Questo articolo è dedicato ad una formazione dei corpi speciali dell’Armata Rossa.
Conosceremo le storie delle vite di alcuni Eroi paracadutisti della 1° Divisione Aviotrasportata della Guardia.
La divisione fu formata il 15 dicembre 1942.
Durante la Grande Guerra Patriottica, la 1° Divisione Aviotrasportata fu impiegata su più fronti e così l’eroismo dei propri soldati divenne evidente nei combattimenti durante l’Operazione Leningrado-Novgorod ( 14 gennaio — 1 marzo 1944 ) condotta in cooperazione con la flotta del Baltico e l’aviazione a lungo raggio, con l’obiettivo di sconfiggere il gruppo dell’esercito tedesco stanziato nel nord dell’Unione Sovietica, rompendo l’assedio di Leningrado completando la liberazione della regione circostante, durante le battaglie per la liberazione dell’Ucraina, della Romania, della Moldavia, di Praga e nelle battaglie della guerra sovietico-giapponese del 1945.
Iniziamo con il conoscere i 4 comandanti che si sono susseguiti al posto di comando della 1° Divisione Aviotrasportata della Guardia durante la Grande Guerra Patriottica.
Aleksandr Fëdorovič Kazankin — Nacque il 15 aprile 1900 a Buinsk nel Tatarstan.
Nel giugno del 1919 fu arruolato tra le file dell’Armata Rossa e inviato al 3° Reggimento Volga. Nel febbraio 1920 fu mandato a studiare ai corsi di fanteria di Ul’janovsk, dopodiché nel gennaio 1921 fu inviato al Fronte Turkestan , dove prestò servizio nel 5 ° e 28 ° reggimento come ufficiale dell’Armata Rossa e assistente del capo della squadra economica.
A partire dal marzo 1923, Kazankin ottenne un lungo congedo dopo il quale, a ottobre dello stesso anno, fu mandato a studiare ai corsi di comando di Pietrogrado, dopodiché, dall’aprile del 1924, prestò servizio come comandante aggiunto e comandante di plotone come parte del 78° Reggimento di Fucilieri.
Nell’agosto del 1925 fu mandato a studiare alla Scuola Militare di Fanteria di Omsk, dove si diplomò nel settembre 1927.
Nell’aprile del 1931, fu inviato a studiare all’Accademia Militare dove si laureò nel giugno 1934 e fu nominato assistente del capo della 5° Divisione del Quartier Generale del 16° Corpo Militare (distretto militare bielorusso). Nell’aprile del 1936, Kazankin fu trasferito nella sede del 23° Corpo di Fanteria e nominato comandante 5° Divisione, e nel settembre dello stesso anno alla sede della 47° Brigata Speciale Aerea (distretto militare bielorusso).
Nel febbraio 1939 fu nominato comandante della 214° Brigata Aerea.
Il 25 giugno 1942 in Polonia, durante alcuni combattimenti con il nemico, Kazankin fu ferito ma si ristabilì presto e continuò a comandare il corpo.
Il 15 luglio 1942, per il suo coraggio e la sua abile guida delle truppe, gli fu conferito l’Ordine di Lenin.
Dal 12 agosto 1942 al 12 novembre 1943, Kazankin fu nominato comandante della 1° Divisione Aviotrasportata della Guardia.
Nel settembre del 1943, la divisione sotto il comando di Kazankin prese parte ad operazioni offensive nel settore di Krivoj Rog durante la battaglia per il Dnepr, in Ucraina.
Terminata l’esperienza al comando della 1° Divisione Aviotrasportata della Guardia, Kazankin fu spostato dalla linea del fronte e fu inviato a lavorare presso la Direzione del Personale dell’Armata Rossa.
Nel febbraio 1945 fu di nuovo inviato al fronte e fu nominato comandante del 12° Corpo dei Fucilieri della Guardia , che prese parte alle ostilità durante le operazioni offensive della Pomerania orientale e di Berlino. Il 28 aprile 1945, durante la battaglia di Berlino, Kazankin fu gravemente ferito e fu trasportato a Mosca per ricorrere alle necessarie cure mediche in ospedale.
Nel giugno 1946 fu nominato comandante del 39° Corpo dei Fucilieri della Guardia e nell’ottobre del 1947, Comandante delle Forze Aeree delle Forze Armate dell’Unione Sovietica.
Nel giugno del 1950 fu mandato a studiare nei corsi accademici superiori presso l’Accademia Militare dove si laureò con lode nel luglio 1951 e fu nominato Ispettore Generale dell’Ispettorato delle Truppe Aviotrasportate dell’esercito sovietico.
Il generale Kazankin morì a Mosca il 20 marzo 1955. Fu sepolto nel Cimitero di Novodevičij.1
Boris Ivanovič Kasheev — Nacque il 30 luglio 1908 a Ufa.
Nel 1924 si diplomò alla scuola di commercio, ottenendo la qualifica di fabbro specializzato.
Fu arruolato nell’Armata Rossa l’11 novembre 1926. Nel 1930 si laureò all’Accademia Militare e dal 1930 divenne membro del PCUS (Partito Comunista dell’Unione Sovietica).
Prese parte alla Grande Guerra Patriottica dal giugno 1941, combattendo sul fronte occidentale. Ricoprì i ruoli di capo della Divisione Operativa del Quartier Generale del 24° esercito, poi Capo di Stato Maggiore e vicecomandante della 1° Divisione di Fucilieri della Guardia.
Dal 12 dicembre 1943 al 17 novembre 1943, per soli cinque giorni quindi, Kasheev fu nominato comandante della 1° Divisione Aviotrasportata della Guardia.
Successivamente continuò a ricoprire ruoli di comando all’interno delle formazioni militari dell’Armata Rossa. Il 1 marzo 1945 fu ferito e fu curato all’ospedale della città ungherese di Debrecen.
Dopo la guerra, continuò a prestare servizio nell’Armata Rossa, sempre con ruoli di comando. Dal 10 novembre 1952, prestò servizio nel distretto militare dei Carpazi.
Dopo il congedo lavorò l’Istituto Politecnico di Krasnojarsk. La data ed il luogo della morte sono sconosciuti.2
Jakov Semënovič Micheenko — Nacque da una famiglia di contadini in un villaggio nella regione di Smolensk il 23 ottobre 1904.
Si diplomò nel 1915.
Il 4 novembre 1926 fu arruolato nell’Armata Rossa come soldato di fanteria ed iniziò una brillante carriera militare.
Nel 1932 divenne membro del PCUS (Partito Comunista dell’Unione Sovietica).
Nel 1943 frequentò i corsi accelerati presso l’Accademia Militare Superiore.
Dal 18 dicembre 1943 al 7 febbraio 1944, fu nominato comandante della 1° Divisione Aviotrasportata della Guardia.
A luglio del 1944 fu ferito gravemente e fu inviato in un ospedale nella regione di Mosca. Non tornò più al fronte.
Il 9 novembre 1953 fu congedato. Visse a Mosca. Morì il 20 maggio 1970 a Mosca.3
Dmitrij Filippovič Sobolev — Il cosacco Sobolev, nacque il 23 febbraio 1903 da una famiglia di contadini nell’allora villaggio di Uriupinsk, nella regione dei Cosacchi del Don.
Si diplomò alla scuola parrocchiale e poi al terzo anno del ginnasio. Lavorò come assistente fabbro.
Nel 1919 fu arruolato nell’Armata Rossa. Partecipò alla Guerra Civile ma poi fu congedato poiché ancora minorenne.
Nel novembre 1921 fu nuovamente arruolato nell’Armata Rossa ed entrò nella 2° Scuola di Cavalleria di Leningrado, diplomandosi nel 1924 .
Nel settembre del 1941, con la sua unità militare fu inviato a Tashkent, nell’Uzbekistan.
Dal 7 marzo 1944 al 12 settembre 1945, fu nominato comandante della 1° Divisione Aviotrasportata della Guardia.
Per Decreto del Presidium del Soviet Supremo dell’Unione Sovietica del 28 aprile 1945, per la sapiente guida delle sue unità e il coraggio e l’eroismo personali dimostrati, il colonnello Sobolev ottenne il titolo di Eroe dell’Unione Sovietica.
Nel maggio del 1960, Sobolev fu congedato nella riserva con il grado di generale e con il diritto di indossare le uniformi militari.
Visse a Lugansk dove morì il 4 marzo 1986.4
Ora scopriamo i veri e propri Eroi della 1° Divisione Aviotrasportata della Guardia.
Anuar Abutalipov — Nacque il 7 dicembre 1923 in un villaggio del Kazakistan.
Dopo gli studi elementari, iniziò a lavorare in una fattoria collettiva.
Fu arruolato nell’Armata Rossa nel settembre del 1942 e nel 1943 fu inviato al fronte.
Il 24 ottobre 1944, insieme ad altri 2 soldati fu paracadutato lungo il fiume Tisa, in Ucraina. Dopo aver esplorato la difesa del nemico, Anuar Abutalipov iniziò a coordinare il trasporto dei soldati dell’Armata Rossa e delle munizioni, garantendo la sicurezza di questa delicata operazione.
Con Decreto del Presidium del Soviet Supremo dell’Unione Sovietica, datato 24 marzo 1945, per l’esemplare esecuzione dei compiti di combattimento nel fronte della lotta contro gli invasori fascisti e tedeschi e per il coraggio e l’eroismo mostrati, il soldato paracadutista Anuar Abutalipov ricevette il titolo di Eroe dell’Unione Sovietica, l’Ordine di Lenin e la medaglia «Stella d’Oro».
Nell’agosto del 1945, tornò nel suo villaggio natale dove lavorò come capo della fattoria collettiva.
Dal 1949 divenne membro del PCUS (Partito Comunista dell’Unione Sovietica).
Anuar Abutalipov morì nel 2002.5
Aleksandr Michajlovič Aksënov — Nacque il 23 luglio 1919 a Novosibirsk.
Dopo essersi alla scuola del commercio, nel 1938 fu arruolato nell’Armata Rossa.
Combatté sul fronte nord occidentale, nella Russia centrale ed in Ucraina.
Ad ottobre 1943, insieme ad altri paracadutisti della 1° Divisione Aviotrasportata della Guardia, era stato paracadutato lungo il fiume Dnepr, in Ucraina.
Qualche giorno dopo, il 16 ottobre 1943 fu ucciso in combattimento.
Con Decreto del Presidium del Soviet Supremo dell’Unione Sovietica, datato 22 febbraio 1944, per il coraggio e le qualità eccezionali mostrate in battaglia, fu insignito postumo del titolo di Eroe dell’Unione Sovietica e della medaglia «Stella d’Oro».
Fu sepolto nei pressi di un villaggio in Ucraina dove fu ucciso.6
Andrej Fëdorovič Babič — Nacque il 26 agosto 1912 nella regione di Omsk.
Nel 1938 si trasferì nella regione di Irkutsk dove lavorò come minatore.
Nel settembre 1942 fu arruolato nell’Armata Rossa. Partecipò alla battaglia di e prese parte alla liberazione delle città di Belgorod e Char’kov.
Dal 1944 divenne membro del PCUS (Partito Comunista dell’Unione Sovietica).
Il 28 gennaio 1944, in un villaggio in Ucraina, il caporale dei paracadutisti Babič, posizionò due mine anticarro in una strada lungo la quale dovevano transitare i carri armati tedeschi e riuscì a far esplodere due carri armati Tiger.
Per questa missione ricevette l’Ordine della Gloria di 3° grado.
Nella notte del 26 aprile 1944 in Moldavia, il sergente minore Babič attraversò a nuoto il fiume Reut, una volta toccata riva opposta bonificò la zona circostante assicurando così alla propria unità un approdo sicuro sulla sponda opposta del fiume.
Per questa missione ricevette l’Ordine della Gloria 2° grado.
La notte del 5 novembre 1944, il sergente Babič con un gruppo di esploratori su una barca fu inviato sulla riva destra del Tisa, vicino alla città di Timolis (Ungheria), garantendo alle truppe della fanteria un attraversamento sicuro del fiume.
In una delle battaglie in Cecoslovacchia, il sergente Babič fu gravemente ferito e morì il 28 marzo 1945. Fu sepolto in un cimitero militare sito nell’attuale Slovacchia.
Con decreto del Presidium del Soviet Supremo dell’Unione Sovietica del 28 aprile 1945, Babič ricevette l’Ordine della Gloria di 1° grado. Divenne così un vero gentiluomo dell’Ordine della Gloria.7
Nikolaj Vasil’evič Bedrenko — Nacque il 9 settembre 1923 in un villaggio nei pressi di Orenburg.
Prima della guerra lavorava in una fattoria collettiva come allevatore di pecore.
Nel 1942 fu arruolato nell’Armata Rossa.
Partecipò alla Battaglia di Stalingrado, alla liberazione dell’Ucraina, della Moldavia, della Romania, dell’Ungheria e della Cecoslovacchia.
Durante la guerra fu ferito gravemente per due volte.
Il caporale dei paracadutisti Bedrenko si distinse particolarmente durante l’attraversamento del fiume Tisa in Ungheria. Nella notte tra il 4 e il 5 novembre 1944, Bedrenko scortò un gruppo di ufficiali dell’intelligence della sua divisione sulla riva occidentale del fiume Tisa. Quando la barca raggiunse il centro del fiume, fu raggiunta da una raffica di mitragliatrice tedesca. Bedrenko riuscì comunque a far approdare sulla riva opposta la barca. Subito dopo mise al riparo gli ufficiali che stava scortando e muovendosi abilmente nel buio della notte tra la vegetazione circostante, raggiunse la postazione della mitragliatrice tedesca uccidendo tutti i soldati tedeschi che la presidiavano.
Con decreto del Presidium del Soviet Supremo dell’Unione Sovietica datato 28 aprile 1945, il caporale Bedrenko fu insignito del titolo di Eroe dell’Unione Sovietica, con il premio dell’Ordine di Lenin e la medaglia della «Stella d’Oro».
Successivamente Bedrenko prese parte alla guerra sovietico-giapponese del 1945.
Il 24 giugno del 1945 partecipò alla Parata della Vittoria sulla Piazza Rossa di Mosca.
Dopo la guerra Bedrenko visse nella città di Mednogorsk, nella regione di Orenburg. Nel 1950 si trasferì in Kazakistan nella città di Talgar, lavorando come autista. Morì il 3 luglio 1985.
In sua memoria, pochi giorni fa, il 1° ottobre 2018, nel centro della città di Mednogorsk è stata installata una stella di granito con la foto e il nome di Bedrenko.8

Memoriale nel centro della città di Mednogorsk
Ivan Ivanovič Gromov — Nacque a Kostanaj, in Kazakistan, il 21 luglio 1917. I suoi genitori erano operai ed erano entrambi di origine tedesca, tanto che il vero cognome di Ivan Ivanovič era Garvart, e il cognome Gromov fu assunto da lui solo successivamente.
Nel 1932, insieme alla sua famiglia, si trasferì in Georgia per la costruzione di una fabbrica cartiera. Successivamente Garvart lavorò come tornitore.
Il 1° ottobre 1937, fu arruolato nell’Armata Rossa. Nel 1939 si diplomò alla scuola di fanteria di Sverdlovsk. Nel giugno del 1942 si laureò all’Accademia Militare di Tashkent, in Uzbekistan.
Prese parte alle battaglie sul fronte ucraino, a Debrecen , all’Operazione di Budapest , alla liberazione di Brno e di Praga. Durante la guerra fu ferito due volte.
Con Decreto del Presidium del Soviet Supremo dell’Unione Sovietica, datato 24 marzo 1945, il tenente colonnello Garvart ricevette il titolo di Eroe dell’Unione Sovietica, l’Ordine di Lenin e la Medaglia «Stella d’Oro».
Nell’agosto del 1945 partecipò alla guerra sovietico-giapponese.
Nel 1948 cambiò il suo cognome in Gromov.
Nel 1962-1968, fu Capo di Stato Maggiore e Comandante delle Forze Aeree dell’Unione Sovietica.
Nel 1975 fu congedato e trasferito nella riserva. Visse a Mosca, dove morì il 14 aprile 2003.9
Pëtr Sergeevič Dezhenin — Nacque in un villaggio nella regione di Samara, da una famiglia di contadini.
Dopo gli studi elementari lavorò come mietitrebbia in una fattoria collettiva.
Nel luglio 1941 fu arruolato nell’Armata Rossa.
Con il grado di sergente maggiore, era un paracadutista geniere della 1° Divisione Aviotrasportata della Guardia. Si distinse durante la liberazione dell’Ungheria.
Il 4 novembre 1944, durante la traversata del fiume Tisa, con dei materiali di scarto riuscì da solo a costruire 4 barche e 5 zattere per consentire l’attraversata del fiume agli altri paracadutisti che si trovavano in quel preciso punto insieme a lui.
Con Decreto del Presidium del Soviet Supremo dell’Unione Sovietica, datato 24 marzo 1945, il sergente maggiore Dezhenin fu insignito l’alto titolo di Eroe dell’Unione Sovietica, con l’Ordine di Lenin e la medaglia «Stella d’Oro». Purtroppo Dezhenin non ebbe il tempo materiale per ritirare le onorificenze in quanto 4 giorni dopo il loro conferimento, fu ucciso in battaglia. Fu sepolto nel villaggio di Neveriča, a 14 chilometri a nord della città di Vrable, in Slovacchia.10
Zinovij Genatulaevič Ischakov — Nacque il 4 agosto 1908 in un villaggio del Tatarstan.
Nel 1935 fu arruolato nell’Armata Rossa. Si diplomò alla scuola politica ed alla scuola politico-militare. Nel 1942 si diplomò presso i corsi superiori di personale politico.
Nell’agosto del 1944, con il grado di tenente colonnello gli fu affidato il comando di un reggimento della 1° Divisione Aviotrasportata della Guardia.
A partire dal 20 agosto 1944, il reggimento di Ischakov fu paracadutato sul territorio della Romania dove condusse con successo operazioni militari infliggendo pesanti perdite al nemico.
Nella notte tra il 24 e il 25 ottobre 1944, le unità del suo reggimento attraversarono con successo il fiume Tisa a nord della città ungherese di Szolnok e catturarono la testa di ponte, che fu tenuta per 5 giorni, respingendo 6-7 contrattacchi nemici ogni giorno. Il 6 novembre 1944, il reggimento attraversò il fiume Tisa per la seconda volta e in due settimane raggiunse i piedi dei Carpazi.
Con decreto del Presidium del Soviet Supremo dell’Unione Sovietica, datato 24 marzo 1945, il tenente colonnello Ischakov ottenne l’alto titolo di Eroe dell’Unione Sovietica con l’assegnazione dell’Ordine di Lenin e la medaglia «Stella d’Oro».
Dopo la guerra, Ischakov continuò il suo servizio nell’esercito sovietico. Nel 1950 si laureò all’Accademia Militare. Visse a Perm dove guidò la Scuola di Aviazione Militare.
Morì improvvisamente il 5 luglio 1958 a Perm, dove fu sepolto.11
Dmitrij Timofeevič Kamolikov — Nacque nel 1923 in Kazakistan.
Dopo gli studi lavorò come tornitore in una fabbrica.
Nel febbraio del 1942 fu arruolato nell’Armata Rossa.
Durante la guerra fu ferito tre volte. Si distinse durante l’operazione di Budapest.
La notte tra il 4 e il 5 novembre 1944, mentre attraversava il fiume Tisa, la sua barca fu colpita da alcuni proiettili di mitragliatrici tedesche ed affondò. Kamolikov si gettò nelle acque ghiacciate e riuscì a nuotare raggiungendo la riva opposta del fiume. Appena uscito dalle acque ghiacciate si mise subito alla ricerca della postazione mitragliatrice che aveva colpito la sua barca, la trovò immediatamente ed uccise tutti i soldati tedeschi che la presidiavano. Nei giorni successivi, insieme ad altri paracadutisti della 1° Divisione Aviotrasportata della Guardia respinse ben 12 contrattacchi delle truppe ungheresi e tedesche. Durante le battaglie di quei giorni affrontò anche 3 combattimenti corpo a corpo, rimasto armato solo di baionetta e li vinse tutti e tre uccidendo i suoi nemici, anche loro rimasti armati solo di baionetta. Durante il respingimento di uno dei 12 contrattacchi, imbracciò una mitragliatrice pesante e solitario corse in avanti, in direzione di un plotone di fanteria ungherese che stava avanzando, costringendolo ad una affrettata e disordinata ritirata.
Nei giorni successivi, durante alcuni combattimenti, insieme ad altri paracadutisti della 1° Divisione Aviotrasportata della Guardia, catturò 70 soldati e ufficiali ungheresi. In una di quelle battaglie, Kamolikov fu gravemente ferito e fu trasferito in ospedale per il trattamento sanitario.
Con Decreto del Presidium del Soviet Supremo dell’Unione Sovietica del 24 marzo 1945, il sergente Kamolikov ottenne l’alto titolo di Eroe dell’Unione Sovietica, con l’Ordine di Lenin e la medaglia «Stella d’Oro».
Nel 1945, Kamolikov fu smobilitato. Inizialmente visse a Novosibirsk, dove si laureò presso la Scuola Tecnica di Costruzione di Novosibirsk. Dal 1967, visse nella città di Belaja Tserkov, in Ucraina, dove lavorò all’interno di una fabbrica. Morì il 16 aprile 1977.12
Konstantin Alekseevič Karačkov — Nacque il 10 ottobre 1918 in un villaggio nella periferia di Saransk.
Interruppe gli studi per iniziare a lavorare come contabile. Nel 1939 fu arruolato nell’Armata Rossa.
Partecipò alla battaglia di Smolensk, alle battaglie nelle regioni di Brjansk e Orël. Il 30 ottobre 1941 fu gravemente ferito e fu dimesso solo nell’aprile del 1942.
Dopo la guarigione, partecipò alla liberazione della regione di Pskov, alle battaglie per le operazioni del Dnepr, alla liberazione della Moldavia.
Il 30 agosto 1944, il paracadutista Karačkov durante la battaglia per il villaggio di Albeshti, in Romania, distrusse una postazione mitragliatrice dell’esercito rumeno, e poi, durante la battaglia all’interno del villaggio, uccise 12 soldati rumeni con il fuoco del suo fucile mitragliatore d’assalto ed altri 4 soldati rumeni li uccise in singoli combattimenti corpo a corpo armato solo di baionetta.
Con Decreto del Presidium del Soviet Supremo dell’Unione Sovietica del 24 marzo 1945, il sergente maggiore Karačkov ricevette il titolo onorifico di Eroe dell’Unione Sovietica, con l’assegnazione dell’Ordine di Lenin e della medaglia «Stella d’Oro».
Da gennaio a luglio del 1945 studiò presso la Scuola dei Carri Armati di Char’kov, ma alla fine della guerra fu smobilitato. Ritornò a Saransk, dove lavorò come istruttore paracadutista. Morì il 2 giugno 1997. Fu sepolto a Saransk.13
Luca D’Agostini
Lascia un commento
Fonti
(1) Александр Фёдорович Казанкин
(4) Соболев, Дмитрий Филиппович
(5) Ануар Абуталипов
(6) Александр Михайлович Аксёнов
(8) Николай Васильевич Бедренко
(11) Зиновий Генатулаевич Исхаков
Вы должны авторизоваться чтобы опубликовать комментарий.