In questo articolo tratterò la vita di un importante principe russo vissuto nel XII secolo. Quasi la totalità degli Occidentali non sa nemmeno della sua esistenza in quanto nelle scuole questo la storia russa è un argomento molto marginale. I russi che invece leggeranno questo articolo conoscono benissimo la sua storia di grande conquistatore e governante autocratico. Prima di passare al racconto della sua storia, casomai in un prossimo viaggio in Russia decideste di recarvi anche nella bella città di Vladimir, ricordatevi che Andrej Bogoljubskij è sepolto nella meravigliosa Cattedrale della Dormizione e che ricordandovi della sua storia la vostra visita si arricchirà di un fascino ulteriore.
La data esatta o anche solo l’anno di nascita di Andrej Bogolijubskij sono sconosciuti. Si stima che Andrej Bogoljubskij, nacque intorno al 1111. E’ stato principe di Vladimir dal 1157 fino alla sua morte avvenuta nel 1174. Era figlio di Jurij Dolgorukij e nipote di Vladimir Monomach. Le descrizioni dell’epoca, giunte fino ai giorni nostri, lo descrivono di una pelle colorito bruno chiaro, capelli mossi, barba non lunga, vestiti principeschi, di porpora, bordati di pelliccia di zibellino, copricapo guarnito di zibellino, stivali. (1) Alla morte del padre, Andrej era principe di Vladimir, Rostov e Suzdal ma prima che iniziasse a governare scoppiò una guerra con i suoi tre fratelli, in quanto Andrej cercava di escluderli dall’eredità nel tentativo di riunire tutte le terre della Rus’ sotto il suo potere. (8) A partire dal 1159 combatté una strenua lotta contro la Repubblica di Novgorod allo scopo di ottenerne il controllo. Attaccò Kiev nel 1169, sconfiggendo ed uccidendo suo fratello Daniil ed insediandovi come principe suo fratello minore, Gleb. (2) L’altro suo fratello sopravvissuto alle lotte fratricide, si insediò a Suzdal come gran principe. Andrej a questo punto si insediò come gran principe di Vladimir. In seguito, le due città, Suzdal e Vladimir, strinsero un’alleanza e si fusero in un unico principato. La capitale venne stabilita a Vladimir, città che Andrej fortificò e dove fece erigere tra il 1158 ed 1161, la Cattedrale della Dormizione, oltre ad altre chiese e monasteri. Andrej donò alla cattedrale la famosa immagine miracolosa della Vergine Vladimirskaja (la Madonna di Vladimir), dipinta in rigoroso stile bizantino e sequestrata alla corte di Vysgorod e destinata a diventare un simbolo dell’impero zarista e della Russia. (3)
Il principe Andrej si stabilì a Vladimir, ma pose la sua residenza definitiva a Bogoljubovo, da lui fondata nel 1159. Si tramanda una bella leggenda legata alla fondazione di questa città. Si racconta che, durante il viaggio da Kiev alla regione di Vladimir-Suzdal compiuto dal principe Andrej, proprio in quel luogo si fermarono i cavalli che stavano portando la famosa icona della Madonna di Vladimir. Ci fu anche l’apparizione della Vergine Maria la quale gli disse di lasciare in quel luogo l’icona della Madonna di Vladimir. Da questo evento miracoloso si fa derivare il secondo nome del principe Andrej, infatti Bogoljubskij deriva dalle parole Bog (Dio) e ljubimyj (amato) e quindi Andrej Bogoljubskij significa Andrej amato da Dio. (4) (5) Il luogo dove apparve la Madonna venne fortificato e circondato da mura e possenti bastioni. Qui il principe Andrej fece costruire il suo palazzo, noto come il Castello di Bogoljubovo. Purtroppo di questa costruzione si è conservata solo una torre a due piani. Per la pianta della città di Vladimir, Andrej si ispirò al modello di Costantinopoli. Rientrava in questa concezione la porta d’Oro che egli fece erigere nel 1164.
Durante il suo regno il principato di Vladimir-Suzdal accrebbe notevolmente la sua importanza politica ed il suo potere e più tardi divenne il nucleo del moderno Stato russo. (6)
A partire da quegli anni, nella Rus’ di Kiev il titolo di gran principe si sdoppia; esiste un gran principato a Kiev, vecchio e in fase di decadenza, che finirà nel 1240 con la conquista tataro-mongola ed un gran principato a Vladimir-Suzdal, nuovo e in fase di ascesa, che conoscerà una fase di potenza lungo il XIII secolo, fino a quando Ivan I, nel 1327, porterà la capitale a Mosca.
In questo contesto di divisione, la Repubblica di Novgorod diventerà sempre più autonoma. Nel 1170 Andrej intraprese un’altra spedizione militare contro la Repubblica di Novgorod perché questa estendeva il proprio potere su tutto il nord della Rus’. (7) Tra maggio e giugno 1170 Andrej fu sconfitto in uno scontro molto cruento sul fiume Lovat’. Tuttavia Andrej riuscì a salvare il proprio esercito e circondò tutti quei territori e quei villaggi che fornivano derrate alimentari a Novgorod. Per questo si giunse ad un trattato di pace, che sanciva un perfetto equilibrio e vantaggiosi accordi commerciali sia per la Repubblica di Novgorod, sia per il Principato di Vladimir-Suzdal’. (8)
La figura storica di Andrej è estremamente complicata da decifrare, ma si può certamente affermare che era un sovrano assoluto e che ha volte rasentava la tirannia. Andrej mandò in esilio i fratelli Vassilij e Gleb, per evitare che avessero mire di successione, ed anche i suoi nipoti e la propria matrigna con i suoi figli Mikhail e Vsevold. Fece rinchiudere le sorelle in vari monasteri. Adottò misure dispotiche contro i suoi avversari politici, comminò esecuzioni capitali e cercò di limitare il potere della Chiesa. Impose affitti molto alti ai contadini, che allora versavano direttamente al gran principe il prezzo per le loro terre. Tutto questo diffuse molto malcontento tra la popolazione, i nobili e i mercanti. (9)
L’aumento del potere del principe, alcune sconfitte militari delle sue truppe e il conflitto con la nobiltà, furono la causa di una cospirazione orchestrata dai nobili contro Andrej, cospirazione che si concluse nella notte tra il 28 e il 29 giugno 1174, quando Bogolijubskij venne accoltellato a morte dagli stessi nobili. (10) La leggenda vuole che tra i cospiratori vi erano dei nobili, parenti di Bogolijubskij. Questi, la notte tra il 28 ed il 29 giugno 1174 si recarono nella cantina del palazzo del principe e bevvero molto vino, poi andarono alla camera da letto del principe ed uno di loro bussò. “Chi è?”, chiese Andrej. Colui che aveva bussato, rispose: “Procopio!” (che era il nome di uno dei servi preferiti del principe). “No, non sei Procopio!” disse Andrej, il quale conosceva bene la voce del suo servo. Così prima di aprire la porta si precipitò ad afferrare la spada di San Boris, la quale era costantemente appesa sopra il suo letto. Ma la spada era stata tolta la sera stessa da uno dei suoi servi corrotto dai cospiratori, i quali sfondarono la porta e aggredirono il principe. Andrej Bogolijubskij il quale era molto forte fisicamente, resistette a lungo all’aggressione, ma alla fine ferito e sanguinante per via di più di 20 pugnalate subite, cadde sotto i colpi di pugnale dei congiurati. I suoi sicari, pensando che fosse morto, scesero ancora una volta nelle cantine per festeggiare con del buon vino. Ma Andrej, non era morto, a fatica provò ad alzarsi e cercò di scappare. Ma poco dopo i cospiratori, seguendo le scie di sangue che aveva lasciato, lo raggiunsero in strada e lo uccisero. (11) (12) (13)
Il suo corpo venne sepolto nella Cattedrale della Dormizione, nella città di Vladimir.
Venne canonizzato dalla Chiesa ortodossa russa nel 1702, con ricorrenza il 30 giugno (4 luglio del calendario giuliano).
Alla morte di Andrej, nel 1174, scoppiarono le lotte per la successione, tra i suoi fratelli, tra i figli, e tra zii e nipoti. Alla fine di ebbe la meglio un suo fratello minore, Vsevolod “del grande nido” (così soprannominato per il fatto che ebbe dieci figli legittimi e un numero imprecisato di figli illegittimi), che divenne gran principe di Vladimir-Suzdal’ dal 1176 al 1212.
Luca D’Agostini
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