Andrej Ivanovič Erëmenko, nacque nel Donbass, a Markovka, nella regione di Lugansk, il 14 ottobre 1892 da una famiglia di contadini. Era una famiglia molto numerosa e povera. Il padre morì molto presto e così Erëmenko che era il maggiore di cinque fratelli, per sfamare la famiglia, già dall’età di dieci anni cominciò a lavorare prima come pastore e poi all’interno di un mulino. (1) Morì a Mosca il 19 novembre 1970. E’ stato un generale, insignito nel 1944 del grado di Eroe dell’Unione Sovietica, la massima onorificenza militare sovietica e nominato Maresciallo del”Unione Sovietica nel 1955.
Si arruolò nell’esercito imperiale nel 1913. Prestò servizio in qualità di soldato semplice sul fronte rumeno durante la prima guerra mondiale. Erëmenko era un combattente molto coraggioso ed intraprendente. (2) Si mise in evidenza poiché durante un combattimento corpo a corpo con la baionetta, uccise 11 soldati nemici, riportando solo una ferita al petto. (1) Si congedò con il grado di sergente. Nella primavera del 1918, organizzò e comandò un gruppo di partigiani per combattere le truppe tedesche che occupavano la regione di Lugansk, nel Donbass. Alla fine della guerra questo gruppo di partigiani confluì nell’Armata Rossa, dove prestò servizio nella leggendaria cavalleria di Semën Michajlovič Budënnyj (Prima armata di cavalleria russa. Frequentò la Scuola di Cavalleria di Leningrado e poi l’accademia militare. Considerato uno dei giovani generali più promettenti dell’Armata Rossa ed un esperto della nuova guerra con mezzi corazzati, Erëmenko nel 1939, fu posto al comando delle truppe con le quali prima invase la Polonia orientale a seguito del Patto Molotov-Ribbentrop e successivamente occupò i Paesi Baltici nella primavera 1940. Otto giorni dopo l’inizio dell’invasione della Russia da parte delle truppe tedesche, Erëmenko fu richiamato a Mosca, dove fu nominato Comandante del Fronte Occidentale Sovietico, due giorni dopo che il comandante precedente, il generale dell’Esercito del Dmitrij Pavlov, era stato giustiziato per incompetenza. Protagonista di molte battaglie sul fronte orientale durante la seconda guerra mondiale, ebbe un ruolo decisivo soprattutto durante la battaglia di Stalingrado, in cui diresse la prima fase difensiva per poi prendere parte alla seconda fase offensiva (la cosiddetta “Operazione Urano”), contribuendo all’accerchiamento delle forze tedesche del generale Friedrich Paulus. In seguito continuò a guidare vari “fronti” sovietici: comandante del secondo fronte baltico, riconquistò la Crimea nel1943; partecipò all’offensiva del Baltico alla fine del 1944; concluse la guerra partecipando all’offensiva su Praga. Nel 1956 entrò a far parte del Comitato centrale del Partito Comunista dell’Unione Sovietica e divenne alto funzionario al Ministero della Difesa. (3)
Erëmenko si sposò due volte. Con la prima moglie, Evdokija Fëdorovna ebbe 4 figli: Pavel, Ignat, Ivan e Valentina. Con la seconda moglie, Nina Ivanovna, ebbe due figli: Vladimir e Tat’jana.
L’urna contenente le sue ceneri si trova nella Piazza Rossa, riposta sulle mura del Cremlino.
Luca D’Agostini
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Fonti
(2) Маршал Еременко Андрей Иванович
(3) Grande Enciclopedia De Agostini, vol. VIII, pag. 191, De Agostini, Novara 1987.
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