Il 26 marzo 1943, la 3° Divisione Aeronautica a Lungo Raggio a seguito dei suoi successi, fu rinominata 1° Divisione Aerea delle Guardie di Azione a Lungo Raggio. (1)
Partecipò alle battaglie per la riconquista di Orel, Smolensk, Vitebsk, Minsk, Vilnius, Riga, Tallin, alla liberazione dall’assedio di Leningrado ed a bombardamenti della Finlandia. In totale, da giugno a novembre 1943, la divisione effettuò 2.473 missioni di combattimento.
Per essersi particolarmente distinta nelle operazioni militari che condussero alla riconquista e liberazione di Orel, la 1° Divisione Aerea delle Guardie di Azione a Lungo Raggio ricevette il nome onorario di «Orlovskaja».
Il 26 dicembre 1944 fu rinominata 1° Divisione delle Guardie Aeree di Lungo Raggio.
Scopriamo ora alcuni suoi valorosi combattenti ed eroi.
Ivan Filippovič Balashov — Nacque da una famiglia di contadini il gennaio 1907 in un villaggio nella regione di Tver. (2)
Da adolescente divenne membro del «Komsomol», l’Unione della Gioventù Comunista Leninista di tutta l’Unione.
Nel 1927 si trasferì a Leningrado ed iniziò a lavorare nel porto con incarichi nella gestione dello smistamento del legname.
Successivamente nello stesso anno fu arruolato nell’Armata Rossa. Si laureò così dapprima alla Scuola Teorica Militare dei Piloti di Leningrado e nel 1930 alla Scuola Militare di Sebastopoli, specializzandosi come istruttore.
Nel 1937 partecipò alla parata aerea su Mosca e nel 1939 divenne membro del PCUS (Partito Comunista dell’Unione Sovietica).
Nel 1939-40 partecipò alla guerra sovietico-finlandese ed essendosi distinto per le sue abilità di pilota fu insignito dell’Ordine della Bandiera Rossa e del titolo di Eroe dell’Unione Sovietica, dell’Ordine di Lenin e della Medaglia d’oro, ottenendo anche la promozione al grado di tenente colonnello.
Dal giugno 1941 gli venne affidato il comando di un reggimento di bombardieri a lungo raggio. Alla fine di agosto del 1941, durante una missione di bombardamento sganciò 300 bombe incendiarie su una colonna militare tedesca a sud-ovest di Brjansk, sventando un tentativo nazista di irrompere nelle retrovie dell’Armata Rossa.
Successivamente Balashov effettuò numerosi bombardamenti nei pressi di Stalingrado, contribuendo in modo decisivo alla distruzione della 6° Armata tedesca comandata dal generale Friedrich Paulus.
Il 27 novembre 1943, Balashov fu nominato comandante della 1° Divisione delle Guardie Aeree di Lungo Raggio. Grazie alla sua specializzazione di istruttore, ha formato centinaia di piloti abili e coraggiosi, coordinandone poi le missioni, tra le quali la brillante operazione di bombardamento dell’aeroporto di Pskov durante la quale vennero distrutti più di 200 bombardieri tedeschi.
Per i suoi meriti, il 19 agosto 1944 ottenne il grado di maggiore generale dell’aviazione. Dopo la guerra continuò a prestare servizio nell’aeronautica militare dell’Unione Sovietica.
Visse a Leningrado e morì il 5 gennaio 1984. (2)
Sergej Petrovič Alejnikov — Nacque il 1° febbraio 1909 in Bielorussia, nella regione di Mogilev. (3)
Dopo gli studi iniziò a lavorare presso una stazione ferroviaria. Nel 1929 fu arruolato nell’Armata Rossa laureandosi alla Scuola Aeronautica di Mosca. Dal 1939 al 1940 partecipò alla guerra sovietico-finlandese. Dal 1940 aderì al PCUS (Partito Comunista dell’Unione Sovietica).
All’inizio della Grande Guerra Patriottica, con il ruolo di navigatore fu assegnato inizialmente all’equipaggio del pilota e comandante Ivan Fëdorovič Andreev.
Successivamente, sempre in qualità di navigatore partecipò alla battaglia di Mosca. Durante questa battaglia, l’aereo sul quale volava Alejnikov fu colpito in due occasioni differenti e lo stesso Alejnikov riportò delle ferite.
Il 25 agosto 1942 mentre stava effettuando una missione per bombardare Berlino, l’aereo sul quale viaggiava Alejnikov fu colpito dalla contraerea tedesca. Alejnikov ed il resto dell’equipaggio si salvarono gettandosi con il paracadute e riuscendo poi a sfuggire alla cattura da parte dei nazisti.
Successivamente partecipò con successo a bombardamenti sulle strutture militari e logistiche tedesche situate a Budapest, Danzica, Stalingrado, Brjansk, Vitebsk, Smolensk, Minsk, Gomel, Orel, Vilnius, Kursk, Pskov.
Con decreto del Presidium del Soviet Supremo dell’URSS del 19 agosto 1944, per l’esemplare adempimento delle missioni di combattimento e del comando sul fronte della lotta contro gli invasori tedeschi ed il coraggio e l’eroismo dimostrati, il maggiore Alejnikov fu insignito del titolo di Eroe dell’Unione Sovietica con l’Ordine di Lenin e la Medaglia d’Oro.
Dopo la guerra, Alejnikov contribuì alla sperimentazione di nuovi velivoli ed attrezzature. Dal 1974 andò in pensione. Visse a Mosca dove morì il 19 settembre 1983. E’ sepolto nel Cimitero di Kuntsevo.
In suo onore, la città bielorussa di Mogilev gli dedicò una strada ed una scuola, mentre la capitale della Bielorussia, Minsk, lo nominò cittadino onorario. Nel 2009, in occasione del 100° anniversario della sua nascita, le Poste della Bielorussia gli hanno dedicato una busta. (3)
Nikolaj Nikolaevič Kharitonov — Nacque l’8 gennaio 1922 in un villaggio nella regione di Kaluga. Prima della guerra lavorò inizialmente come contadino e poi come meccanico nella città di Tula dove frequentava anche un club aeronautico. (4) (5)
Nel 1939 fu arruolato nell’Armata Rossa. Nel 1941 si laureò alla Scuola Militare dei Piloti di Taganrog.
Nel luglio 1942 si laureò pressa la Scuola Superiore di Piloti e Navigatori dell’URSS.
Nel luglio del 1944, con il grado di tenente maggiore gli fu affidato il comando di un reggimento della 1° Divisione Aerea delle Guardie di Azione a Lungo Raggio.
Con decreto del Presidium del Soviet Supremo dell’URSS del 19 agosto 1944, Kharitonov ottenne l’alto titolo di Eroe dell’Unione Sovietica per il «coraggio e l’eroismo mostrati nelle battaglie contro gli invasori tedeschi«. Fu premiato anche con l’Ordine di Lenin e la Medaglia d’Oro. (6)
Dopo la guerra continuò a prestare servizio nell’aeronautica militare sovietica. Nel gennaio 1958 fu congedato e trasferito come collaudatore all’Ufficio di Progettazione della società aeronautica Tupolev.
Visse a Mosca dove morì il 26 maggio 1991. (4)
Semën Antonovič Polezhaev — Nacque il 12 settembre 1918 a Saransk. (7)
Nel 1936 fu arruolato nell’Armata Rossa e nel 1940 si laureò alla scuola di pilotaggio militare di Chkalov.
Nel 1943, dopo aver compiuto 224 missioni di bombardamento, con il grado di maggiore, gli fu affidato il comando di uno squadrone della 1° Divisione delle Guardie Aeree di Lungo Raggio.
Con decreto del Presidium del Soviet Supremo dell’URSS del 13 marzo 1944, per l’esemplare adempimento delle missioni di combattimento e del comando sul fronte della lotta contro gli invasori tedeschi ed il coraggio e l’eroismo manifestati nello stesso tempo, il maggiore Polezhaev ottenne l’alto titolo di Eroe dell’Unione Sovietica con l’Ordine di Lenin e la Medaglia d’Oro.
Dopo la guerra visse a Saransk. Morì il 19 settembre 1982. (7)
Stepan Ivanovič Shvets — Nacque nel Donbass il 18 maggio 1905, in un villaggio nei pressi di Lugansk. Prima della guerra lavorava in una fabbrica di mattoni. (8)
Nel 1931 fu arruolato nell’Armata Rossa e nel 1933 si diplomò alla scuola piloti.
Nel luglio del 1943 aveva già effettuato 150 missioni di bombardamento delle retrovie nemiche.
Con decreto del Presidium del Soviet Supremo dell’URSS del 18 settembre 1943, per l’esemplare adempimento dei compiti di combattimento e del comando, il coraggio e l’eroismo mostrati, il maggiore Shvets ricevette il titolo di Eroe dell’Unione Sovietica con l’Ordine di Lenin e la Medaglia d’Oro.
Alla fine della guerra aveva compiuto 267 missioni di bombardamento. Lasciò l’aeronautica militare sovietica nel 1946 e andò a vivere nella città di Dnepropetrovsk in Ucraina. Morì il 3 gennaio 1998. (8)
Pavel Ivanovič Tikhonov — Nacque il 12 luglio 1908 in un villaggio nella regione di Samara. Da adolescente iniziò a lavorare in una fattoria e nel 1930 fu arruolato nell’Armata Rossa, laureandosi alla Scuola dei Piloti dell’Aviazione Militare di Lugansk. (9)
Dal 1936 al 1941 lavorò come pilota nell’aviazione civile.
Nel maggio del 1944, dopo aver effettuato 224 missioni di bombardamento, di cui la maggior parte notturne, gli fu affidato il comando di un reggimento della 1° Divisione delle Guardie Aeree di Lungo Raggio.
Con decreto del Presidium del Soviet Supremo dell’URSS del 19 agosto 1944, per il coraggio e l’eroismo mostrati sul fronte della lotta contro gli invasori tedeschi, il maggiore Tikhonov ricevette l’alto titolo di Eroe dell’Unione Sovietica, con l’ Ordine di Lenin e la Medaglia d’Oro.
Dopo la fine della guerra si trasferì a vivere ad Irkutsk, lavorando come collaudatore aereo. Morì tragicamente in un incidente aereo il 28 settembre 1946. (9)
Fëdor Ivanovič Titov — Nacque da una famiglia di contadini, l’11 gennaio 1919 in un villaggio nella regione di Tula. Dal 1936 iniziò a lavorare come fabbro in un deposito ferroviario e nel frattempo si diplomò alla scuola di aviazione di Tula. (10)
Nel 1939 fu arruolato nell’Armata Rossa e nell’aprile del 1941 si laureò alla Scuola di Aviazione Militare di Taganrog. Nel luglio del 1941 fu inviato ad una scuola per l’addestramento al volo notturno, dove si laureò nel giugno del 1942.
Venne inviato a combattere dal 6 luglio del 1942. Effettuò missioni di bombardamento dei nodi ferroviari e degli aeroporti di Pskov, Smolensk, Brest. Inoltre partecipò a missioni di bombardamento delle retrovie tedesche a Varsavia, Danzica, Königsberg, Helsinki.
Prese parte anche alla battaglia di Stalingrado effettuando 14 missioni di bombardamento ed alla battaglia di Kursk compiendo 17 missioni.
Alla fine della guerra aveva effettuato 294 missioni di bombardamento.
Dopo la guerra continuò a prestare servizio nell’aeronautica militare sovietica. Nel 1953 aderì al PCUS (Partito Comunista dell’Unione Sovietica).
Visse a Voronezh, città della quale divenne anche cittadino onorario. E’ morto il 12 marzo 2011.
Per l’esecuzione esemplare delle missioni di combattimento e del comando sul fronte della lotta contro gli invasori tedeschi, con decreto del Presidium del Soviet Supremo dell’URSS del 19 agosto 1944, il tenente maggiore Titov ricevette il titolo di Eroe dell’Unione Sovietica. (11)
Luca D’Agostini
Lascia un commento
Fonti
(1) Народный Комиссар обороны Приказ № 138 от 26.03.1943 г. = Приказы Народного комиссара обороны СССР 1943-1945 гг. // Коллектив авторов Сборник документов «Великая Отечественная война 1941—1945 гг.» / В.А. Золотарев. — Москва: Терра, 1997. — Т. 13 (2-3). — С. 415.
(2) Балашов
(3) Алейников
(4) Харитонов
(5) Поленков К. А., Хромиенков Н. А. Калужане — Герои Советского Союза. — Калуга, 1963.
(6) Харитонов Николай Николаевич // Авиационная энциклопедия в лицах / Отв. А. Н. Ефимов. — М.: Барс, 2007. — С. 646. — 712 с
(7) полежаев
(8) Швец
(9) Тихонов
(10) Титов
(11) ТИТОВ Федор Иванович
Вы должны авторизоваться чтобы опубликовать комментарий.