Il generale Makašov, ex deputato della Duma di Stato dell’Unione Sovietica dal 1989 al 1991, è stato uno dei partecipanti attivi agli scontri armati avvenuti Mosca all’inizio di ottobre 1993.
Il generale Makašov è nato il 12 giugno 1938 in un villaggio della regione di Voronezh.
Dal 1957 al 1991 ha svolto una lunga carriera all’interno delle forze armate dell’Unione Sovietica, laureandosi con il massimo dei voti e con lode all’Accademia Militare dello Stato Maggiore delle Forze Armate e ricoprendo incarichi di comando nel distretto militare degli Urali.
Di idea politica fermamente comunista, nel 1989 il generale Makašov è stato eletto deputato alla Duma di Stato.
Nelle elezioni presidenziali della Repubblica Socialista Federativa Sovietica Russa (RSFSR) del 1991, è stato nominato dal Partito Comunista quale candidato alla presidenza della repubblica. All’esito elettorale, il generale Makašov ha ottenuto il quinto posto tra i candidati, ottenendo il 3,74% dei voti. In quella tornata elettorale è stato eletto presidente Boris Eltsin con il 57,30% dei voti.
Nel colpo di Stato di agosto del 1991, ha sostenuto attivamente il Comitato di Stato per la Situazione di Emergenza nell’Unione Sovietica e dopo il fallimento del golpe è stato rimosso dal suo incarico come comandante militare del distretto degli Urali.
Nell’aprile-giugno 1992 ha ricoperto il ruolo di Consigliere Capo Militare del presidente Repubblica Moldava Transnistriana ma è stato presto rimosso dal suo incarico in seguito ad un errore di calcolo strategico militare.
Dopo l’abolizione del Partito Comunista della Repubblica Socialista Federativa Sovietica Russa, nel 1993 è divenuto membro del Partito Comunista della Federazione Russa.
Il 4 ottobre 1993 è stato arrestato per aver partecipato agli eventi di settembre-ottobre 1993 dalla parte del Congresso dei Deputati del Popolo e del Soviet Supremo della Repubblica Socialista Federativa Sovietica Russa. Nel febbraio 1994, è stato rilasciato con un’amnistia.1
Nel 1996-1998, ha collaborato attivamente con il noto avvocato Leonid Olshanskij, vicepresidente del movimento degli automobilisti russi, nello sviluppo e nell’adozione di leggi stradali più liberali nei confronti dei conducenti.
Nel periodo dal 1995 al 1999 e dal 2003 al 2007 è stato eletto nuovamente deputato alla Duma di Stato.
Alcune dichiarazioni pubbliche del generale Makašov sono state condannate in quanto considerate razziste. Il 4 e il 7 ottobre 1998, durante alcuni comizi ha definito gli ebrei come «persone cattive», di qualunque nazionalità esse fossero. In risposta, il 13 novembre 1998, la Duma di Stato ha adottato una dichiarazione che condanna l’antisemitismo, senza menzionare dichiaratamente il nome di Makašov, ma l’ufficio del procuratore della città di Mosca ha comunque aperto un procedimento penale in relazione ai discorsi di Makašov ai comizi. L’ufficio del Procuratore Generale della Federazione Russa ha inviato una richiesta alla Duma di Stato chiedendo di privare Makašov dell’immunità parlamentare. Il 24 giugno 1999, tuttavia, il caso è stato archiviato in quanto il fatto non costituisce reato.
Nel 2012 ha pubblicato un libro dal titolo: «Tragedia dell’URSS: chi è il responsabile del crollo«.
Luca D’Agostini
Lascia un commento
Fonti:
(1) Постановление Государственной Думы Федерального Собрания Российской Федерации от 23 февраля 1994 г. № 65-1 ГД «Об объявлении политической и экономической амнистии»
Вы должны авторизоваться чтобы опубликовать комментарий.