Antonina Zacharovna Eliseenko nacque il 25 febbraio 1921 nel villaggio di Krasnodon, sito nell’attuale Repubblica Popolare di Lugansk.
Suo padre Zachar era un minatore del Donbass.
Nel 1929 Antonina iniziò a frequentare la scuola. Amava moltissimo la storia e la letteratura, di sera leggeva spesso versi dei suoi poeti preferiti: Aleksandr Sergeevič Puškin, Michail Jur’evič Lermontov, Vladimir Vladimirovič Majakovskij. Era appassionata di sport e partecipò a varie competizioni distrettuali e regionali. Era considerata una ragazza molto bella, aveva capelli neri e ricci e grandi occhi scuri. Era difficile passasse inosservata.
Nel 1937, Antonina Eliseenko divenne membro del Komsomol (L’Unione della Gioventù Comunista Leninista di tutta l’Unione). Gli furono affidati vari incarichi: consigliera di distacco, editrice del giornale della scuola, membro del comitato studentesco. Nel 1939, dopo essersi diplomata al liceo, superò con successo gli esami presso l’Istituto pedagogico Voroshilovgrad.
Durante la guerra con la Finlandia, nel 1940, Antonina fu arruolata come personale sanitario. Fu inviata a un corso per infermieri e dopo la formazione fu destinata a un ospedale militare. Curava i feriti, leggeva loro libri, scriveva lettere ai loro parenti.
Terminata la guerra con la Finlandia, ottenne un posto come maestra di scuola elementare nella scuola numero 25 nel villaggio di Krasnodon. L’inizio della sua attività lavorativa a scuola coincise con l’inizio della guerra. Così, la giovane maestra, non solo insegnò ma lavorò anche nei campi agricoli, contribuendo alla raccolta.
Antonina Eliseenko si unì ai ranghi della Giovane Guardia agli inizi di ottobre del 1942 e fu una degli organizzatori più attivi e autorevoli. Soprattutto Antonina, insieme ad alcuni suoi compagni, si recava nella steppa alla ricerca di armi lasciate sui campi di battaglia e dopo alcuni scontri a fuoco. Queste armi erano poi consegnate ai partigiani. Oltre questa pericolosissima attività, Antonina Eliseenko in qualità di insegnante, era colei che ideava il testo della maggior parte dei volantini che poi gli altri membri della Giovane Guardia scrivevano materialmente e distribuivano alla popolazione.
Alla fine di ottobre del 1942, in virtù della sua precedente esperienza professionale, Antonina Eliseenko fu assunta in un ospedale. Sfruttando questo lavoro, sottrasse dai magazzini molte medicine consegnandole ai partigiani che combattevano nella periferia del villaggio. Inoltre scrisse dei falsi certificati di grave malattia e inidoneità al lavoro per impedire il trasferimento in Germania dei suoi concittadini, i quali sarebbero poi stati utilizzati per i lavori forzati.
Il 13 gennaio 1943, Antonina Eliseenko fu arrestata all’interno dell’ospedale, in quanto il suo operato aveva destato notevoli sospetti e attirato l’attenzione della Gestapo. Il giorno dopo l’arresto fu trasferita in carcere insieme ad altre Giovani Guardie.
Fu sottoposta a terribili torture le quali però risultarono inutili e non sortirono l’effetto sperato dai nazisti. Il suo corpo fu sfigurato e ampiamente ustionato, in quanto fu legata e posta nuda per lungo tempo su una stufa rovente. Come fecero tutti i membri della Giovane Guardia, anche Antonina Eliseenko non rivelò nulla ai suoi torturatori e così fu uccisa con un colpo di pistola alla testa il 16 gennaio 1943. Fu poi gettata nella fossa comune N. 5.
Ad Antonina Zacharovna Eliseenko fu assegnato postumo l’Ordine della Guerra Patriottica di 1° grado e la medaglia “Partigiano della Guerra Patriottica” di 1° grado.
Luca D’Agostini
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