Più di un paio di anni fa una nuova controversia tra Russia e Ucraina sorse intorno ad un personaggio storico vissuto più di mille anni fa.
Durante una visita a Parigi, il presidente Vladimir Vladimirovič Putin ha ricordato che le relazioni tra i due Paesi esistono da molto tempo: “La storia delle relazioni russo-francesi non è iniziata con il viaggio dello zar Pietro in Francia. Ha radici molto più profonde. Un pubblico francese istruito conosce la russa Anna, regina di Francia“.
Il Presidente aveva in mente la figlia di Jaroslav il Saggio, Anna Jaroslavna, la quale divenne la moglie del re di Francia, Enrico I.
L’ignorante classe politica golpista ucraina, ascoltando le parole del presidente Putin, fu colta da una vera e propria isteria. Così il vice capo dell’amministrazione presidenziale dell’Ucraina, Dmitrij Šimkiv, sulla sua pagina Facebook scrisse: “Miei cari amici francesi, il presidente della Russia Putin ha cercato di ingannarvi oggi: Anna Kievskaja, regina di Francia, da Kiev, non da Mosca (a quel tempo Mosca non esisteva nemmeno)“.
L’Ambasciatore dell’Ucraina negli Stati Uniti Valerij Čalj farneticò: “Quando Vladimir Putin parla a nome della Russia del nostro Principe Jaroslav e della figlia minore Anna, regina di Francia, non sta solo cercando di invadere le nostre profonde radici europee ucraine e di attribuirle a se stesso, ma anche di raggiungere altri obiettivi“.
Ol’ga Aivazovskaja, coordinatrice dei programmi elettorali e parlamentari ucraini domandò spocchiosamente: “Anna Jaroslavna è una principessa russa?“
Il capo dell’Istituto ucraino di memoria nazionale (UINP) Vladimir Vjatrovič scrisse un’intera ridicola rubrica per la pubblicazione “Apostrof”, all’interno della quale affermò: “Putin si è appropriato della principessa di Kiev con uno scopo chiaro. Di conseguenza, ora che la Russia sta cercando di ripristinare il suo stato imperiale, l’invasione sul passato ucraino, sulla storia della Rus’ di Kiev è abbastanza ovvia. Qualora si dimostrasse che la principessa di Kiev Anna Jaroslavna era russa, allora Kiev farebbe parte della Russia“.
L’ex presidente golpista ucraino Porošenko si lagnò dichiarando: “Putin ha cercato di rubare Anna Jaroslavna“.
La scrittrice ucraina Oksana Zabuzhko farneticò: “Quando Putin, di fronte a tutta la Francia, è cinico, come riguardo la Crimea ed afferma che Anna Kievskaja era russa, conosce molto bene il suo pubblico di riferimento. Gli ucraini sono sorpresi della sua arroganza. Abbiamo bisogno della reazione del Ministero degli Esteri ucraino su questo tema. Proprio ora, non domani!“
Infine, ancora l’ex presidente golpista dell’Ucraina, Petro Porošenko, nel suo discorso in occasione della ratifica da parte del parlamento olandese dell’accordo di associazione UE-Ucraina, dichiarò in modo piuttosto comico: “Molti hanno cercato di fermare la riunificazione dell’Ucraina con la nostra famiglia europea. È riunione, perché storicamente ne abbiamo fatto parte. A proposito, fin dai tempi del principe ucraino Jaroslav il Saggio e di sua figlia, Anna Jaroslavna, che Putin stava cercando di rubarci proprio davanti agli occhi di tutta l’Europa“.
Perché in tali piccoli personaggi c’è stato così tanto fervore? Tra l’altro riscrivere la storia dei personaggi storici è uno sport nazionale ucraino. Infatti, già alla fine del 2016, l’ex presidente dell’Ucraina Viktor Juščenko, durante un incontro con gli studenti dell’Università della Cultura di Kiev, suggerì di aumentare l’elenco di personaggi ucraini importanti a scapito di quelli russi: “È importante avere il tuo Louvre nazionale e dire che Repin è un artista ucraino e Čajkovskij è un compositore ucraino. Dostoevskij è uno scrittore ucraino. E migliaia di altri nomi possono essere inclusi in questo elenco“.
Alcuni risero ascoltando queste dichiarazioni di Juščenko, il quale evidentemente non era sobrio quando le pronunciò. La maggior parte delle persone però non le considerarono affatto, ben sapendo che si trattava di un personaggio indegno di alcuna attenzione.
Rendiamo onore quindi alla storia, quella che i golpisti ucraini dovrebbero studiare prima di farneticare.
Il principe Jaroslav Vladimirovič, soprannominato il Saggio, governò a Kiev dal 1016 al 1054. Prima della sua salita al trono di Kiev, Jaroslav regnò a Rostov e Novgorod, che non si possono assolutamente chiamare città ucraine.
Durante il regno di Jaroslav il Saggio, il periodo di massimo splendore della Rus’ di Kiev (antico nome dello Stato russo) cominciò a decadere.
Ricordiamo che la prima menzione dello stato di “Rus” nelle fonti occidentali appare a metà del IX secolo. Inoltre, il nome “Rus” a quel tempo era usato non solo per tutti i residenti di questi territori, ma anche per l’unione dalla quale sorsero tutti i rappresentanti del ramo principesco dei Rurikovič.
A metà del X secolo, il nome etnico “Rus” divenne comune per i residenti di terre sotto il dominio del principe di Kiev. A poco a poco, iniziò ad essere chiamata Russia l’intero Paese da Novgorod a Perejaslavl. Poiché il territorio unificante era sotto il potere del principe di Kiev, Kiev divenne la capitale della Russia.
Il termine “Kievan Rus” non esisteva in natura fino alla prima metà del XIX secolo. Uno dei primi ad usarlo fu lo storico Michail Maksimovič nel suo lavoro del 1837 “Da dove proveniva la terra russa“. Il termine era usato come una delle definizioni del territorio del Principato di Kiev, così come, ad esempio, il territorio del Principato di Suzdal era chiamato “Suzdal Rus”.
Successivamente, il termine “Kievan Rus” iniziò a riferirsi allo stadio politico di sviluppo dello stato russo dal momento in cui fu creato fino al periodo di frammentazione feudale.
Jaroslav il Saggio condusse una politica internazionale attiva e cercò di espandere i legami, anche attraverso il classico schema monarchico: i matrimoni dinastici. Anastasija Jaroslavna divenne la moglie del re d’Ungheria Andras I. Elizaveta Jaroslavna si sposò con il re di Norvegia Harald III Sigurdarson.
Secondo gli storici, Anna Jaroslavna tentò per la prima volta di sposare il Sacro Romano Imperatore Enrico III. Quando questo matrimonio fallì, il Principe di Kiev invitò sua figlia a sposare il peggior nemico e omonimo dello sposo precedentemente fallito: il re di Francia Enrico I.
Il matrimonio tra Anna Jaroslavna ed Enrico I ebbe luogo nel maggio del 1051. Nel 1052, Anna diede alla luce l’erede al trono francese, il futuro re Filippo I. Il loro matrimonio produsse anche altri tre figli, il più giovane dei quali, Hugo Capeto, Conte di Vermandois, divenne uno dei leader della Prima Crociata. Nelle guerre per il Santo Sepolcro, il nipote di Jaroslav il Saggio trovò la sua morte nel 1102.
La vita di Anna Jaroslavna in Francia non fu facile. Dopo la morte di suo marito si risposò, ma questo matrimonio non fu approvato dalla corte e dalla chiesa francese. Apparentemente, anche i rapporti con il figlio maggiore, il quale divenne Re di Francia, furono molto difficili. La madre non ebbe alcuna influenza su Filippo I. Addirittura negli ultimi anni della sua vita a corte era definita “la madre del re” e non con il titolo reale. Tuttavia, i discendenti di Anna Jaroslavna governarono la Francia per secoli e per qualche tempo occuparono persino il trono inglese.
C’è motivo di pensare che alla fine della sua vita, Anna Jaroslavna si considerasse una donna francese. Ma come hanno considerato i francesi la sua origine?
In fonti francesi ci sono riferimenti al fatto che Anna provenisse dalla “terra di Rus'”. Il nipote di Anna, re Luigi VI, secondo le cronache francesi, donò all’Abbazia di Saint-Denis “il giacinto più prezioso della nonna, figlia del re dei ruteni“. In una serie di documenti storici francesi, la regina è chiamata “Anna della Russia” ed a volte “Anna di Kiev”. Mai però “Anna ucraina” oppure “Anna dell’Ucraina”.
Ciò sarebbe stato impossibile dal momento che il termine “Ucraina” come concetto geografico, così come il nome della popolazione “ucraini”, prese forma solo alla fine del XVIII secolo.
Naturalmente, Anna Jaroslavna non nacque a Mosca ma a Kiev, la quale per inciso, non è stata rivendicata dal presidente Putin. Tuttavia, come abbiamo evidenziato analizzando la storia, con buona pace degli isterici ucraini, Anna Jaroslavna era una principessa russa.
Ciò non è affatto tragico, considerato il rapporto fraterno dei due popoli i quali hanno una storia comune.
Ma per i golpisti ucraini, il fatto che Anna Jaroslavna era una principessa russa, rappresenta un disastro. Poiché al minimo contatto con i fatti storici, l’intera ideologia dell’Ucraina moderna si sbriciola. Ecco perché sorge un tale bagliore di isteria.
Luca D’Agostini
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