Questo articolo è dedicato all’ex presidente della Repubblica Cecena, Achmat Abdulchamidovič Kadirov, il padre dell’attuale presidente della Repubblica Cecena.
Nacque il 23 agosto 1951 a Karaganda, nella Repubblica Socialista Sovietica Kazaka, da una famiglia cecena. Nel 1980 Achmat Abdulchamidovič Kadirov cominciò a studiare i precetti dell’Islam, prima a Bukhara e successivamente a Tashkent, nella Repubblica Socialista Sovietica Uzbeka, per poi trasferirsi in Cecenia all’inizio degli anni novanta per dedicarsi all’attività religiosa.
In seguito alla dichiarazione d’indipendenza della Repubblica Cecena, Kadirov si schierò con l’ala separatista, guidata dall’allora presidente Dzhokhar Dudaev, combattendo nella Prima Guerra Cecena, dando il suo contributo all’ottenimento dell’indipendenza de facto della Repubblica Cecena d’Ichkeria.1 Nel 1995 fu nominato Gran Muftì ceceno.
All’inizio della Seconda Guerra Cecena, Kadirov decise di abbandonare il fronte indipendentista ceceno ed offrì la propria collaborazione alle forze russe, adducendo come motivazione la presenza di troppi seguaci della dottrina wahabita e di moltissimi mujaheddin stranieri tra le milizie separatiste che, secondo lui, avevano trasformato la guerra in nome del nazionalismo ceceno in una guerra religiosa. In conseguenza di ciò, fu immediatamente estromesso dalla carica di Gran Muftì dal nuovo Presidente Aslan Maskhadov, anche se Kadirov non accettò mai tale decisione. Rassegnò invece le proprie dimissioni alcuni mesi dopo, per intraprendere una carriera politica laica.2
Quando, nel luglio 2000, la Russia riacquistò il controllo della regione, Kadirov fu nominato capo della nuova amministrazione provvisoria dal presidente Vladimir Putin. Il 22 novembre 2001, con il decreto del Presidente della Federazione Russa Vladimir Putin, Kadirov fu insignito dell’Ordine dell’Amicizia. Il 14 maggio 2003 Kadirov scampò ad un attentato da parte di una kamikaze ordito dal terrorista ceceno Šamil Basaev.
Il successivo 5 ottobre 2003 fu eletto Presidente della neonata Repubblica Autonoma di Cecenia con l’83% circa delle preferenze.
Il 9 maggio 2004, Kadirov rimase ucciso in seguito ad un attentato esplosivo che distrusse il settore VIP dello Stadio di Groznij, all’interno del quale si stava svolgendo una parata per celebrare la Giornata della Vittoria. Oltre a lui, persero la vita altre dodici persone e 56 riportarono ferite. La responsabilità dell’attentato fu rivendicata dal terrorista Basaev.
10 maggio 2004, con decreto del Presidente della Federazione Russa Vladimir Putin, gli fu conferito postumo il titolo di Eroe della Federazione Russa.
Achmat Abdulchamidovič Kadirov lasciò moglie e 4 figli, due maschi (Zelimkhan morto 22 giorni dopo il padre e Ramzan) due femmine (Zargan e Zulaj). Suo figlio Ramzan è in seguito divenuto Primo Ministro reggente della Cecenia nel 2005, nonché Presidente due anni più tardi.
Achmat Abdulchamidovič Kadirov è sepolto presso la Moschea Centrale di Groznij.
In sua memoria, il 17 agosto 2004 è stata dedicata una strada a Mosca.
Luca D’Agostini
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Fonti:
(1) Mike Bowker, Western Views of the Chechen Conflict, in Richard Sakwa (a cura di), Chechnya: From Past to Future, 1° ed., Anthem Press, Londra 2005, pp. 223–38
(2) James Hughes, The Peace Process in Chechnya, in Richard Sakwa (a cura di), Chechnya: From Past to Future, 1ª ed., Anthem Press, Londra 2005, pp. 265–88
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