Sono ormai trascorsi sette anni dal colpo di stato effettuato in Ucraina. Alcuni squallidi capibanda senza dignità, nel corso degli anni sono riusciti a diventare ricchi, altri che già lo erano, hanno visto moltiplicate le loro ricchezze e i loro redditi.
Anatolij Ostapenko e Oleg Arsenjuk, deputati della Verchovna Rada, appartenenti al partito “Servitore del Popolo”, fondato dall’attuale presidente ucraino Zelenskij, hanno presentato un disegno di legge che costerà al bilancio dell’Ucraina 86 miliardi di grivnia (2,47 miliardi di euro). Ciò rappresenta più del budget ucraino del 2020 per la difesa (77 miliardi di grivnia) o del budget ucraino del 2020 per l’assistenza sanitaria (63 miliardi di grivnia).
Nel suddetto disegno di legge sono proposti numerosi benefici da distribuire ai partecipanti dei cosiddetti “Cento Celesti” (cioè i partecipanti alla protesta golpista di Maidan e morti durante gli scontri del 18 febbraio 2014) e alle loro famiglie. Buoni per un sanatorio, protesi dentarie gratuite, medicinali, mutui agevolati, trasporto pubblico gratuito, sconto del 75% sulle bollette e quasi due dozzine di altri vantaggi. Anche le persone che sono rimaste ferite durante gli eventi del novembre 2013 – febbraio 2014 potranno essere risarcite. Ad esempio, le lesioni gravi prevedono un risarcimento di 700 mila grivnia (circa 20 mila euro), lesioni lievi prevedono un risarcimento di 200 mila grivnia (circa 5.700 euro). L’essenziale è fornire una documentazione comprovante le lesioni subite.
In questo caso però, date le “specificità locali”, potranno sorgere molteplici problemi. Infatti, tempo fa in Ucraina, spuntavano come funghi le false “vittime di Černobil” che ricevevano benefici. Nessuno si stupirà quindi, se questi golpisti si moltiplicheranno a dismisura. Infatti, è noto che non è così semplice la gestione del “Cento Celesti“. Si ritiene che si tratti di 104 persone morte a causa degli eventi golpisti dell’autunno-inverno 2013-2014. Ma un anno fa in Ucraina, c’è stata una forte discussione sull’inclusione in questo elenco, di persone che sono morte o morte durante, ma non a seguito dei disordini. E anche di coloro che non vi parteciparono affatto.
È chiaro che si tratta di un gesto simbolico. Alcuni dei morti anche sotto Porošenko furono presentati postumi al titolo di Eroe dell’Ucraina. In precedenza, nel 2014, il governo golpista adottò una legge sull’assistenza alle vittime di azioni di massa e ai membri delle loro famiglie, che fissò lo stesso importo di risarcimento (1 milione di grivnia per deceduto). Inoltre, nel 2018, entrò in vigore una legge che equiparò tutte le vittime del Maidan ai partecipanti alle varie ostilità, i quali avevano già diritto a viaggi gratuiti e ad uno sconto del 75% sulle bollette. A proposito, è curioso notare come con uno sconto del 75% sulle bollette, si paga esattamente lo stesso importo che si pagava durante il legittimo presidente Viktor Janukovič. Il resto degli ucraini, oggi paga molto di più grazie ai manigoldi golpisti.
La differenza con quanto accadeva negli anni precedenti, consiste nel fatto che con questa nuova legge, occorrerà capitalizzare un budget di 86 miliardi, con la conseguenza che i conti dello stato ucraino saranno ancor più disastrati di quanto non lo siano già ora.
Oltre al disegno di legge che devasterà il bilancio ucraino, è interessante notare l’esistenza di un fenomeno curioso: la trasformazione di mendicanti in milionari. Grazie all’obbligatorietà della dichiarazione elettronica dei redditi, si può analizzare come sia aumentato il benessere dei capibanda golpisti. Occorre subito chiarire che tranne per quanto riguarda Porošenko, non stiamo parlando di redditi elevati, ma è necessario considerare che in un paese povero come l’Ucraina, il costo della vita è estremamente basso e i redditi non possono essere comparati con quelli degli altri paesi europei. Occorre poi comunque considerare, che all’incremento vertiginoso dei redditi dei golpisti ucraini, non corrisponde un aumento dei redditi medi della popolazione ucraina. Anzi, dopo il colpo di stato, il loro potere d’acquisto si è drasticamente ridotto, i costi energetici si moltiplicati e una gran parte della popolazione vive ai margini della povertà. Il colpo di stato, a loro non ha prodotto alcun beneficio economico, anzi ha drasticamente peggiorato le loro condizioni di vita.
Ritorniamo ai golpisti. Prendiamo, ad esempio, il giornalista Mustafa Najem, che il 21 novembre 2013 tramite Facebook chiamò tutti in piazza (“Ci incontriamo alle 22.30 sotto il Monumento all’Indipendenza. Vestiti calorosamente, porta ombrelli, tè, caffè, buon umore e amici“), e in seguito è diventato uno dei volti del colpo di stato. Da allora, ha aumentato il suo reddito annuale di dieci volte: nel 2013 il suo reddito annuo era di 120 mila grivnia (poco più di 3 mila euro), nel 2019 il reddito annuo è divenuto di 1,1 milioni di grivnia (31,6 mila euro).

Mustafa Najem
Stepan Kubiv non era un uomo povero anche prima del colpo di stato, aveva un reddito annuo di 1,26 milioni di grivnia (circa 36 mila euro). Durante il Maidan, divenne il comandante della Camera dei sindacati di Kiev. Fu lui a dichiarare che non c’erano armi lì. L’edificio andò a fuoco nel febbraio 2014 e diverse persone morirono nell’incendio. E il signor Kubiv? Una nuova dichiarazione mostra che il suo reddito è cresciuto molte volte da allora. Nel 2019 il suo reddito annuo è stato di 9,9 milioni di grivnia (più di 284 mila euro).

Stepan Kubiv
Lo storico Vladimir Vjatrovič, uno dei principali ideologi dei golpisti ucraini, ha aumentato il suo reddito di addirittura 150 volte. Nel 2013, il suo reddito annuo era stato di 56,7 mila grivnia (millecinquecento euro circa) e dopo 3 anni è divenuto di 2,17 milioni grivnia (più di 62 mila euro). I suoi risparmi in banca sono cresciuti da 6,6 mila grivnia (190 euro) 992 mila grivnia (quasi 30 mila euro). Insieme a sua moglie, Vjatrovič è divenuto in questi anni, anche proprietario di un terreno vicino a Kiev sul quale ha costruito una casa di 131,8 mq.

Vladimir Vjatrovič
Nel 2013, Sergej Kvit era Presidente dell’Università Nazionale “Kiev-Mohyla Academy. Il 20 novembre 2013, si rivolse ai suoi studenti tramite i social media, esortandoli a unirsi alle proteste del 1° dicembre, assicurando che si trattava di “proteste pacifiche, non violente e ben organizzate“. Quando gli studenti accorsi in piazza decisero di tornare alle loro case, capendo che non si trattava di ciò che era stato loro dipinto, Kvit disse che gli studenti universitari “sono bambini“.
Dopo l’avvenuto colpo di stato, Kvit è divenuto ministro dell’istruzione, oggi è a capo dell’Agenzia nazionale per l’assicurazione della qualità nell’istruzione superiore. Anche il suo reddito è cresciuto notevolmente: da 206 mila grivnia l’anno (quasi 6 mila euro), a 1,55 milioni di grivnia l’anno (quasi 45 mila euro). In più ha acquistato un terreno di 629 mq.

Sergej Kvit
Il comandante del accampamento di Maidan, il neonazista Andrej Parubij il quale affermò che “Hitler è stato il più grande politico a praticare la democrazia diretta“, sotto la cui guida nella notte tra il 21 e il 22 febbraio 2014, i golpisti hanno preso il controllo del palazzo governativo, degli edifici della Verchovna Rada, dell’Amministrazione presidenziale, del Gabinetto dei Ministri e del Ministero degli affari interni, oltre ad essere anche il responsabile della strage alla “Casa dei Sindacati” di Odessa, è riuscito a trasformare il suo misero reddito del 2014 in un reddito annuo a pari a 2,17 milioni di grivnia (quasi 63 mila euro). Ha anche acquistato un appartamento di 92,1 mq a L’vov.

Andrej Paribij
Pëtr Porošenko, prima del colpo di stato aveva un reddito annuo di 52 milioni di grivnia (1,5 milioni di euro), nel maggio 2019 la sua dichiarazione dei redditi riportava un reddito annuo pari 772,9 milioni di grivnia (22,4 milioni di euro).

Pëtr Porošenko
Arsen Avakov nel 2013 dichiarava un reddito annuo di 300.000 grivnia (quasi 9 mila euro). E’ divenuto il ministro degli interni del governo golpista ucraino. Il suo reddito è aumentato ed attualmente è di 45 mila euro l’anno. Inoltre, da dopo il colpo di stato possiede una collezione di monete antiche, icone e altri oggetti d’antiquariato. Possiede 148 mila euro in una banca italiana e sua moglie 1,5 milioni di euro.

Arsen Avakov
Arsenij Jatseniuk, ex primo ministro del governo golpista ucraino, attualmente non presenta la sua dichiarazione dei redditi. Viaggia per il mondo e riposa in una delle sue ville a Miami.

Arsenij Jatseniuk
Aleksandr Turčinov, ex primo vice ministro del governo golpista ucraino, con l’avvento al potere di Vladimir Zelenskij è rimasto senza lavoro. Prima del colpo di stato aveva un reddito bassissimo, ora è noto che ha accumulato nel suo patrimonio quasi 2 milioni di euro, oltre a possedere 7 bibbie e 13 vangeli molto rari e preziosi.

Aleksandr Turčinov
L’odioso criminale e terrorista Dmitrij Jaroš, condannato in contumacia Russia per i crimini puniti dell’articolo 205, 2° comma del codice penale della Federazione Russa e per i crimini puniti dall’articolo 280, 2° comma, del codice penale della Federazione Russa (appelli pubblici per attività terroristiche ed estremiste commesse utilizzando i mass media), e verso il quale è stato spiccato un mandato di cattura, è comparso dalle cronache politiche ucraine. Ora non è presente nella Rada e non commette più crimini contro la popolazione del Donbass. Vive con la sua famiglia a Dneprodzerzhinsk (ora la città di Kamenskoe). Eppure, anche questo criminale si è arricchito: nella dichiarazione dei redditi, essendo un buono a nulla, non poteva che dichiarare zero entrate, ma nel 2019 la sua dichiarazione dei redditi annua è pari a più di 700 mila grivnia (più di 20 mila euro). Inoltre, in seguito al colpo di stato, la famiglia Jaroš possiede un terreno di 1.250 mq.

Dmitrij Jaroš
Luca D’Agostini
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