Timofej Petrovič Severov — Nacque in un villaggio nella provincia di Tver il 10 gennaio 1923.
Dopo essersi diplomato, nel dicembre 1941 Severov fu arruolato nell’Armata Rossa. Nel 1942 si laureò alla Scuola di Artiglieria di Rostov e subito dopo fu inviato sul fronte della Grande Guerra Patriottica. Durante la guerra fu ferito tre volte.
Nell’autunno del 1943, con il grado di tenente maggiore gli fu affidato il comando di una batteria di artiglieria leggera della 1° Divisione di Artiglieria Pesante della Guardia.
Si distinse particolarmente durante la battaglia per il Dnepr. Il 5 ottobre 1943, gli artiglieri di Severov distrussero 3 carri armati tedeschi. Il 6 ottobre 1943, durante un improvviso contrattacco tedesco, la batteria di Severov distrusse 3 carri armati e 8 veicoli nemici.
Per Decreto del Presidium del Soviet Supremo dell’Unione Sovietica del 17 ottobre 1943, Severov ricevette il titolo di Eroe dell’Unione Sovietica, l’ Ordine di Lenin e la medaglia «Stella d’Oro».
Dopo la fine della guerra, Severov continuò il suo servizio nell’esercito sovietico. Nel 1945, si è diplomò presso l’Alta Scuola di Artiglieria e nel 1950 all’Accademia Militare.
Nel 1971, con il grado di colonnello Severov, fu congedato. Visse e lavorò a San Pietroburgo dove morì il 2 marzo 2001 e fu sepolto nel cimitero Volkovskoe.1
Parmenij Michajlovič Sidelnikov — Nacque il 28 agosto 1923. Anche suo fratello maggiore Vasilij Michajlovič fu premiato con il titolo di Eroe dell’Unione Sovietica.
Parmenij dopo gli studi iniziò a lavorare in una fattoria collettiva. Nel dicembre 1941, fu arruolato nell’Armata Rossa. Dal giugno del 1942 fu inviato sul fronte della Grande Guerra Patriottica.
Nell’ottobre del 1943, con il grado di sergente fu assegnato alla 1° Divisione di Artiglieria Pesante della Guardia.
Si distinse durante le battaglie per il Dnepr. Il 6 ottobre del 1943 distrusse 4 carri armati, 1 postazione mitragliatrice, 1 mortaio ed uccise un gran numero di soldati e ufficiali nemici.
Con Decreto del Presidium del Soviet Supremo dell’Unione Sovietica, il sergente Parmenij Michajlovič Sidelnikov, ricevette il titolo di Eroe dell’Unione Sovietica, con l’Ordine di Lenin e la medaglia «Stella d’Oro».
Nel maggio del 1944 Sidelnikov fu smobilitato. Visse e lavorò a Riga, in Lettonia.
Nel 1969 Sidelnikov si laureò in ingegneria ed economia.
Morì il 4 giugno 1991 e fu sepolto nel Cimitero della Foresta di Riga.2
Jakov Petrovič Staroverov — Nacque nel Tatarstan il 21 marzo 1904.
Prima della guerra lavorava come falegname. Dal 1926 al 1928 prestò servizio nell’Armata Rossa. Nel giugno 1941 fu di nuovo arruolato nell’esercito e dal mese di agosto fu inviato sul fronte della Grande Guerra Patriottica.
Nell’ottobre del 1943, con il grado di tenente gli fu affidato il comando di un plotone di artiglieria leggera della 1° Divisione di Artiglieria Pesante della Guardia.
Si distinse durante le battaglie per il Dnepr durante le quali distrusse 3 depositi di equipaggiamento militare, 4 batterie di mortai, 9 postazioni mitragliatrici, 4 postazioni di osservazione nemiche.
Con Decreto del Presidium del Soviet Supremo dell’Unione Sovietica del 17 ottobre 1943, il tenente Jakov Petrovič Staroverov ottenne l’alto titolo di Eroe dell’Unione Sovietica, l’Ordine di Lenin e la medaglia «Stella d’Oro».
Dopo la fine della guerra, il tenente maggiore Staroverov fu trasferito nella riserva. Visse e lavorò ad Ha vissuto e lavorato a Astrachan. Morì il 17 agosto 1955.
In sua memoria, una via in Astrachan è stata chiamata con il suo nome.3
Vladimir Stepanovič Strizhak — Nacque in Ucraina il 29 novembre 1911 da una famiglia di contadini.
Si diplomò alla scuola di agricoltura e subito dopo iniziò a lavorare come agronomo nel Territorio di Krasnodar.
Dal 1933 al 1935 prestò servizio nell’Armata Rossa e fu arruolato nuovamente dal giugno 1941. Dal 1942 fu inviato al fronte della Grande Guerra Patriottica.
Dal 1943 divenne membro del PCUS (Partito Comunista dell’Unione Sovietica).
A Strizhak fu affidato il comando di una batteria di cannoni della 1° Divisione di Artiglieria Pesante della Guardia.
Il capitano Strizhak e la sua batteria di cannoni furono tra i primi a raggiungere il fiume Dnepr e a cominciare a fare fuoco di artiglieria sulle postazioni nemiche.
Il 25 settembre 1943, in un villaggio nei pressi di Černobyl’, in Ucraina, fu ferito, ma non lasciò il campo di battaglia.
Per Decreto del Presidium del Soviet Supremo dell’Unione Sovietica, per l’esemplare esecuzione delle missioni di combattimento e del comando, per il coraggio e l’eroismo dimostrati, il capitano Vladimir Stepanovič Strizhak fu insignito del titolo Eroe dell’Unione Sovietica, con l’Ordine di Lenin e la medaglia «Stella d’Oro».
Dal 1946 fu congedato nella riserva. Prima di andare in pensione lavorò come direttore di una fabbrica di zucchero nel Territorio di Krasnodar. Morì il 30 dicembre 1983.4
Grigorij Fëdorovič Suramelashvili — Questo Eroe è ancora in vita ed ha 103 anni.
E’ nato il 28 gennaio 1915 in Georgia da una famiglia di contadini.
Dopo gli studi primari ha iniziato a lavorare come caporeparto in una fattoria collettiva.
Nel 1939 è stato arruolato nell’Armata Rossa e da settembre del 1941 è stato inviato sul fronte della Grande Guerra Patriottica.
Dal 1941 è divenuto anche membro del PCUS (Partito Comunista dell’Unione Sovietica).
In qualità di artigliere addetto al funzionamento di un obice, si è particolarmente distinto nei combattimenti a sud della città polacca di Sandomierz.
Per decreto del Presidium del Soviet Supremo dell’Unione Sovietica del 23 settembre 1944, per l’esemplare esecuzione delle missioni di combattimento del comando e il coraggio e l’eroismo dimostrati, Grigorij Fëdorovič Suramelashvili è stato insignito del titolo di Eroe dell’Unione Sovietica, con l’Ordine di Lenin e la medaglia «Stella d’Oro».
Nel 1945 Suramelashvili è stato smobilitato. Vive a Tbilisi, la capitale della Georgia, dove prima di andare in pensione lavorava in deposito ferroviario.5
Sergej Ivanovič Rodionov — Nacque ad Ashgabat, l’attuale capitale del Turkmenistan l’11 settembre 1920.
Dopo gli studi elementari iniziò a lavorare in fabbrica. Si diplomò mentre lavorava, frequentando dei corsi serali tenuti da una biblioteca. Dopo essersi diplomato iniziò a lavorare come direttore della biblioteca. Nell’autunno del 1939, Rodionov fu arruolato nell’Armata Rossa. Nel 1942 si diplomò alla scuola di artiglieria.
A Rodionov, con il grado di tenente, fu affidato il comando di una batteria di artiglieria leggera della 1° Divisione di Artiglieria Pesante della Guardia.
Si distinse durante la battaglia di Kursk, nella quale il 10 luglio 1943, la sua batteria per tredici ore continuative, respinse continui contrattacchi da parte di forze nemiche superiori, distruggendo 29 carri armati tedeschi.
Con Decreto del Presidium del Soviet Supremo dell’Unione Sovietica del 7 agosto 1943, il tenente Sergej Ivanovič Rodionov fu insignito del titolo di Eroe dell’Unione Sovietica e ricevette l’Ordine di Lenin e la medaglia «Stella d’Oro».
Nel maggio del 1944, Rodionov fu gravemente ferito. Dopo la guerra, continuò a prestare servizio nell’esercito sovietico e nel 1950 si laureò all’Accademia di Diritto Militare.
Nel 1972, con il grado di colonnello della giustizia militare, fu congedato. Visse a Mosca dove morì il 9 dicembre 1989.6
Pëtr Ilič Tavrovskij — Nacque a Kiev nel 1923. Era di religione ebraica ed i suoi genitori erano operai.
Nel 1941 fu arruolato nell’Armata Rossa e fu inviato alla Scuola di Artiglieria di Kiev.
Dal giugno del 1941 era sul fronte della Grande Guerra Patriottica. Gli fu affidato il comando di un reggimento di cannoni della 1° Divisione di Artiglieria Pesante della Guardia.
Il 6 ottobre 1943, in una battaglia nei pressi di Černobyl’, in Ucraina, distrusse 10 carri armati tedeschi e non permise ai carri armati nemici di avanzare. Purtroppo morì in questa battaglia.
Il 17 ottobre 1943, fu premiato postumo con il titolo di Eroe dell’Unione Sovietica.
Fu sepolto in una fossa comune nei pressi un villaggio del distretto di Černobyl’.7
Erminingeld Vasil’evič Trjasin — Nacque il 2 novembre 1911 ad Alma-Ata, in Kazakistan.
Dopo aver completato tutto il ciclo di studi, dal 1933 al 1934 prestò servizio nell’Armata Rossa.
Dal 1942 aderì al PCUS (Partito Comunista dell’Unione Sovietica) e nello stesso anno fu inviato sul fronte della Grande Guerra Patriottica.
Gli fu affidato il comando di una batteria di mortai pesanti della 1° Divisione di Artiglieria Pesante della Guardia.
Si distinse nelle battaglie per l’attraversamento del fiume Oder.
Per Decreto del Presidium del Soviet Supremo dell’Unione Sovietica del 10 aprile 1945, per l’esemplare esecuzione delle missioni di combattimento e del comando e il coraggio e l’eroismo mostrati, al capitano Erminingeld Vasil’evič Trjasin fu conferito il titolo Eroe dell’Unione Sovietica con l’Ordine di Lenin e la medaglia «Stella d’Oro».
Dal 1946 visse nel Kirghizistan lavorando nella gestione dei sistemi di irrigazione. Morì il 5 novembre 1982.8
Daniil Petrovič Tikvač — Nacque il 6 aprile 1910 in un villaggio in Ucraina.
Dopo gli studi iniziò a lavorare caposquadra minatore in una miniera come della città di Donetsk, nel Donbass.
Dal 1939 divenne membro del PCUS (Partito Comunista dell’Unione Sovietica).
Nell’Armata Rossa dal 5 ottobre 1932. Dopo una selezione rigorosa e severa, l’ex minatore divenne un cadetto della Scuola Militare del Cremlino dalla quale uscì laureato come ufficiale nel 1936.
Dal 1939 fu impegnato nell’insegnamento militare quale comandante della Scuola di Artiglieria di Odessa.
All’inizio dell’invasione nazista dovette affrontare una rapida ritirata attraversando anche il suo villaggio nativo.
Successivamente, nel tardo autunno del 1941 fu inviato sul fronte della battaglia di Stalingrado.
Si distinse nelle battaglie per il Dnepr dove gli fu affidato il comando di un reggimento di artiglieria pesante della 1° Divisione di Artiglieria Pesante della Guardia. In due giorni di combattimenti il suo reggimento distrusse 18 carri armati, 8 cannoni, 9 mortai, 11 veicoli ed uccise un gran numero di soldati tedeschi.
Con Decreto del Presidium del Soviet Supremo dell’Unione Sovietica del 17 ottobre 1943, per l’abile comando di un reggimento d’artiglieria, l’esemplare esecuzione del combattimento nella parte anteriore della lotta contro gli invasori fascisti e tedeschi, il coraggio e l’eroismo dimostrato, il maggiore Daniil Petrovič Tikvač fu insignito del titolo Eroe dell’Unione Sovietica, dell’Ordine di Lenin e della medaglia «Stella d’Oro».
Dal maggio 1944 fu nominato comandante di un reggimento di artiglieria di cannoni da 152 millimetri della 1° Divisione di Artiglieria Pesante della Guardia, con il quale contribuì notevolmente alla liberazione delle città ucraine di Ternopil’ e Leopoli. Successivamente prese parte a feroci battaglie in Polonia , Germania e Cecoslovacchia.
Nella fase finale della guerra, durante la liberazione di Praga, il tenente colonnello Tikvač comandò un reggimento di artiglieria semovente pesante di 2 ° grado sempre facente parte della 1° Divisione di Artiglieria Pesante della Guardia.
Dal 1947, il tenente colonnello Tikvač il quale aveva subito circa 20 ferite durante gli anni della guerra, fu congedato nella riserva. Visse ad Odessa. Morì il 17 agosto 1992.9
Aleksandr Aleksandrovič Filippov — Nacque a Kostroma il 5 dicembre 1917. Dopo gli studi iniziò a prima lavorare in una fattoria collettiva e poi come decoratore dell’artigianato di Kostroma.
Nel 1939 fu arruolato nell’Armata Rossa. Nell’ottobre del 1943 gli fu affidato il comando di un reggimento di artiglieria leggera della 1° Divisione di Artiglieria Pesante della Guardia.
Si distinse durante la battaglia per il Dnepr, nel corso della quale respinse 8 contrattacchi tedeschi distruggendo 1 carro armato, 2 cannoni anticarro ed uccise un plotone di fanteria tedesca.
Con Decreto del Presidium del Soviet Supremo dell’Unione Sovietica del 17 ottobre 1943, il sergente Aleksandr Aleksandrovič Filippov, per l’esemplare esecuzione dei compiti di combattimento e di comando sul fronte della lotta contro gli invasori tedeschi, il coraggio e l’eroismo dimostrati, ottenne il titolo di Eroe dell’Unione Sovietica con l’Ordine di Lenin e la medaglia «Stella d’Oro».
Dopo la fine della guerra fu congedato. Visse e lavorò a Dnepropetrovsk. Morì il 25 febbraio 1990.10
Pëtr Fëdorovič Charkovskij — Nacque il 10 agosto 1923 da una famiglia di contadini di un villaggio a sud della Russia.
Nel 1942 fu arruolato nell’Armata Rossa e fu inviato a frequentare i corsi di artiglieria.
Da settembre del 1942 fu inviato al fronte della Grande Guerra Patriottica come esploratore della 1° Divisione di Artiglieria Pesante della Guardia.
Partecipò alla Battaglia di Stalingrado, alla battaglia di Kursk, alla liberazione dell’Ucraina.
Si distinse nelle battaglie per il Dnepr. Nel periodo dal 26 settembre al 4 ottobre 1943, riuscì ad infiltrarsi nella posizione del nemico attestato in un villaggio nei pressi di Černobyl’, in Ucraina. Qui identificò esattamente la posizione di una batteria di artiglieria tedesca ed un ampio numero di truppe nemiche. Charkovskij riuscì a trasmettere le coordinate al proprio posto di comando il quale, grazie alla perfetta designazione degli obiettivi, riuscì a distruggere la batteria di artiglieria tedesca.
Per il coraggio e l’eroismo mostrati nella lotta contro gli invasori nazisti, con il Decreto del Presidium del Soviet supremo dell’Unione Sovietica del 17 ottobre 1943, il sergente Pëtr Fëdorovič Charkovskij fu insignito del titolo Eroe dell’Unione Sovietica con il premio dell’Ordine di Lenin e la medaglia «Stella d’Oro».
Nella fase finale della guerra partecipò alla liberazione della Polonia, alle operazioni offensive di Berlino e Praga.
Nel 1945 fu congedato. Nel 1947 si diplomò alla Scuola di Agricoltura di Kolomna. Lavorò come agronomo e poi come direttore della fattoria statale. Morì il 16 dicembre 1998.11
Ivan Semënovič Černov — Nacque il 17 gennaio 1905 in un villaggio nella regione di Smolensk.
Non terminò gli studi e dal 1927 al 1929 prestò servizio nell’Armata Rossa. Negli anni successivi, visse e lavorò a Mosca .
Nel luglio del 1941 fu di nuovo arruolato nell’esercito. Fu addestrato in un reggimento di artiglieria della riserva e poi dall’ottobre 1941 inviato al fronte.
Gli fu affidato il comando di un plotone di artiglieria della 1° Divisione di Artiglieria Pesante della Guardia.
Si distinse nelle battaglie per il Dnepr. Il 1° ottobre 1943, il tenente Černov ed il suo plotone attraversarono il Dnepr. In una battaglia vicino al villaggio di Gubin, i suoi artiglieri distrussero 4 carri armati, 3 mezzi corazzati ed uccisero un’intera compagnia di fanteria tedesca. In quella battaglia Černov fu ferito due volte, ma rimase sul campo di battaglia.
Con il Decreto del Presidium del Soviet Supremo dell’Unione Sovietica del 17 ottobre 1943, per il coraggio e l’eroismo dimostrati, il tenente Ivan Semënovič Černov fu premiato con il titolo di Eroe dell’Unione Sovietica, con l’ Ordine di Lenin e medaglia «Stella d’Oro».
Nel 1944 divenne membro del PCUS (Partito Comunista dell’Unione Sovietica).
Dal 1946 fu congedato nella riserva.
Visse a Mosca. Morì il 28 marzo 1981. Grigorij Aleksandrovič Čërnij — Nacque il 31 aprile 1912 nella città balneare di Anapa.
Nel 1941 fu arruolato nell’Armata Rossa e dal 1942 fu inviato sul fronte della Grande Guerra Patriottica con il grado di soldato semplice.
Il 26 settembre 1943, come soldato fuciliere della 1° Divisione di Artiglieria Pesante della Guardia, attraversò a nuoto il fiume Dnepr portando con se i cavi telefoni che continuò stendere addentrandosi sul territorio della riva opposta occupato dai tedeschi. Questa sua missione fu fondamentale per effettuare una connessione con le unità di artiglieria che i giorni seguenti attraversarono il fiume.
Con decreto del Presidium del Soviet Supremo dell’Unione Sovietica, del 17 ottobre 1943, per l’esemplare esecuzione dei compiti di combattimento ed il coraggio e l’eroismo dimostrati dal caporale Grigorij Aleksandrovič Čërnij, gli fu conferito il titolo di Eroe dell’Unione Sovietica, l’Ordine di Lenin e la medaglia «Stella d’Oro».
Dopo la guerra fu smobilitato. Ritornò nella città di Anapa dove morì il 10 gennaio 1979.
Maksim Andreevič Čistjakov — Nacque il 25 aprile 1909 in un villaggio nella regione di Perm, da una famiglia di contadini molto povera.
Dopo gli studi elementari lavorò insieme alla sua famiglia.
Dal 1925 visse nella regione di Sverdlovsk dove lavorò come falegname in una fabbrica di letti.
Il 16 ottobre 1941 fu arruolato nell’Armata Rossa e dall’agosto del 1942 fu inviato sul fronte della Grande Guerra Patriottica.
Combatté contro gli invasori nemici a Stalingrado e fu ferito quattro volte.
Nel settembre del 1943 gli fu affidato il comando di un reggimento di cannoni della 1° Divisione di Artiglieria Pesante della Guardia.
Si distinse particolarmente nelle battaglie per l’attraversamento del fiume Dnepr.
Con Decreto del Presidium del Soviet Supremo dell’URSS del 17 ottobre 1943 per l’esemplare esecuzione dei compiti di comando e il dimostrato coraggio ed eroismo, il sergente Maksim Andreevič Čistjakov fu premiato con il titolo Eroe dell’Unione Sovietica, l’Ordine di Lenin e la medaglia della «Stella d’Oro».
Dal 1944 divenne membro del PCUS (Partito Comunista dell’Unione Sovietica).
Nell’ottobre del 1945 fu smobilitato. Visse nella città di Leopoli, in Ucraina. Lavorò come falegname.
Morì il 19 dicembre 1992.14
Andrej Andreevič Shipulin — Nacque il 28 agosto 1920 in un villaggio nella regione di Lipetsk, da una famiglia di operai.
Studiò a Rostov sul Don e dopo gli studi iniziò a lavorare in uno stabilimento per la produzione di semola.
Nel 1940 fu arruolato nell’Armata Rossa. Nel 1943 si laureò alla Scuola Politica Militare di Mosca e divenne membro del PCUS (Partito Comunista dell’Unione Sovietica).
Solo nell’agosto del 1944 fu inviato al fronte della Grande Guerra Patriottica e con il grado di tenente fu assegnato alla 1° Divisione di Artiglieria Pesante della Guardia.
La notte del 26 gennaio 1945 il tenente Shipulin, insieme ad alcuni fucilieri, in una missione di ricognizione preventiva all’uso dei mortai, attraversò il fiume Oder vicino alla città di Steinau (ora città di Szinava, in Polonia). Giunto nei pressi delle truppe nemiche, il tenente Shipulin via radio diede informazioni precise per il perfetto sparo di colpi di mortaio da parte della propria divisione.
Con Decreto del Presidium del Soviet Supremo dell’Unione Sovietica del 10 aprile 1945, per l’esemplare esecuzione delle missioni di comando sul fronte della lotta contro gli invasori fascisti e tedeschi, il coraggio e l’eroismo dimostrati, il tenente Shipulin fu premiato con il titolo di Eroe dell’Unione Sovietica, l’Ordine di Lenin e la medaglia «Stella d’Oro».
Dopo la guerra, Shipulin continuò a prestare servizio nell’esercito.
Nel 1957 si laureò alla scuola di comando di tutte le armi di Baku. Dal 1970 fu congedato nella riserva.
Con Decreto del Presidente della Federazione Russa del 27 febbraio del 2000, gli fu assegnato il grado di colonnello.
Visse a Rostov sul Don. Morì il 7 marzo 2015.15
Luca D’Agostini
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Fonti
(2) Пармений Михайлович Сидельников
(4) Владимир Степанович Стрижак
(5) Григорий Фёдорович Сурамелашвили
(8) Ерминингельд Васильевич Трясин
(10) Александр Александрович Филиппов
(11) Пётр Фёдорович Харьковский
(13) Григорий Александрович Чёрный
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