Sapete quale fu il pretesto assunto nel 1939 per l’espulsione dell’Unione Sovietica dalla Società delle Nazioni? Sapete quale fu nella storia dell’aviazione, il primo caso di speronamento in volo di un aereo nemico? Sapevate che già nel 1941 Berlino fu bombardata dall’aviazione sovietica? Sapevate che uno dei piloti sovietici che nel 1941 bombardarono Berlino, era di religione ebraica?
In questo articolo si parlerà anche di ciò! Oggi pochissime persone sanno che durante gli anni della Grande Guerra Patriottica, questo reggimento dell’aviazione divenne veramente eroico.
Già il 22 giugno 1941, due squadroni del Reggimento, al comando dei futuri Eroi dell’Unione Sovietica, i capitani Plotkin e Grecishnikov, portarono il primo colpo dell’aviazione sovietica sulle retrovie della Germania nazista, bombardando e silurando la base navale tedesca di Memel, corrispondente all’odierna Klaipeda in Lituania.
Successivamente, in risposta al bombardamento barbarico di Mosca e Leningrado, i piloti del Reggimento comandati dal colonnello Preobrazhenskij, nella notte tra il 7 e l’8 agosto 1941 bombardarono Berlino.
In questo articolo descriverò la storia di questo eroico reggimento e quella di alcuni suoi eroi.
Il 1° Reggimento Aerosiluranti della Flotta Aerea del Baltico fu formato nell’aprile del 1938, prendendo parte alla guerra sovietico-finlandese del 1939-40.
All’inizio della Grande Guerra Patriottica il Reggimento, di stanza nelle vicinanze di Leningrado, era composto da 61 bombardieri bimotori a lungo raggio Ilyushin DB-3.

Ilyushin DB-3
Il 18 gennaio 1942, per il coraggio e l’eroismo mostrato in battaglia contro il nemico, il Reggimento fu insignito del titolo onorario di «Guardia» e fu trasformato nel 1° Reggimento Aerosiluranti della Guardia della Flotta Aerea del Baltico.
Scopriamo ora chi sono stati alcuni comandanti e valorosi combattenti del 1° Reggimento Aerosiluranti della Flotta Aerea del Baltico.
Nikolaj Aleksandrovič Tokarev — Nacque il 31 marzo 1907 a Tula. Suo padre era un operaio e sua madre una casalinga. Dal 1926 aderì al PCUS (Partito Comunista dell’Unione Sovietica).
Dopo gli studi iniziò a lavorare come operaio in una fabbrica di armi a Tula.
Nel 1931 fu arruolato nell’Armata Rossa. L’anno dopo si diplomò alla scuola di aviazione militare.
Partecipò alla guerra sovietico-finlandese del 1939-40 in qualità di comandante del 1° Reggimento Aerosiluranti della Flotta Aerea del Baltico. Effettuò personalmente 57 missioni di bombardamento, infliggendo considerevoli danni al nemico.
Una di queste missioni fu particolarmente rilevante. Il 30 novembre 1939, otto bombardieri DB-3 sotto il comando del capitano Tokarev decollarono per una missione destinata all’attacco di alcune navi corazzate della marina militare finlandese. Quel giorno però, le condizioni atmosferiche sul mare, caratterizzate da nuvole basse, non consentirono di individuare l’obiettivo. Lo squadrone sotto il comando del capitano Tokarev, si diresse quindi verso l’obiettivo di riserva: il porto ed il deposito di petrolio di Helsinki.
Il bombardamento fu effettuato da una notevole altezza, diverse bombe caddero vicino al parlamento e al museo zoologico. La zona densamente popolata tra l’università tecnica e la stazione degli autobus fu pesantemente colpita e causò la morte di 91 persone, mentre altre 236 rimasero ferite. Il bombardamento dello squadrone di Tokarev è considerato il più distruttivo a cui Helsinki fu sottoposta e venne utilizzato come pretesto per espellere l’Unione Sovietica dalla Società delle Nazioni. Il presidente degli Stati Uniti Roosevelt inviò una protesta all’ambasciatore sovietico negli Stati Uniti, e successivamente, la Società delle Nazioni, il 14 dicembre 1939 espulse l’Unione Sovietica dai suoi membri.1
Per decreto del Presidium del Soviet Supremo dell’Unione Sovietica del 21 aprile 1940, per la prestazione esemplare delle missioni di combattimento del comando nella guerra sovietico-finlandese, il maggiore Tokarev ricevette il titolo di Eroe dell’Unione Sovietica con il premio dell’Ordine di Lenin e la Medaglia d’oro. Lo squadrone al suo comando fu insignito dell’Ordine della Bandiera Rossa.
Durante la Grande Guerra Patriottica, Tokarev combatté contro gli invasori tedeschi nell’aeronautica della flotta del Mar Nero.
Morì il 30 gennaio 1944 nei pressi del villaggio di Evpatoria, in Crimea. Secondo le memorie del tenente generale Chochlov, Tokarev era insoddisfatto per via di un bombardamento senza successo eseguito da uno dei suoi reggimenti. L’obiettivo era un convoglio militare tedesco diretto a Evpatoria. Tokarev decise di tentare un attacco con siluri sul convoglio prima che il convoglio stesso potesse rifugiarsi nel porto di Evpatoria. Di conseguenza, in breve tempo solo due aerei siluro furono grado di prepararsi al decollo, uno dei quali tornò immediatamente alla base a causa di un malfunzionamento. Tokarev eseguì l’attacco pilotando un aereo Douglas A-20 Boston. Si trattava di un bombardiere leggero di fabbricazione statunitense, di cui 665 esemplari furono consegnati all’Unione Sovietica per affrontare le truppe naziste. La missione di Tokarev si svolse sotto la copertura di sette aerei da caccia che cercarono di distrarre il nemico, eseguendo un attacco alle navi tedesche. Tuttavia, il fuoco dell’artiglieria antiaerea a protezione del convoglio militare si concentrò sull’aereo di Tokarev, che fu colpito ad un motore. Tokarev riuscì a far atterrare l’aereo nelle vicinanze del Lago Mainak, ma subito dopo morì. Il suo navigatore Nikolaj Markin e il sergente di artiglieria Vasilij Goncharov furono fatti prigionieri. I dettagli di questo episodio di combattimento sono trattati nel libro di Miroslav Morozov «Aviazione Aerosilurante della Marina«, in base alla narrazione dettagliata dell’Eroe dell’Unione Sovietica, generale Konstantin Denisov, il quale era il pilota di uno sette caccia che scortavano l’aereo di Tokarev.
La causa più probabile della morte di Tokarev fu una ferita ricevuta dal fuoco della contraerea tedesca. Inoltre, sulla base dei dati di archivio, Morozov sottolinea che per Tokarev questa fu la prima missione di combattimento sui nuovi Douglas A-20 Boston. Morozov sostiene che il motivo che spinse Tokarev a commettere un attacco suicida potrebbe essere stata l’euforia dalla ricezione di un alto grado: il 29 gennaio 1944 infatti, il comandante della Flotta del Baltico, Ammiraglio Leo Vladimirskij, consegnò personalmente a Tokarev le spalline da generale.
In memoria di Tokarev, le città di Evpatoria, Sebastopoli e Tula gli dedicarono una strada. Il 23 febbraio 1957, la città di Evpatoria ha eretto un monumento in onore di Tokarev.2 3

Monumento in onore di Tokarev (Evpatoria — Crimea — Federazione Russa)
Evgenij Nikolaevič Preobrazhenskij — Nacque da una famiglia di insegnati, il 9 giugno 1909 nei pressi della città di Kirillov.
Si diplomò alla scuola di pedagogia. Nel 1927 fu arruolato per il servizio militare nell’Aviazione della Marina Sovietica.
Nel 1929 si laureò alla Scuola Tecnica Militare di Leningrado dell’Aeronautica Militare e nel 1930 alla Scuola Superiore di Piloti Marittimi Rossi di Sebastopoli .
Nel 1933 si diplomò al corso di addestramento per il personale comandante dell’Accademia Aeronautica.
Dall’aprile 1936 fu nominato comandante del 105° Distaccamento dell’Aviazione, e nel giugno dello stesso anno fu nominato comandante della 25° squadriglia aerea .
Dall’aprile 1938 fu nominato Assistente Comandante del 1° Reggimento Aerosiluranti della Flotta Aerea del Baltico ed ad agosto dello stesso anno, fu nominato comandante del 4° Squadrone del Reggimento. Dal dicembre 1939 partecipò alla guerra sovietico-finlandese (1939-1940).
All’inizio della Grande Guerra Patriottica , nel luglio del 1941, fu nominato comandante del 1° Reggimento Aerosiluranti della Flotta Aerea del Baltico.
Nella notte tra il 7 e l’8 agosto 1941, un gruppo speciale di 15 bombardieri DB-3, sotto il comando del colonnello Preobrazhenskij, partecipò al primo bombardamento di strutture industriali militari nella capitale del Terzo Reich, cioè a Berlino.
13 agosto 1941, Preobrazhenskij ottenne il titolo Eroe dell’Unione Sovietica.
In totale dal 7 agosto 1941 al 4 settembre 1941, il gruppo aereo del colonnello Preobrazhenskij bombradò Berlino 10 volte. Preobrazhenskij prese parte personalmente a queste missioni. Durante questi bombardamenti, il suo gruppo aereo sganciò su Berlino oltre 36 tonnellate di bombe esplosive e incendiarie e molte migliaia di volantini.
Nel maggio del 1943, Preobrazhenskij fu nominato Capo di Stato Maggiore e, dal settembre 1944, prestò servizio come Comandante dell’Aeronautica della Flotta Settentrionale della Marina Sovietica .
Dal luglio 1955 fu nominato Vice Comandante in Capo della Marina Sovietica e Comandante dell’Aviazione della Marina Sovietica.
Morì a Mosca il 29 ottobre 1963 e fu sepolto al cimitero di Novodevičij.
In sua memoria, le città di Vologda, Cherepovets, Kirillov, Pestovo ed il villaggio di Safonovo nella regione di Murmansk, gli hanno dedicato il nome di una strada.4 5
Aleksandr Mitrofanovič Chochlačëv — Nacque da una famiglia di contadini cosacchi, il 1 febbraio 1918 nel villaggio di Potëmkinskaja, a quel tempo parte delle terre dell’Armata del Don.6
Nel 1938 fu arruolato nell’Armata Rossa e destinato alla Flotta Aerea del Baltico. All’inizio della Grande Guerra Patriottica faceva parte del 1° Reggimento Aerosiluranti della Flotta Aerea del Baltico, quale operatore radio e mitragliere del bombardiere DB-3 comandato da Pëtr Stepanovič Igashov.
Il 24 giugno 1941, partecipò al bombardamento della base navale tedesca di Memel (corrispondente all’odierna Klaipeda in Lituania). Il 26 giugno 1941 in Lettonia, partecipò al bombardamento delle principali arterie di comunicazione nei dintorni della città di Daugavpils, con l’intento di bloccare l’avanzata del 56° Corpo Motorizzato della Wehrmacht. Il bombardamento ebbe successo e così le colonne militari nemiche restarono per alcuni giorni bloccate nella periferia della città lettone.
Il 30 giugno 1941, avrebbe dovuto partecipare al bombardamento del 46° Corpo Motorizzato della Wehrmacht che a seguito del bombardamento precedente era impossibilitato a muoversi e senza vie d’uscita.
Prima del decollo, lo squadrone del 1° Reggimento Aerosilurante della Flotta Aerea del Baltico, ricevette istruzioni, secondo le quali nell’area del bersaglio non c’era una copertura aerea da parte dei caccia nemici. Ma purtroppo il giorno prima, l’aviazione tedesca aveva trasferito a Kaunas (Lituania), il 2° ed il 3° gruppo dello squadrone da combattimento Jagdgeschwader 54 «Cuore Verde». Così, in modo del tutto inaspettato, i caccia tedeschi intercettarono i bombardieri sovietici diretti allo svolgimento della loro missione. L’aereo sul quale volava Chochlačëv era l’ultimo nello schieramento in volo e fu attaccato per primo da tre caccia tedeschi Messerschmitt Bf.109. Uno dei tre caccia tedeschi fu abbattuto da Chochlačëv con la sua mitragliatrice. Tuttavia, un altro caccia tedesco riuscì a colpire il motore sinistro del bombardiere DB-3, il quale iniziò a perdere quota. In quel momento, l’altro caccia tedesco operò una manovra di avvicinamento all’aereo sul quale viaggiava Chochlačëv, nel tentativo di abbatterlo definitivamente. Ma Igashov, il comandante dell’aereo sul quale viaggiava Chochlačëv, virò di colpo e mediante una manovra improvvisa, con l’ala destra del suo bombardiere colpi la coda del caccia tedesco. Così i due aerei si schiantarono al suolo ed entrambe gli equipaggi, ad eccezione del pilota sovietico Igashov, morirono sul colpo. Questo fu il primo caso nella storia dell’aviazione di speronamento in volo di un aereo nemico.
Purtroppo l’equipaggio dell’aereo sovietico non ricevette alcuna onorificenza, nonostante la sua impresa fosse ampiamente conosciuta. Nel dopoguerra, i loro commilitoni tentarono ripetutamente di fargli ottenere il titolo di Eroe dell’Unione Sovietica, ma senza risultato. Il 7 maggio 1970, l’ intero equipaggio fu insignito postumo dell’Ordine della Guerra Patriottica di primo grado, ma la richiesta del riconoscimento del titolo di Eroe dell’Unione Sovietica, rimase non esaminata.
Con il Decreto del Presidente della Federazione Russa n. 679 del 6 luglio 1995, per il coraggio e l’eroismo mostrati nella lotta contro gli invasori fascisti tedeschi nella Grande Guerra Patriottica del 1941-1945, il sottotenente Chochlačëv ricevette postumo il titolo di Eroe della Federazione Russa.6
Pëtr Il’ič Chochlov — Nacque il 12 gennaio 1910 in un villaggio nella regione di Mosca. 7
Dopo gli studi iniziò a lavorare come tornitore in uno stabilimento industriale di Mosca.
Nel 1932 fu arruolato nella Marina Sovietica e l’anno dopo si diplomò alla scuola di aviazione tecnica militare. Nel 1936 si laureò ai corsi di aviazione navale.
Partecipò alla guerra sovietico-finlandese effettuando più di 50 missioni.
Nel 1940 divenne membro del PCUS (Partito Comunista dell’Unione Sovietica).
All’inizio della Grande Guerra Patriottica fu assegnato al 1° Reggimento Aerosiluranti della Flotta Aerea del Baltico con il ruolo di navigatore.
Partecipò al primo bombardamento sovietico della città di Berlino e per questa missione, il 13 agosto 1941 fu insignito del titolo di Eroe dell’Unione Sovietica.
In totale, dal 1941 al 1945, effettuò 192 missioni di bombardamento.
Dopo la guerra continuò la sua carriera militare fino ad arrivare, dal 1961 al 1971, a ricoprire l’incarico di Capo di Stato Maggiore dell’Aviazione della Marina.
Morì a Mosca nel 1990 e fu sepolto nel Cimitero Vagankovskoje.7
Andrej Jakovlevič Efremov — Nacque il 26 agosto 1910 in un villaggio nei pressi della città di Skopin.8
Si diplomò ad una scuola di apprendistato ferroviario a Mosca ed iniziò a lavorare alla ferrovia Mosca-Kursk.
Nel 1932 fu arruolato nell’Armata Rossa. Nel 1934 si diplomò alla scuola dei piloti di aviazione militare.
Partecipò alla guerra sovietico-finlandese del 1939-40. Da giugno del 1941, con il grado di capitano fu assegnato al 1° Reggimento Aerosiluranti della Flotta Aerea del Baltico.
Agli inizi di agosto del 1941, Efremov fu uno dei piloti che ricevettero l’incarico di eseguire la prima missione di bombardamento di Berlino. Nella notte tra il 7 e l’8 agosto, Efremov volò a capo del terzo gruppo aereo, dopo i gruppi del colonnello Preobrazhenskij e del capitano Grecishnikov. Il volo della sua missione avvenne in condizioni meteorologiche estremamente difficili, con una temperatura in volo di circa 46 gradi sotto zero. Tuttavia, il gruppo aereo comandato da Efremov raggiunse con successo Berlino e sganciò tutte le bombe a sua disposizione sugli obiettivi prefissati.
Con Decreto del Presidium del Soviet Supremo dell’URSS del 13 agosto 1941, per l’esemplare adempimento delle missioni di combattimento del comando e mostrando eroismo e coraggio, il capitano Efremov ottenne l’alto titolo di Eroe dell’Unione Sovietica con l’ Ordine di Lenin e la Medaglia d’Oro.
Dopo la guerra Efremov continuò il suo servizio nella Marina Sovietica e fu congedato nel 1964 con il grado di colonnello.
Visse a Mosca dove lavorò come direttore del Parco Zhdanovskij (ora Parco Taganskij). Successivamente si trasferì a Riga, in Lettonia, dove morì il 5 gennaio 1985.8
Vasilij Alekseevič Grecishnikov — Nacque da una famiglia russa, il 22 novembre 1912 a Nikolaev, in Ucraina.9
Nel 1931 fu arruolato nella Marina Sovietica. Nel 1932 aderì al PCUS (Partito Comunista dell’Unione Sovietica).
Dopo essersi diplomato alla scuola militare dei piloti della marina, partecipò alla guerra sovietico-finlandese del 1939-40.
Il 30 novembre 1939 partecipò al bombardamento di Helsinki, nello squadrone comandato dal capitano Tokarev. Al termine della guerra sovietico-finlandese, gli fu conferito l’Ordine della Bandiera Rossa.
Nel 1940 fu assegnato al 1° Reggimento Aerosiluranti della Flotta Aerea del Baltico.
Durante la Grande Guerra Patriottica nella notte dell’8 agosto 1941 partecipò al primo bombardamento aereo sovietico a Berlino, dirigendo il secondo gruppo aereo e portando a termine con successo il compito.
Con Decreto del Presidium del Soviet Supremo dell’URSS del 13 agosto 1941, a Grecishnikov fu assegnato il titolo di Eroe dell’Unione Sovietica con il premio dell’Ordine di Lenin e la Medaglia «Stella d’Oro».
Il 24 ottobre 1941, durante il bombardamento di unità nemiche meccanizzate nelle vicinanze di un villaggio sito nella regione di Novgorod, il suo aereo fu colpito. Anzichè provare un atterraggio di emergenza o lanciarsi con il paracadute, decise di far schiantare il suo aereo in fiamme su una colonna di carri armati tedeschi, morendo eroicamente.9
Pëtr Stepanovič Igashov — Nacque il 18 giugno 1915 nel villaggio di Betino, nella regione di Rjazan.10
Si diplomò ad una scuola per l’insegnamento e nel 1935 lavorò come insegnante presso una scuola. Nello stesso tempo era anche segretario dell’Unione della Gioventù Leninista di tutta l’Unione (Komsomol).
Chiamato per prestare il servizio militare, fu assegnato alla Marina Sovietica e si laureò alla scuola di aviazione della marina.
All’inizio della Grande Guerra Patriottica, con il grado di tenente, fu assegnato al 1° Reggimento Aerosiluranti della Flotta Aerea del Baltico.
Il 24 giugno 1941, partecipò al bombardamento della base navale tedesca di Memel (corrispondente all’odierna Klaipeda in Lituania). Il 26 giugno 1941 in Lettonia, partecipò al bombardamento delle principali arterie di comunicazione nei dintorni della città di Daugavpils, con l’intento di bloccare l’avanzata del 56° Corpo Motorizzato della Wehrmacht. Il bombardamento ebbe successo e così le colonne militari nemiche restarono per alcuni giorni bloccate nella periferia della città lettone.
Il 30 giugno 1941, avrebbe dovuto partecipare al bombardamento del 46° Corpo Motorizzato della Wehrmacht che a seguito del bombardamento precedente era impossibilitato a muoversi e senza vie d’uscita.
Prima del decollo, lo squadrone del 1° Reggimento Aerosiluranti della Flotta Aerea del Baltico, ricevette istruzioni, secondo le quali nell’area del bersaglio non c’era una copertura aerea da parte dei caccia nemici. Ma purtroppo il giorno prima, l’aviazione tedesca aveva trasferito a Kaunas (Lituania), il 2° ed il 3° gruppo dello squadrone da combattimento Jagdgeschwader 54 «Cuore Verde». Così, in modo del tutto inaspettato, i caccia tedeschi intercettarono i bombardieri sovietici diretti allo svolgimento della loro missione. L’aereo di Igashov era l’ultimo nello schieramento in volo e fu attaccato per primo da tre caccia tedeschi Messerschmitt Bf.109. Uno dei tre caccia tedeschi fu abbattuto dall’operatore radio e mitragliere Chochlačëv, con la sua mitragliatrice. Tuttavia, un altro caccia tedesco riuscì a colpire il motore sinistro del bombardiere DB-3, il quale iniziò a perdere quota. In quel momento, l’altro caccia tedesco operò una manovra di avvicinamento all’aereo di Igashov, nel tentativo di abbatterlo definitivamente. Ma Igashov virò di colpo e mediante una manovra improvvisa, con l’ala destra del suo bombardiere colpi la coda del caccia tedesco. I due aerei si schiantarono così al suolo. Questo fu il primo caso nella storia dell’aviazione di speronamento in volo di un aereo nemico.
Come abbiamo già raccontato in precedenza in occasione della vita di Chochlačëv, Igashov fu l’unico a salvarsi. Il suo equipaggio e quello tedesco morirono nello schianto a terra. Igashov fu catturato dai tedeschi e deportato nell’ex poligono di tiro delle SS ad Hebertshausen, dove fu giustiziato tra ottobre e dicembre del 1941.
Purtroppo l’equipaggio dell’aereo sovietico non ricevette alcuna onorificenza, nonostante la sua impresa fosse ampiamente conosciuta. Nel dopoguerra, i loro commilitoni tentarono ripetutamente di fargli ottenere il titolo di Eroe dell’Unione Sovietica, ma senza risultato. Il 7 maggio 1970, l’ intero equipaggio fu insignito postumo dell’Ordine della Guerra Patriottica di primo grado, ma la richiesta del riconoscimento del titolo di Eroe dell’Unione Sovietica, rimase non esaminata.
Con Decreto del Presidente della Federazione Russa n. 679 del 6 luglio 1995, per il coraggio e l’eroismo mostrati nella lotta contro gli invasori fascisti tedeschi nella Grande Guerra Patriottica del 1941-1945, il tenente Igashov ricevette postumo il titolo di Eroe della Federazione Russa.10
Vasilij Loginovič Novikov — Nacque nel 1915 a Tula.
All’inizio della Grande Guerra Patriottica fu assegnato al 1° Reggimento Aerosiluranti della Flotta Aerea del Baltico. Era un artigliere della Marina Sovietica ed era un membro dell’equipaggio di Igashov.
Morì il 30 giugno 1941 nel corso della missione di cui abbiamo già parlato sia relativamente alla vita di Chochlačëv, sia relativamente alla vita di Igashov. Il bombardiere di cui componeva l’equipaggio fu attaccato da tre caccia tedeschi Messerschmitt Bf.109. Come abbiamo già raccontato, il pilota e comandante Igashov, con il suo aereo colpito ed un motore in avaria, speronò un caccia tedesco che gli si era avvicinato nel tentativo di abbatterlo definitivamente. Questo, nella storia dell’aviazione, fu il primo caso di speronamento in volo di un aereo nemico.
Il 7 maggio 1970, l’ intero equipaggio fu insignito postumo dell’Ordine della Guerra Patriottica di primo grado, ma la richiesta del riconoscimento del titolo di Eroe dell’Unione Sovietica, rimase non esaminata.
Con Decreto del Presidente della Federazione Russa n. 679 del 6 luglio 1995, per il coraggio e l’eroismo mostrati nella lotta contro gli invasori fascisti tedeschi nella Grande Guerra Patriottica del 1941-1945, il marinaio Novikov ricevette postumo il titolo di Eroe della Federazione Russa.11
Dmitrij Georgievič Parfënov — Nacque il 22 agosto 1919 in un villaggio nei pressi della città di Okulovka.12 13
Si diplomò all’istituto di ingegneria del trasporto idrico di Leningrado, dopodiché fu arruolato nella Marina Sovietica e si diplomò alla scuola di aviazione della marina.
Partecipò alla guerra sovietico-finlandese (1939-40) ed all’inizio della Grande Guerra Patriottica, con il grado di tenente, fu assegnato al 1° Reggimento Aerosiluranti della Flotta del Baltico. Il suo ruolo era quello di navigatore dell’aereo comandato da Igashov.
Parfënov quindi fu il quarto ed ultimo membro dell’equipaggio che morì il 30 giugno 1941, nell’episodio che abbiamo già dettagliatamente analizzato in occasione della narrazione delle vite di Chochlačëv ed Igashov.
Il 7 maggio 1970, l’ intero equipaggio fu insignito postumo dell’Ordine della Guerra Patriottica di primo grado, ma la richiesta del riconoscimento del titolo di Eroe dell’Unione Sovietica, rimase non esaminata.
Con Decreto del Presidente della Federazione Russa n. 679 del 6 luglio 1995, per il coraggio e l’eroismo mostrati nella lotta contro gli invasori fascisti tedeschi nella Grande Guerra Patriottica del 1941-1945, il tenente Parfënov ricevette postumo il titolo di Eroe della Federazione Russa.12 13
Michail Nikolaevič Plotkin — Nacque il 2 maggio 1912 in un villaggio nei pressi della città di Surazh. Era di religione ebraica.14
Dopo gli studi iniziò a lavorare ad una fabbrica di automobili a Mosca.
Nel 1931 fu arruolato nell’Armata Rossa. Si laureò alla scuola dei piloti di aviazione militare.
Dal 1939 aderì al PCUS (Partito Comunista dell’Unione Sovietica). Partecipò alla guerra sovietico-finlandese.
All’inizio della Grande Guerra Patriottica fu assegnato al 1° Reggimento Aerosiluranti della Flotta Aerea del Baltico.
La notte dell’8 agosto 1941, sotto la guida del comandante del reggimento aereo, il colonnello Preobrazhenskij, partecipò alla prima incursione dell’aviazione sovietica sulla capitale della Germania di Hitler e il giorno dopo, il 9 agosto 1941, la bombardò di nuovo.
Dopo aver effettuato le missioni di bombardamento su Berlino, svolse compiti di protezione della zona di Leningrado.
Il 7 marzo 1942, di ritorno da una missione di bombardamento, l’aereo di Plotkin fu abbattuto e lui rimase ucciso ucciso insieme ai membri del suo equipaggio. I loro resti furono sepolti nel Cimitero del Cosacco a Leningrado.
Con Decreto del Presidium del Soviet Supremo dell’URSS del 13 agosto 1941, per l’esemplare esecuzione dei compiti di combattimento del comando e l’eroismo e il coraggio mostrati, il capitano Plotkin ricevette il titolo di Eroe dell’Unione Sovietica con l’Ordine di Lenin e la Medaglia d’Oro.15
Luca D’Agostini
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Fonti
(1) Широкорад А.Б. Северные войны России//Зимняя война 1939-1940 гг.//Глава 11. Советская авиация в Зимней войне — Под общ. ред. А. Е. Тараса. — М.: ООО «Издательство ACT»; Мн.: Харвест, 2001. — 848 с.
(2) Николай Токарев
(3) Токарев
(4) Преображенский Евгений Николаевич
(5) Преображенский
(6) Хохлачёв
(7) Хохлов
(8) Ефремов
(9) Гречишников
(10) Игашов
(11) Новиков
(12) Дмитрий Георгиевич Парфёнов
(13) Парфёнов
(14) Eврейский летчик над Берлином
(15) Плоткин
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