L’ex vice governatore della regione di Sverdlovsk, Aleksandr Gennadievič Visokinskij, il 25 settembre 2018 è stato eletto all’unanimità sindaco di Ekaterinburg. Per la prima volta in epoca post-sovietica, il capo della città è stato eletto dai deputati dell’autorità rappresentativa (Duma di Ekaterinburg) e non dai cittadini.
Visokinskij è nato il 24 settembre 1973 a Sverdlovsk. Si è laureato presso l’Accademia di Pubblica Amministrazione degli Urali con una laurea in Amministrazione Statale e Municipale ed un master di specializzazione dell’Accademia di Pubblica Amministrazione sotto il Presidente della Federazione Russa a Mosca.
Ha iniziato la sua carriera lavorando presso l’ufficio del sindaco di Ekaterinburg, dove per due anni è diventato presidente del Comitato di Economia. Ha anche ricoperto la carica di vicesindaco della città e vicecapo dell’amministrazione della capitale degli Urali. E’ uno degli sviluppatori e coordinatori del piano di sviluppo strategico di Ekaterinburg fino al 2025.
Nel 2013 ha partecipato alla campagna elettorale per il sindaco della città, ma “si è fatto da parte” sostenendo il candidato di Russia Unita (il partito creato dal presidente Putin) Jakov Silin. Nel febbraio 2016, con decreto del governatore della regione di Sverdlovsk, è stato nominato vice primo ministro del governo regionale. Ha supervisionato il progetto “Grande Ekaterinburg”, l’implementazione del programma “Strategia-2030” nei comuni e l’interazione con i territori. Nel 2018 ha aderito al partito Russia Unita ed è stato eletto sindaco di Ekaterinburg. Attualmente è anche impegnato nella promozione di Ekaterinburg per l’Esposizione mondiale EXPO-2025.
Per quanto concerne la vita personale, Visokinskij è sposato in matrimonio civile ed ha due figli. Sua moglie Natal’ja Godlevskaja è la fondatrice di una grande società di gestione di Ekaterinburg.
La passione di Visokinskij è il collezionismo di auto d’epoca. Come sport ama praticare l’hockey su ghiaccio.
Il suo reddito dichiarato nell’anno 2017 è stato di 4,76 milioni di rubli.
Luca D’Agostini
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