Oggi, 29 giugno, in Russia è una data memorabile in quanto si celebra il giorno dei partigiani e dei membri clandestini. Nelle retroguardie delle truppe che invasero l’Unione Sovietica, nelle condizioni del regime di occupazione più crudele, una guerra popolare fu dispiegata e condotta sotto forma di movimento partigiano e clandestino. Nella sua portata e efficacia fu un fenomeno unico nella storia e si rivelò per gli invasori un nemico inaspettato. Il movimento di guerriglia di massa nei territori occupati divenne un simbolo di resistenza popolare agli aggressori. In ricordo di questi eroi che difesero la Madre Russia, oggi in tutto il Paese si tengono spettacoli ed eventi emozionanti.
La celebrazione è stata istituita dalla Duma di Stato nel marzo del 2009 “in memoria della lotta disinteressata dei partigiani e dei membri clandestini che hanno dato un contributo significativo alla vittoria del popolo sovietico contro gli invasori fascisti nella Grande Guerra Patriottica del 1941-1945“.1Il presupposto per stabilire la data del 29 giugno è stato un evento storico. Infatti, in questo giorno del 1941, la Direzione del Consiglio dei Commissari del Popolo dell’Unione Sovietica ed il Comitato Centrale del Partito Comunista dell’Unione Sovietica, emanarono direttive a tutte le organizzazioni cittadine e lavorative sovietiche nelle regioni in prima linea, indicando la necessità di creare distaccamenti partigiani: “creare distaccamenti partigiani e gruppi sovversivi nelle aree occupate dai nemici per combattere le unità nemiche. Creare condizioni insopportabili per il nemico e tutti i suoi complici, inseguendoli e distruggendoli in ogni occasione, interrompendo tutte le loro attività“.2Come è noto dai documenti storici, le azioni dei partigiani e il supporto dei membri clandestini hanno avuto un ruolo enorme nel successo della Grande Guerra Patriottica. Il movimento partigiano nella Grande Guerra Patriottica è stata la forma principale della lotta armata del popolo sovietico contro gli invasori nazisti e fascisti dell’Unione Sovietica. In totale, più di un milione di partigiani, uomini, donne, adolescenti, hanno agito nelle retrovie del nemico. Sicuramente la più famosa è stata Zoja Anatolievna Kosmodemjanskaja, brutalmente giustiziata dai nazisti nel primo anno di guerra.2 Non c’è neanche una sola persona in Russia che non sappia chi fosse questa ragazza e cosa esattamente ha compiuto in nome della madrepatria, in nome della Madre Russia. Già solo questo atto di coscienza collettivo, dovrebbe rendere consapevole un occidentale di quale forma di amore e rispetto si onora il ricordo dei partigiani sovietici.
Il movimento partigiano era ampiamente sostenuto dalla popolazione sovietica. Formazioni partigiane furono create sul principio della volontarietà. Erano uomini, donne, adolescenti, persone di diverse nazionalità e religioni, c’erano tra loro molti soldati che avevano perso il contatto con la le loro unità d’appartenenza oppure in fuga dalla prigionia. Questi soldati introdussero nel movimento partigiano l’organizzazione e la disciplina, le conoscenze tecnico-militari e l’esperienza di combattimento. Le armi da guerriglia erano per lo più piccole armi, in alcuni distaccamenti c’erano mortai, artiglieria e persino carri armati. Le persone che si unirono ai gruppi di guerriglieri partigiani prestarono giuramento e obbedirono ai requisiti della disciplina militare. Nel 1943, un certo numero di partigiani fu equiparato a personale militare.3I partigiani sovietici hanno ucciso più di 600.000 nazisti e fascisti e più di 50.000 furono fatti prigionieri.4 Hanno distrutto più di 4.000 carri armati e autoblindo, 65.000 veicoli a motore e 58 treni corazzati nemici. Inoltre, nelle operazioni di sabotaggio distrussero 1.600 ponti ferroviari, molte stazioni e più di 20.000 binari, causando notevoli problemi allo spostamento dei treni tedeschi.2 L’attività dei partigiani era multiforme. Hanno interrotto le comunicazioni nemiche, effettuato incursioni profonde nella sua retroguardia, fornito al comando sovietico informazioni preziose di intelligence. I successi dei partigiani hanno minato il morale e la capacità di combattimento dei nemici. La Germania sperava inutilmente che aumentando il terrore, sarebbe stato possibile soffocare il movimento di resistenza nei territori sovietici occupati. Il generale tedesco W. Keitel emanò un ordine il 16 settembre 1941, secondo il quale anche per il solo tentativo di uccisione di un soldato tedesco fu ordinato di prendere in ostaggio e uccidere da 50 a 100 uomini, donne o bambini tra i residenti locali.4 Ma Keitel, come tutti gli occidentali in genere, non capiva il sentimento d’amore che muove un russo nei confronti della propria terra e quindi anche il suo scellerato ordine dimostrò non produrre alcun effetto sul morale della popolazione e della sua voglia di lottare.
Inoltre, durante la Grande Guerra Patriottica, il movimento partigiano nel territorio dell’Unione Sovietica arricchì notevolmente la teoria e la pratica della guerriglia. Dal momento che, per la prima volta nella storia delle guerre, i partigiani hanno effettuato molte operazioni dietro le linee nemiche in stretta interazione con le unità dell’Armata Rossa e sotto un unico comando, e non solo singole “sortite” indipendenti.2Per il coraggio e l’eroismo da loro dimostrato, più di 311.000 partigiani hanno ricevuto premi statali dell’Unione Sovietica, 248 persone hanno ricevuto il titolo di Eroe dell’Unione Sovietica tra i quali Sidor Artëmevič Kovpak e Aleksej Fëdorovič Fëdorov hanno ricevuto questo titolo due volte.2I partigiani e i membri clandestini sono state persone di un’anima ampia. Devono essere un degno esempio per le giovani generazioni di ogni epoca. Il 29 giugno è quindi il giorno ideale per immergersi mentalmente nel terribile passato della Grande Guerra Patriottica. E quindi indubbio il fatto che l’istituzione del Giorno dei partigiani e dei membri clandestini costituisce un doveroso tributo al profondo rispetto per la vita e l’eroismo delle persone, grazie alle quali nel 1945 la Patria fu liberata. Ed è proprio mediante tali dimostrazioni di riconoscenza e rispetto che in Russia si tramanda agli adolescenti l’amore per i valori eterni e li si protegge dalla mancanza di patriottismo.
I partigiani, degni di lode e rispetto,
senza paura di nemici e ostacoli,
andarono coraggiosamente in battaglia.
Nelle retrovie dei nemici
hanno combattuto per la vittoria.
Si scagliarono come una tempesta sul nemico,
non per ricevere premi,
ma per la Madre Russia, che riempiva il loro cuore.
La nostra gente è orgogliosa di voi!
Nel vostro ricordo ci alzeremo in silenzio,
nel vostro ricordo in silenzio rabbrividiremo!
I vostri nomi non sono sulle liste,
a volte non li conosciamo neanche,
così come non conosciamo il vostro volto.
Ma noi tutti che vi dobbiamo la vita
ci inchiniamo di fronte a voi.
L’intero Paese elogia a voce alta le vostre imprese,
oggi festeggiamo con onore il vostro coraggio!
Luca D’Agostini
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Fonti
(1) ДИРЕКТИВА СОВНАРКОМА СОЮЗА ССР И ЦК ВКП
(2) День партизан и подпольщиков в России
(3) День партизан и подпольщиков
(4) НАРОДНАЯ ВОЙНА
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