Questo articolo è dedicato a colui che in Occidente è conosciuto più come bisnonno di Aleksandr Puškin, il quale su di lui ha scritto un romanzo incompiuto, “Il Negro di Pietro il Grande”, che come generale del Genio militare, governatore di Reval (l’odierna Tallinn, capitale dell’Estonia) e nobile dell’Impero Russo.
Abram Petrovič Gannibal, nacque nel 1696 al confine tra l’Eritrea e l’Etiopia. Era figlio di un principe africano vassallo del sultano turco.
All’età di sette anni, nel 1703 circa, Gannibal venne portato alla corte del Sultano Ottomano di Costantinopoli. Infatti in quegli anni, su ordine del sultano, i figli delle famiglie nobiliari del sultanato, venivano spesso presi come ostaggi, per essere uccisi o venduti come schiavi, se i loro padri si fossero comportati male. Sua sorella Lahan venne catturata assieme a lui, ma morì durante il viaggio.
Nel 1704, dopo aver trascorso un anno a Costantinopoli, fu riscattato e portato in Russia dal vicedirettore dell’ambasciatore russo Savva Raguzinskij, per ordine dei suoi superiori (uno dei quali era Pëtr Andreevič Tolstoj, bisnonno del celebre scrittore Lev Tolstoj). Era stato portato a Mosca come schiavo per l’Imperatore Pietro il Grande, ma l’Imperatore non ne fece uno schiavo, bensì lo adottò e lo crebbe assieme ai suoi figli.
Gannibal fu battezzato nel 1705, nella chiesa di Santa Parasceve, a Vilnius, con Pietro il Grande come padrino e questa è la motivazione per cui il suo patronimico è Petrovič.
Nel 1717, Gannibal fu portato in Francia, a Metz per poter continuare i propri studi in campo artistico, scientifico e militare. A quel punto, egli parlava correntemente diverse lingue e conosceva la matematica e la geometria. Combatté nelle fila dell’esercito di Luigi XV di Francia contro quello di Filippo V di Spagna, raggiungendo il grado di capitano. È stato durante questa sua permanenza in Francia che adottò il cognome Gannibal, in onore del celebre generale cartaginese Annibale (Gannibal è, infatti, la tradizionale traslitterazione del nome in russo). A Parigi, Gannibal ebbe modo di conoscere famose personalità dell’Illuminismo, quali Denis Diderot, il barone di Montesquieu e Voltaire con i quali strinse rapporti d’amicizia.(1)
L’istruzione di Gannibal fu completata nel 1722 e, pertanto, nel 1723 egli dovette ritornare in Russia. Si dice che Pietro stesso gli fosse venuto incontro per riceverlo, a pochi chilometri da Mosca (almeno questo è quello che racconta Puškin nel suo incompiuto romanzo).
Dopo la morte di Pietro nel 1725, con l’ascesa di Aleksandr Menshikov, Gannibal fu esiliato in Siberia nel 1727. Fu poi graziato nel 1730 per le sue abilità in campo militare. Quando la figlia di Pietro, Elisabetta, salì al trono nel 1741, egli divenne un personaggio molto importante della sua corte, raggiungendo il grado di maggior generale e diventando soprintendente di Reval (oggi Tallinn, in Estonia), carica che ricoprì dal 1742 al 1752.
Si narra che il grande generale Aleksandr Suvorov dovette la propria carriera come soldato a Gannibal, che riuscì a convincere suo padre a lasciare intraprendere al figlio la carriera militare.
Gannibal si sposò due volte. La sua prima moglie fu Evdokija Dioper, una nobildonna di origine greca. La coppia si sposò nel 1731 ed ebbe una figlia. Purtroppo Evdokija disprezzava suo marito, che era stata costretta a sposare; quando Gannibal scoprì che lei gli era stata infedele, la fece arrestare e gettare in prigione, dove trascorse undici anni in condizioni terribili. Gannibal cominciò dunque a convivere con un’altra donna, Christina Regina Siöberg e la sposò a Reval, nel 1736, un anno dopo la nascita del loro primo figlio, mentre lui era ancora legalmente sposato con la prima moglie. Il suo divorzio da Evdokija non divenne definitivo fino al 1753, per il quale a Gannibal, in quanto bigamo, vennero inflitte un’ammenda ed una penitenza, mentre Evdokija fu mandata in un convento per il resto della vita. Il secondo matrimonio di Gannibal venne comunque ritenuto legale dopo il divorzio.
Abram Gannibal e Christina Regina Siöberg ebbero dieci figli, tra cui un maschio, Osip, che, a sua volta, ebbe una figlia, Nadežda, madre del poeta Aleksandr Puškin. Il figlio più vecchio di Gannibal, Ivan, divenne ufficiale di marina, contribuì a fondare la città di Cherson, in Crimea, nel 1779 e raggiunse il grado di generale in capo, il secondo più alto grado militare della Russia imperiale.
Gannibal morì nell’ anno 1781. Fu sepolto presso il cimitero vecchio del villaggio di Sùjda, situato alla periferia di San Pietroburgo. Purtroppo però la sua tomba è andata perduta.(2)
Luca D’Agostini
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Fonti
(1) Hugh Barnes, Gannibal: The Moor of Petersburg, Profile Books, Londra 2005, p. 4.
(2) Музей-усадьба Ганнибала в Суйде
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