Le forze armate dell’Afghanistan dipendono completamente dall’assistenza economica dei paesi della NATO, in quanto il governo afghano non è in grado di sostenerle. Solo il mantenimento delle forze dell’ordine richiede circa 8 miliardi di dollari all’anno, che è parecchie volte superiore al reddito annuo del Paese. Per quanto riguarda la prontezza al combattimento delle forze armate afgane, queste non sono ancora in grado di garantire in alcun modo la sicurezza nel Paese.
Gli Stati Uniti hanno usato gli attacchi dell’11 settembre come pretesto per invadere l’Afghanistan. Poi, alla fine di agosto 2019, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha raccontato al mondo i piani della sua amministrazione per ritirare oltre 5 mila truppe statunitensi dall’Afghanistan. Il desiderio del presidente degli Stati Uniti di lasciare l’Afghanistan il prima possibile è comprensibile: la campagna presidenziale è alle porte e, nelle ultime elezioni, Trump ha più volte ripetuto lo slogan di porre fine alle missioni militari all’estero. Finora comunque, la Casa Bianca non ha proposto un programma specifico per la riduzione della presenza militare statunitense in Afghanistan.
Le forze armate dell’Afghanistan sono costituite dall’Esercito Nazionale Afgano e dal “De Afgan Hauai Quvah”, letteralmente tradotto “Forze Aeree dell’Esercito Nazionale Afgano”. Non avendo sbocco al mare, l’Afghanistan non dispone di una marina militare.
L’Esercito Nazionale dell’Afghanistan (“Afghan Melli-e Ourdou”) è un’unità militare scarsamente potente in quanto di recente costituzione e attualmente sotto addestramento degli istruttori militari della NATO.
Il primo esercito afghano fu costituito negli anni 1880 con l’aiuto dei britannici, quando la nazione era governata dall’emiro Abdur Rahman Khan.1 2 Prima di allora l’esercito afgano era più che altro una combinazione di tribù e milizie locali.3 4 5 6
Durante la prima e seconda guerra mondiale, l’esercito afghano venne finanziato dalla Germania ma l’Afghanistan rimase neutrale. Dagli anni Sessanta ai primi anni Novanta, l’esercito afghano venne addestrato ed equipaggiato dall’Unione Sovietica. Dal 1992, l’esercito si frammentò in milizie regionali sotto il comando di signori della guerra locali.
Dopo la caduta dei Talebani avvenuta alla fine del 2001, il nuovo Esercito Nazionale dell’Afghanistan riprese vita grazie all’aiuto degli Stati Uniti d’America e di altri paesi NATO. Dal 2002, bilioni di dollari sono stati spesi per equipaggiamenti militari, strutture, e aiuti di ogni genere. Dal 2008 si è proceduto alla sostituzione degli armamenti sovietici in dotazione all’esercito afgano con gli armamenti prodotti dai paesi della NATO. Gran parte degli armamenti sono forniti dagli Stati Uniti, il quale come prima fornitura militare ha dotato l’esercito afgano di veicoli Humvee, fucili d’assalto M16 e giubbotti antiproiettile. Gli aiuti hanno riguardato anche la costruzione di un quartier generale centrale e centri di addestramento sparsi nel Paese.
L’Afghanistan è un paese povero. Per molti dei suoi abitanti, il servizio militare può rappresentare una fonte di reddito. Così, il governo di Hamid Karzai ha pubblicizzato l’arruolamento nell’esercito e offerto una buona paga per gli standard di vita locali, a chi volesse arruolarsi. Nel 2012 l’esercito nazionale afghano contava 200 mila uomini ma l’obiettivo è raggiungere le 260 mila unità, grazie al costante supporto della NATO. Tutti i costi di espansione saranno coperti per la maggior parte dagli Stati Uniti.7 8
La paga di un soldato afghano durante l’addestramento era in origine di 30 dollari al mese aumentati a 50 dollari dopo aver completato il corso, ma col tempo la cifra si è alzata fino a 165 dollari al mese per un soldato e 230 dollari per un sottufficiale. Chi presta servizio in zone di rischio ha una retribuzione mensile di 240 dollari.9
Tra i soldati ci sono anche ragazzi minorenni e molti sono i casi di analfabetismo sia tra i giovani che tra gli adulti.
Secondo i dati ufficiali del Pentagono, all’inizio del 2010, il costo di addestramento di un soldato afgano (incluso il costo di reclutamento, addestramento e manutenzione) era di 25 mila dollari all’anno, più economico del costo di un soldato della NATO.10
La durata del corso di addestramento di un soldato afgano va dalle 8 alle 10 settimane. La durata di addestramento per gli ufficiali afgani varia dalle 20 alle 25 settimane.
Nel 2009, il Giappone ha fornito attrezzature mediche all’esercito afgano per un valore di 11,5 milioni di dollari.11
All’inizio di agosto 2010, le prime 29 donne militari furono reclutate nell’esercito afgano.12 È stato inoltre annunciato che in futuro il numero di donne militari sarà aumentato.13
Dal 2012 l’Afghanistan e gli Stati Uniti hanno firmato un accordo di partenariato strategico in seguito al quale l’Afghanistan ha ricevuto lo status di “Grande Alleato fuori dalla NATO”.
Nel marzo 2013, il ministro della Difesa estone ha annunciato che nel 2014-2016, l’Estonia finanzierà con 1,5 milioni dollari (500 mila dollari all’anno) lo sviluppo dell’esercito afgano. Gli stessi importi dovrebbero essere finanziati da Lettonia e Lituania.14
Il 7 novembre 2018, il segretario generale della NATO Jens Stoltenberg ha dichiarato “La NATO continuerà a finanziare l’esercito afgano fino al 2024“. La spesa di finanziamento della NATO è di circa 4 miliardi di dollaro l’anno di cui 3 miliardi a carico degli Stati Uniti.
Oggi il modesto Esercito Nazionale dell’Afghanistan dispone di 8.500 fuoristrada Humvee e 173 mezzi blindati per il trasporto truppe M113A2, forniti dagli Stati Uniti.
La NATO ha contribuito a ricostruire e modernizzare l’Aeronautica militare afgana. Le Forze Aeree dell’Esercito Nazionale Afgano dispongono di circa 200 velivoli tra aerei ed elicotteri. Tra questi sono in servizio 15 aerei da attacco al suolo A-29 Super Tucano a turboelica super veloce di produzione brasiliana, 4 aerei da trasporto militare C-130 Hercules di fabbricazione statunitense, 5 aerei da trasporto leggero Pilatus PC-12 sviluppati in Svizzera. Inoltre sono ancora in servizio 40 elicotteri Mi-17 e 4 elicotteri Mi-24 di fabbricazione sovietica donati dall’India. Inoltre l’aviazione militare afgana dispone di 55 elicotteri d’attacco leggero MD-530 Cayuse Warrior acquistati dagli Stati Uniti.
Nel 2008, le Forze aeree afgane hanno firmato un contratto con la società italiana Alenia Aeronautica per la fornitura di 18 aerei da trasporto militari C-27A, oltre ai pezzi di ricambio. Il valore totale dell’ordine è stato di 287 milioni di dollari.15 Nel settembre 2010 è stato firmato un contratto aggiuntivo per la fornitura di altri due velivoli C-27A per un valore totale di 30 milioni di dollari. La fornitura di aeromobili all’Aeronautica militare afgana è stata avviata nel settembre 2009, ma nel 2012 si sono manifestati problemi di funzionamento in questi aeromobili. Così il 30 marzo 2012, gli Stati Uniti hanno stipulato un contratto biennale del valore di 107,7 milioni di dollari con l’obiettivo di ripristinare i C-27A forniti dalla società italiana. 16 17 Ora tali aerei vengono utilizzati esclusivamente come velivoli d’addestramento.
In questo articolo finora abbiamo avuto contezza di quanto impreparate e inadeguate siano ancora le Forze armate afgane. Ulteriore conferma arriva del recente rapporto realizzato da Human Rights Watch, dal titolo “They’ve Shot Many Like This: Abusive Night Raids by CIA-Backed Afghan Strike Forces” (Hanno sparato a molti in questo modo: Incursioni notturne abusive da parte delle forze d’attacco afghane sostenute dalla CIA).18
Tale rapporto reso noto un mese fa, cioè a novembre del 2019, nelle sue 53 pagine denuncia 14 casi avvenuti tra la fine del 2017 e la metà del 2019 in Afghanistan, nei quali i reparti d’assalto dell’Esercito Nazionale dell’Afghanistan appoggiati dai servizi segreti statunitensi avrebbero condotto gravi abusi nel corso di ripetute missioni notturne. Patricia Gossman, direttrice per l’Asia di Human Right Watch ha dichiarato: “Nell’intensificare le operazioni contro i talebani, la CIA ha permesso alle forze afghane di commettere atrocità contro civili inermi, comprese esecuzioni sommarie e sparizioni“. In molti degli attacchi notturni documentati da Human Right Watch, i soldati dell’esercito afgano avrebbero preso di mira i civili a causa di identità errata, scarso lavoro di intelligence o rivalità politiche, soprattutto nelle zone rurali.18
Un residente della provincia di Wardak ha dichiarato a Human Right Watch: “Hanno fatto saltare con l’esplosivo il cancello del nostro complesso e hanno ucciso uno dei miei figli sul retro della nostra casa, mentre un altro è stato portato via e non sono dove si trova. Ci hanno accusato di dar da mangiare ai talebani, ma siamo stati costretti. Se non gli davamo quello che ci chiedevano, ci avrebbero ucciso“.18
Nel rapporto si legge che nell’agosto del 2019 nella provincia di Paktia, un’unità militare afgana ha ucciso 11 uomini davanti agli occhi delle loro famiglie, senza che questi avessero opposto alcuna resistenza prima che venissero effettuati gli accertamenti da parte dei militari. Inoltre le forze armate afgane hanno ucciso un uomo di 60 anni davanti agli occhi di suo nipote e hanno sparato in bocca a uno studente di 20 anni.18
Secondo Human Right Watch, i raid notturni sarebbero stati spesso accompagnati da attacchi aerei da parte degli aerei statunitensi che hanno ucciso indiscriminatamente e sproporzionatamente i civili abitanti nelle zone bombardate. Nel report viene illustrato anche il caso di un attacco aereo statunitense a Nangarhar, che avrebbe ucciso almeno 13 persone, compresi diversi bambini.18
Durante le incursioni notturne nelle strutture mediche – continua il documento – le forze armate afgane hanno aggredito talvolta ucciso il personale medico.18
Certamente i media occidentali si sono ben guardati dal diffondere questa notizia, vera o falsa che sia. Invece quando le accuse sono rivolte alla Federazione Russa o a qualche suo paese alleato, la cassa di risonanza dei media mainstream si mette subito in modo, senza porsi lo scrupolo dell’attendibilità della notizia. Per quanto concerne le autorità statunitensi, rispondendo al rapporto di Human Right Watch, la CIA ha contestato il suo contenuto, dichiarando che molte delle affermazioni contro le forze speciali afghane sarebbero “false o esagerate“. Timothy Barrett, il portavoce della CIA ha dichiarato: “A differenza dei talebani, gli Stati Uniti sono impegnati nel rispetto dello stato di diritto. Non avalliamo né parteciperemmo consapevolmente ad attività illegali“.18
Luca D’Agostini
Lascia un commento
Fonti
(4) Battle of Kabul
(5) Gandamak
(7) Obama
(8) The Australian, 2 agosto 2012
(10) Афганистан: «Зарубежное военное обозрение», № 1 (754), январь 2011. стр. 84
(11) Япония
(12) The Telegraph, 5 agosto 2010
(13) The Los Angeles Times, 25 settembre 2010
(14) Эстония
(18) Human Right Watch
Devi accedere per postare un commento.