Questo articolo è dedicato al Museo Statale storico-architettonico e artistico – Riserva “Aleksandrovskaja Sloboda”, che si trova nella città di Aleksandrov.
Il luogo dove si trova il Cremlino di Aleksandrov, nel XIV secolo apparteneva al territorio dell’antico principato di Pereslavl-Zalesskij, ed era chiamato il Grande Sloboda. All’inizio del XV secolo vi vivevano i rappresentanti dell’amministrazione del principe di Mosca. La vicinanza dell’insediamento con la capitale (circa 160 Km da Mosca), nel XV secolo rese questo luogo una località di riposo dei sovrani russi.
Nei documenti dell’inizio del XVI secolo, il nome del Grande Sloboda non è più menzionato, ma appaiono i nomi di “Vecchia Sloboda” e “Nuovo Villaggio Aleksandrovskaja”.
Ivan III, in uno statuto spirituale del 1504, lasciò questo luogo in eredità suo figlio Vasilij, il futuro Vasilij III.
Tra il 1508 e il 1513 in quei terreni fu costruito un grande complesso composto da diversi palazzi, quattro templi e un certo numero di strutture economiche. I migliori maestri russi e italiani, che avevano già eretto il Palazzo del Cremlino di Mosca, furono coinvolti nella costruzione. Vasilij III, seguendo l’esempio dei monarchi dell’Europa occidentale, creò per sé una lussuosa residenza suburbana.
È noto che Vasilij III era nel suo nuovo palazzo di campagna nel 1525, prima del divorzio dalla prima moglie. I documenti registrarono anche i soggiorni di Vasilij III nel 1523, 1528, 1532. La nuova moglie di Vasilij III, la madre di Ivan IV il Terribile, era la giovane bellezza Elena Glinskaja, della famiglia dei principi Glinskij, la quale proveniva dal Granducato di Lituania. Quando Vasilij III morì, sua moglie ereditò la proprietà di “Aleksandrovskaja Sloboda”.
Pertanto, Ivan IV, il quale perse presto i suoi genitori, provò uno speciale affetto spirituale per questo luogo. Ad Aleksandrovskaja Sloboda, Ivan il Terribile risolse importanti questioni di stato.
La drammatica storia di Aleksandrovskaja Sloboda ebbe inizio il 3 dicembre 1564, quando lo zar Ivan il Terribile si recò in pellegrinaggio alla Cattedrale della Trinità sita all’interno di questo luogo. Le cronache raccontano i dettagli del grande seguito reale: lo zar era accompagnato da nobili con le loro famiglie e servitori e da più di 40.000 cavalieri. Ivan il Terribile portò con sé in pellegrinaggio tutti i gioielli, i piatti d’oro e d’argento, le icone e le croci, tutti i vestiti, i libri, i soldi, il tesoro, che includeva l’archivio di stato. Solo all’inizio del gennaio 1565, un messaggero fu inviato da Aleksandrovskaja Sloboda a Mosca con una lettera dello zar da leggere a corte. Nella lettera Ivan il Terribile stese una lista di traditori, tutti nobili e boiardi. Nella lettera scrisse anche che era giunto il momento di prendere severi provvedimenti nei confronti dei membri della corte russa. Quindi la residenza di Aleksandrovskaja Sloboda divenne la capitale senza corona. L’inizio della politica di terrore attuata da Ivan IV il Terribile dal 1565 al 1572, che consisteva nella confisca delle proprietà a favore dello stato, in misure di emergenza per superare i residui della frammentazione feudale e l’attuazione di una serie di riforme basate sul rafforzamento del potere autocratico.
Aleksandrovskaja Sloboda fu trasformato nella capitale dello stato. Alcune istituzioni furono trasferite al suo interno per garantirne il funzionamento. Il luogo divenne la sede di negoziati internazionali, ove venivano anche firmati importanti accordi. Ma questo luogo non vide solo la realizzazione degli affari di stato, ma anche torture ed esecuzioni dei nemici.
Tuttavia, Aleksandrovskaja Sloboda passò alla storia come centro culturale. Ospitava la camera di scrittura del libro reale, dove fu compilata la cronaca ufficiale russa. Qui Ivan il Terribile aveva una delle più ricche biblioteche (la famosa “Ivanovo Liberia”), che era basata su libri dal valore inestimabile. Il mistero della preziosa biblioteca reale, che è stata cercata invano per diversi secoli, è collegata con Aleksandrovskaja Sloboda. I migliori pittori di icone e architetti del tempo sono vissuti ed hanno creato qui le loro opere. Con un decreto dello zar, i migliori cantanti e musicisti furono portati ad Aleksandrovskaja Sloboda.
Ma Aleksandrovskaja Sloboda ha visto anche molti eventi e drammi della famiglia reale. Qui Ivan il Terribile si è sposò due volte. La moglie Marfa Sobakina morì due settimane dopo il matrimonio in circostanze misteriose. La successiva moglie Anna Vasilchikova fu forzatamente tonsurata nel Monastero di Suzdal Pokrovskij.
Gli ultimi giorni della permanenza dello zar ad Aleksandrovskaja Sloboda furono segnati da un sanguinoso litigio tra Ivan il Terribile ed il figlio maggiore Ivan, che si concluse con la morte dell’erede. Questo fu il motivo della rapida partenza dello zar dall’insediamento di Aleksandrovskaja Sloboda nel novembre 1581. Dopo la partenza dello zar, l’insediamento perse il suo antico significato e la sua gloria.
Successivamente, Michail Fëdorovič, il primo dei Romanov, continuò qui i lavori di costruzione e ristrutturazione, enfatizzando la continuità e la parentela con Ivan IV (era il pronipote della zarina Anastasija, la prima moglie di Ivan il Terribile).
A metà del XVII secolo qui fu fondato il Convento dell’Assunzione, che molti Romanov visitarono.
Dopo la soppressione della Rivolta degli Strel’cij del 1698, su ordine di Pietro I, la sua sorellastra Marfa Alekseevna fu tonsurata al Monastero dell’Assunzione, accusata di coinvolgimento nell’insurrezione. Visse come prigioniera per quasi dieci anni nel campanile della Chiesa della Crocifissione.
La figlia di Pietro I, Elizaveta Petrovna, ereditò l’insediamento di Aleksandrovskaja Sloboda. Durante il regno di Anna I di Russia (1730-1740), la figlia di Pietro il Grande viveva qui in esilio.
Questa in sintesi la storia di questo affascinante luogo.
Nel 2017, le Poste della federazione Russa hanno emesso un francobollo di 22 rubli con l’immagine di Aleksandrovskaja Sloboda. Vediamo ora da cosa è composto il Museo Statale storico-architettonico e artistico – Riserva “Aleksandrovskaja Sloboda”.

Ingresso di Aleksandrovskaja Sloboda
Cattedrale della Trinità. Fu eretta nel 1510 da Vasilij III. Fino alla metà del XVII secolo, la cattedrale portava il nome di Chiesa dell’Intercessione della Vergine. L’edificio consisteva del tempio stesso con una sacrestia e un refettorio, un seminterrato di due ampie camere e tre enormi scantinati per custodire oggetti di valore. Era la chiesa preferita di Ivan IV il Terribile, il luogo dei suoi pensieri e delle sue frenetiche preghiere. Sotto l’altare della Cattedrale della Trinità c’è un seminterrato, nel quale si trovano sette lapidi, costruite in pietra bianca. Sulle lapidi ci sono iscrizioni che indicano il nome del defunto. Sotto la prima lapide è sepolto il costruttore del Monastero dell’Assunzione, Cornelio il quale morì nel 1681. e confessore dell’Assunzione Monastero Cornelio, che morì nel 1681. Aleksandr Borisovič Buturlin, generale di Pietro il Grande, è sepolto qui. Ci sono anche due tombe di origine sconosciuta. Alcuni storici ritengono che siano le tombe di due figlie illegittime di Ivan il Terribile.
I murali raffigurano trame dell’Antico Testamento, così come i santi russi, principi e martiri. Le camere reali si congiungevano strettamente al tempio, formando un unico complesso. Le camere erano stanze spaziose con soffitti a volta, separate l’una dall’altra: ognuna aveva un ingresso separato. Nella grande sala cerimoniale, sorgeva il trono di Ivan il Terribile.
Sotto le camere venivano scavate gigantesche cantine alte fino a 3,5 metri. Dalle alte, possenti volte in pietra bianca, si alzano verso l’alto e hanno persino finestre dalle forme interessanti che si estendono verso l’esterno. Ora in questi scantinati c’è un’esposizione della riserva museale, che riproduce cupe prigioni sotterranee, dove è possibile vedere strumenti medievali di tortura.
Nel XVII secolo fu aggiunto un nuovo refettorio con una torre campanaria. Per 5 secoli la cattedrale è stata più volte modificata.
Durante il 1947, furono eseguiti lavori di restauro sul monumento allora gravemente fatiscente. Quattro camere centrali furono completamente smantellate ed intorno alla cattedrale fu costruita un’area cieca per il drenaggio dell’acqua.

Cattedrale della Trinità
Campanile della Chiesa della Crocifissione. Fu creata nel 1570. La sua particolarità è che sotto di essa è nascosta una struttura ancora più antica: la Chiesa del Metropolita Aleksej (1510). Ai tempi di Ivan il Terribile (molto probabilmente nel 1570), la chiesa fu completamente ricostruita e trasformata in un’alta torre-campanile alta 56 metri con una fila di campane e una piattaforma di avvistamento. Qui, come abbiamo prima accennato, fu rinchiusa Marfa Alekseevna, la sorellastra di Pietro il Grande, da lui accusata di aver organizzato la Rivolta degli Strel’cij del 1698.

Campanile della Chiesa della Crocifissione
Monastero dell’Assunzione. In origine era una chiesa di pietra bianca a cupola singola, posto su un alto seminterrato, sotto il quale erano ben conservate ampie cantine. Da qui partiva un passaggio sotterraneo che conduceva ai vari palazzi del complesso di Aleksandrovskaja Sloboda. Nel 1660 la chiesa subì una ristrutturazione significativa in connessione con le esigenze del Monastero dell’Assunzione, che era appena stato fondato nell’insediamento. L’edificio divenne una struttura a cinque cupole, di dimensioni nettamente maggiori rispetto la chiesa originaria. Nel 1675 fu aggiunto un campanile con un orologio.

Monastero dell’Assunzione
Accanto al monastero c’era un piccolo cimitero. Nel 1707, la sorellastra di Pietro I, Marfa Alekseevna, fu sepolta qui.
Il Museo Statale storico-architettonico e artistico – Riserva “Aleksandrovskaja Sloboda” è un luogo che attira quotidianamente molti turisti. Vi consiglio vivamente di visitarlo, sarete immersi nelle pagine e nei segreti più affascinanti della storia medievale russa.
A tal proposito vi segnalo alcune informazioni di servizio. Non recatevi ad Aleksandrovskaja Sloboda il lunedì perchè è il giorno di chiusura. Il martedì, mercoledì e giovedì l’orario di apertura è dalle 10.00 alle 18.00 (vendita biglietti fino alle 17.30). Il venerdì l’orario di apertura è dalle 10.00 alle 17.00 (vendita biglietti fino alle 16:30. Il sabato e la domenica l’orario di apertura è dalle alle 11:00 e alle 14:00. Sono disponibili visite guidate interattive durante le quali potrete degustare tè e kvas in ambienti con affascinanti interni storici.
Il prezzo del biglietto è di 320 rubli (4,36 euro) per gli adulti e di 290 rubli (3,95 euro) per gli studenti. L’ingresso è gratuito per i bambini minori di 16 anni d’età. Il biglietto è unico ed include le visite a tutte le mostre permanenti ed alle sale espositive.
Luca D’Agostini
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