto ciò che è accaduto in Siria, l’enorme quantità di vittime che anni di conflitto hanno prodotto, sono esclusivamente responsabilità di un occidente becero, ipocrita e meschino.
Quindi, in un momento di comprensibile esultanza militare, voglio con questo articolo ricordare un Eroe (con la «E» maiuscola), un soldato russo, che ha sacrificato la sua vita combattendo contro esseri miserabili, creati ed armati dagli stessi beceri, ipocriti e meschini di cui accennavo poco fa. Questo «Eroe», non è l’unico soldato russo deceduto in Siria per combattere i jihadisti, e quindi questo articolo, seppur concentrato sulla vita di un solo uomo, vuole rappresentare una dedica alla memoria di tutti i soldati russi caduti in Siria.
L’Eroe di cui stiamo parlando è Aleksandr Aleksandrovič Prochorenko, tenente delle Forze di Operazioni Speciali della Federazione Russa.
Prochorenko nacque il 22 giugno 1990 nel villaggio di Gorodki, nella Regione di Orenburg. Il padre ha lavorato come trattorista mentre la madre come addetta alle pulizie.2 3
Nel 2007 si diplomò con il massimo dei voti ed ottenendo un medaglia d’argento per i risultati scolastici conseguiti. Entrò così nella Scuola Missilistica Antiaerea di Orenburg e poi fu trasferito all’Accademia Militare delle Forze Armate Aviotrasportate della Federazione Russa, ove si laureò con lode.
Dopo la laurea venne assegnato al Gruppo delle Forze Speciali Operative della Federazione Russa, con il ruolo di mitragliere avanzato.4
Da gennaio 2016, prese parte all’operazione militare russa in Siria, svolgendo il compito di dirigere gli attacchi aerei contro gli obiettivi più importanti dell’organizzazione terroristica «Stato Islamico», fornendo le coordinate esatte della posizione dei terroristi.2 3

Aleksandr Prochorenko in missione in Siria
Il 17 marzo 2016, il tenente Prochorenko fu inviato in una missione solitaria molto rischiosa all’interno della zona di Palmira. In pratica, Prochorenko rimase da solo per una settimana all’interno del territorio occupato dall’ISIS, riuscendo a muoversi senza essere scoperto e riuscendo ad indicare le coordinate per bombardamenti mirati che avevano il fine di uccidere i terroristi, risparmiando e tutelando però l’enorme patrimonio storico del sito archeologico di Palmira, «la sposa del deserto». Ma le notevoli perdite subite dai terroristi dell’ISIS, per via di questi bombardamenti molto precisi che uccidevano molti di loro ma non colpivano i monumenti archeologici, allarmarono i miliziani dello «Stato Islamico», che si misero a dare la caccia ad un infiltrato nelle loro linee.
Prochorenko fu così individuato il 24 marzo 2016, ma cercò di mettersi in salvo cercando di uscire dal territorio occupato dall’ISIS. Si fece strada con il suo Kalashnikov, uccidendo in scontri ravvicinati più di 100 terroristi. Però, a causa di questi continui combattimenti armati, Prochorenko rimase senza munizioni e fu circondato dai terroristi dell’ISIS. I russi non disponevano di squadre di estrazione rapida in zona. Considerando la superiorità numerica delle forze ostili, la prossimità di queste ultime così come la consapevolezza dei sistemi terra-aria presenti a difesa di Palmira, una missione di salvataggio si sarebbe potuta trasformare in un bagno di sangue per i russi. Così con grande coraggio ed orgoglio, il 24 marzo 2016, il tenente Prochorenko ordinò un bombardamento sulla propria posizione, causando la sua morte e quella di un centinaio di militanti dello Stato Islamico che lo circondavano.2 5 6 7 Ecco la trascrizione degli ultimi istanti di vita di Aleksandr Prochorenko diramate dal Ministero della Difesa russo:
Prochorenko: «Non posso lasciare la mia posizione. Mi hanno circondato e si avvicinano. Vi prego sbrigatevi«.
Comandante: «Procedi verso la linea di estrazione, ripeto linea verde, linea verde. Vai nella zona sicura«.
Prochorenko: «Negativo, non posso. Sono ovunque, è la fine. E’ la fine. E’ la fine…richiedo attacco aereo sulla mia posizione. Dite alla mia famiglia che li amo e che sono morto combattendo per la mia patria. Eseguite l’attacco, vi prego.«
Comandante: «Negativo, ripiega sulla linea verde, questo è un ordine«.
Prochorenko: » Non posso! Comandante, sono circondato, sono qui fuori. Bombardate ora, umilieranno me e questa divisa. Voglio morire con dignità e portare tutti questi bastardi con me. Per favore, è il mio ultimo desiderio, effettuate il bombardamento. Dite ai miei familiari e alla mia nazione che li amo. Dite loro che sono stato coraggioso e che ho combattuto sino alla fine per la Russia. Vi prego fatemi morire con dignità. Vi prego è la mia ultima volontà, io sono già morto. Vi prego, non posso resistere a lungo«.
Comandante: «Aleksandr conferma la tua richiesta!«.
Prochorenko: «Mi hanno ormai raggiunto, non ho più munizioni. Grazie Comandante, dite alla mia famiglia e alla mia nazione che li amo, che ho lottato fino alla fine. Vi prego, prendetevi cura della mia famiglia, vendicate la mia morte, vendicatemi. Addio Comandante, dite alla mia famiglia che li ho sempre amati.«8 9
Prochorenko così all’età di 25 anni ha sacrificato a Palmira la sua vita, lasciando a casa in Russia sua moglie Ekaterina incinta della loro prima figlia, la quale nacque alla fine di luglio del 2016 ed è stata chiamata Violetta.10 11 Prochorenko per non allarmare la moglie che in quel periodo era in stato di gravidanza, le aveva riferito che si trovava in Caucaso per delle esercitazioni militari e quindi la moglie, così come tutta la sua famiglia, non sapevano si trovasse in missione in Siria.
La responsabilità del sacrificio della vita di Prochorenko, è tutta dell’occidente, il quale dovrebbe sentirne completamente il peso e provarne una pena indescrivibile. Infatti eloquenti a tal proposito riecheggiano le parole di Michail Borisovič Piotrovskij, direttore del Museo dell’Ermitage a San Pietroburgo: «Palmira nel maggio del 2015 fu catturata dai terroristi dell’ISIS. Per i jihadisti dello Stato Islamico non è stato facile arrivare a Palmira. È chiaro che si sono spinti fino a lì per distruggere i monumenti patrimonio dell’umanità, convinti che non sarebbero stati attaccati. Hanno attraversato il deserto dove potevano essere facile obiettivo dei bombardamenti. I Paesi occidentali però non hanno avuto il coraggio di farli, poiché se li avessero fatti avrebbero aiutato Assad: una cosa che non desideravano. In quel momento le nostre truppe non si trovavano in Siria. Sono arrivate più tardi. Non credo che lo Stato Maggiore, né il Presidente, abbiano pianificato l’operazione a seguito di Palmira. Ma sicuramente, se le nostre truppe fossero state presenti in quel momento, non avrebbero permesso ai terroristi di avvicinarsi a quel luogo.«12
Con la riconquista di Palmira, le truppe di Damasco, con il fondamentale supporto militare della Russia, hanno inflitto allo Stato Islamico la sua più cocente sconfitta, tattica e di immagine, in Siria. Le propaggini occidentali del Califfato sono ora isolate dalle roccaforti di Raqqa e Deir ez Zur, a loro volta sottoposte a una crescente pressione da nord dalle milizie curde siriane e da sud dall’esercito del Presidente Assad.
Il 6 maggio 2016, il corpo del tenente Prochorenko è stato sepolto con gli onori militari nel cimitero del villaggio di Gorodki, il suo villaggio natale.13
Il Presidente Vladimir Putin, con Decreto dell’11 aprile 2016, ha conferito postuma al tenente Prochorenko, la medaglia della Stella d’Oro ed l’onorificenza di Eroe della Federazione Russa.14 15
Molte sono state le iniziative adottate ed istituite in sua memoria. La città di Orenburg, gli ha dedicato una strada ed una piazza ed il 4 novembre 2017 ha inaugurato un monumento raffigurante un busto di bronzo di Aleksandr Prochorenko, alto 10 metri.6 16 17 18 Anche la città di Groznij, in Cecenia, ha dedicato al tenente Prochorenko una strada.19

La statua di Prochorenko ad Orenburg
Nell’aprile del 2016, la famiglia francese «Maget», abitante nella città di Montpellier, si è recata all’Ambasciata Russa di Parigi, con l’intenzione di donare ai parenti di Prochorenko due medaglie, l’Ordine della Legione d’Onore e la Croce Militare, con le quali era stato insignito un loro caro parente che aveva partecipato alla Seconda Guerra Mondiale. Su invito del Presidente Putin, la famiglia francese Maget, si è recata in Russia il 5 maggio 2016 dove ha avuto così l’opportunità di poter donare personalmente le due preziose onorificenze ai genitori ed al fratello di Aleksandr Prochorenko.20

La famiglia Maget (a destra) consegna ai genitori ed al fratello di Prochorenko le onorificenze francesi appartenute ad un loro parente
Il 5 maggio 2016, nel sito archeologico del Teatro di Palmira, in Siria, è stato eseguito un concerto dell’Orchestra del Teatro Mariinskij diretta dal maestro Valerij Gergiev, dedicato alla memoria di Aleksandr Prochorenko.21
Il 6 agosto 2017, in Italia, nel comune toscano di Vagli Sotto, in provincia di Lucca, è stata inaugurata una statua dedicata all’Eroe russo, Aleksandr Prochorenko. La cerimonia di inaugurazione con gli onori militari, presenziata dal Sindaco Mario Puglia, si è svolta alla presenza dell’ambasciatore della Federazione Russa. Alla cerimonia erano presenti tutti gli abitanti di Vagli Sotto, alcuni sindaci piemontesi, molte persone provenienti da Roma ed anche dal sud Italia. Il ricordo del gesto eroico di Aleksandr Prochorenko, ha accompagnato la cerimonia e moltissime persone non sono riuscite a trattenere le lacrime. Al termine della cerimonia, il Sindaco di Vagli Sotto ha annunciato che il suo Consiglio Comunale ha deciso di installare una statua del Presidente Putin di fianco a quella di Prochorenko.22 23 24 25

Militari russi prestano omaggio al monumento di Prochorenko a Vagli Sotto

Cerimonia di inaugurazione del monumento dedicato a Prochorenko nel comune toscano di Vagli Sotto
La città francese di Flamersan, ha creato una medaglia commemorativa che è stata donata ai genitori del tenente Prochorenko. Sulla medaglia i cittadini di Flamersan hanno voluto far incidere queste parole: «Ai genitori di un soldato morto come un Eroe».21 26
Concludo questo articolo, lasciandovi alla visione di due filmati. Il primo è un breve filmino del matrimonio tra Aleksandr Prochorenko e sua moglie Ekaterina, avvenuto pochi mesi prima di partire in missione per la Siria. Il secondo video, anch’esso breve, riprende le fasi salienti della cerimonia di inaugurazione della statua della statua del tenente Prochorenko avvenuta nel comune di italiano di Vagli Sotto.
Luca D’Agostini
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Fonti
(1) Proverbio arabo
(2) Герой Пальмиры
(3) Герой Российской Федерации
(4) Прохоренко
(5) Они сражались за Сирию: что известно о погибших военных из России
(6) Оренбург
(9) Ultime parole
(10) У Саши Прохоренко родилась дочь
(11) У погибшего в Сирии офицера Прохоренко родилась дочь
(12) Palmira
(13) Александр Прохоренко
(14) Лейтенанту
(15) Героя России
(16) Именем офицера Прохоренко
(17) В Оренбурге появился сквер имени Героя России Александра Прохоренко
(18) Родители Героя
(19) В Грозном одну из улиц назовут именем Прохоренко
(20) Французы передали
(21) Concert
(22) Вальи-Сотто
(23) В Италии открыли памятник погибшему
(24) Statua in Toscana
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