Il Memoriale dell’Anello Spezzato è un monumento dedicato al ricordo di una delle pagine più terribili della storia, l’assedio di Leningrado. Il monumento simboleggia la forza e la volontà degli assediati, i quali non lasciarono la loro città e nonostante aver subito un milione di morti sia per fame che per malattie e bombardamenti, riuscirono comunque a spezzare l’assedio nazista.
Il memoriale si trova nella parte occidentale della riva del lago Ladoga. La posizione esatta del monumento è il villaggio di Kokkorevo, nella regione di Leningrado, oggi San Pietroburgo. Il memoriale è uno dei numerosi luoghi memorabili del complesso della Cintura Verde della Gloria “Sulla Via della Vita”.
Il terribile assedio di Leningrado causò la morte di oltre un milione di civili.
Il Memoriale dell’Anello Spezzato fu costruito nel 1966 ed è costituito da una coppia di mezze arcate in cemento armato, ognuna delle quali è alta circa 7 metri.
La larghezza e le condizioni della strada denominata “Via della Vita”, non consentivano a quei tempi di fornire alla città la quantità necessaria di prodotti per sopravvivere. Per questo motivo, la carestia iniziò presto a Leningrado. La situazione fu aggravata dall’arrivo del rigido inverno. Le bufere di neve fermarono quasi completamente l’unico collegamento con l’esterno della città.
La storia di questo tragico periodo iniziò l’8 settembre del 1941, quando le truppe tedesche bloccarono il collegamento terrestre di Leningrado con il resto dell’Unione Sovietica. Solo nel gennaio del 1943 il blocco fu parzialmente rotto e nell’inverno del 1944 la città fu completamente liberata dall’assedio.
In quel periodo c’era solo un modo per collegare Leningrado con l’Unione Sovietica. Nella stagione calda, i rifornimenti venivano consegnato dalle navi lungo questa rotta ed in inverno, venivano utilizzate le piste di ghiaccio.
Un fattore complicante per il trasporto di grandi carichi era lo spessore del ghiaccio e la possibile distanza tra i veicoli. Non doveva essere inferiore a 100 metri, in modo da ridurre la possibilità di rompere le lastre di ghiaccio. Ciò nonostante, il fondo del lago Ladoga oggi ospita ancora più di mille camion con provviste destinate alla città assediata.
La soluzione fu trovata con la costruzione di una ferrovia con un ponte sul fiume. Tale opera fu costruita in un contesto di enormi difficoltà, nel tempo record di 17 giorni. La lunghezza della ferrovia era di 33 km. A questo percorso fu dato il magnifico nome di “Strada della Vittoria”.
Dopo 872 giorni di assedio e di vita infernale all’interno della città, grazie al sacrificio di eroi che combatterono sul Fronte di Leningrado, i cittadini assediati riuscirono ad ottenere la liberazione dal giogo delle truppe tedesche. Gli abitanti della città poterono assaporare di nuovo il gusto della libertà, l’anello che stringeva d’assedio Leningrado era stato spezzato.
Qualora doveste recarvi in visita a San Pietroburgo, vi invito a trovare del tempo per recarvi al Memoriale dell’Anello Spezzato. La visita vi porterà all’interno di una delle pagine più tragiche della storia dell’assedio di Leningrado e fisserà nella vostra memoria il valore e la forza che possedevano i coraggiosi assediati della città.
Luca D’Agostini
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