Al Bano terrorista. Albano Carrisi pericoloso per la sicurezza nazionale dell’Ucraina. Negli ultimi giorni è una delle notizie che ha avuto più risalto mediatico in tutto il mondo. Da ieri fa il paio con la notizia che nella lista nera redatta dai formidabili servizi segreti ucraini, possa essere inserito anche Toto Cutugno. Ma non è finita qui! Anche i Ricchi e Poveri e Pupo hanno le ore contate.
Al Bano molto civilmente lo ha definito un abbaglio, ma purtroppo non sono d’accordo con lui. Le cose devono essere chiamate con il loro nome, anche a rischio magari di scadere nella volgarità. Non siamo di fronte ad un abbaglio, ad una esagerazione, ad un errore di valutazione oppure ad uno scambio di persona. Siamo di fronte ad una emerita cazzata partorita dai pittoreschi servizi segreti di un governo nato da un colpo di stato.
Ma il fatto che questa notizia sia sulla bocca di tutti in tutto il mondo, sulle prime pagine di tutti i quotidiani, che riceva un notevole risalto mediatico nei vari telegiornali dell’intero pianeta e che l’abbinamento delle parole «Al Bano» e «terrorista» sia uno dei più ricercati in rete, lascia stupiti.
E’ una questione di concetto: la maggior parte dell’opinione pubblica guarda il dito e non la luna.
Al Bano terrorista. Michele Placido terrorista (è stato iscritto nella lista il 13 dicembre 2018). Toto Cutugno terrorista. Berlusconi terrorista (è stato iscritto nella lista da settembre del 2015 per essersi recato in visita in Crimea con il presidente Putin).
Qui non si tratta di valutare il provvedimento in relazione al grado di simpatia o apprezzamento verso queste persone. Mi piace il cantante, l’attore o il politico ed allora giudico insensate le iscrizioni nella lista delle minacce per la sicurezza nazionale dell’Ucraina, mentre se invece non gradisco le loro canzoni, ho in antipatia l’attore e odio il politico, allora in una certa misura pur non comprendendo tali misure restrittive sono predisposto a battute che le giustifichino.
Questi provvedimenti fanno ridere chiunque. Ma nessuno si è scandalizzato fino ad ora per il fatto che se non te ne vai dalla tua casa per far spazio alla Shell ed alla Chevron, allora sei un terrorista. Donne e uomini, bambini ed anziani che combattono per non essere deportati e massacrati, allora sono terroristi.
Se parli russo sei terrorista. Se possiedi il Nastro di San Giorgio sei un terrorista. Qualora pretendessi di festeggiare il Giorno della Vittoria il 9 maggio, sei un terrorista. Se esprimi un’opinione a favore del referendum in Crimea, indipendentemente da quale parte del mondo tu viva, allora sei un terrorista.
Tutto ciò è puramente inaccettabile, però è quanto mai deprimente ed imbarazzante l’assordante silenzio delle autorità occidentali e lo sdegno provato solo ora dall’opinione pubblica. Sdegno provato non di fronte ad inermi civili massacrati, ma a cantanti discriminati.
Molti, in Italia, ora chiedono all’impassibile Ministro degli Esteri italiano di convocare l’ambasciatore ucraino per chiedere spiegazioni in merito alla vicenda di Al Bano. Ora? Per provvedimenti che sono certamente sconvolgenti per chi ne è oggetto, ma che fanno sbellicare dal ridere e non invece per il massacro di civili inermi abbandonati al loro tragico destino?
Purtroppo, quanto è triste assistere che quando vengono dilaniati i corpicini di bambini di pochi anni, il dramma non fa notizia! Il genocidio della popolazione russa del Donbass, non crea sdegno!
Luca D’Agostini
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