In questo articolo potrete scoprire le vite di alcuni grandi Eroi appartenenti 1° Reggimento Aerosiluranti della Guardia della Flotta Aerea del Baltico. Sono tutte molto interessanti e degne di essere lette, se non fosse altro per il sacrificio che questi uomini hanno compiuto e le avversità che hanno vissuto. Su tutte, scoprirete che la vita di Aleksandr Ivanovič Razgonin meriterebbe la sceneggiatura di un film.
Il 18 gennaio 1942, per l’ordine n. 10 del Commissariato del Popolo della Marina, per il dimostrato eroismo, coraggio e alta abilità di combattimento, il 1° Reggimento Aerosiluranti della Flotta Aerea del Baltico fu trasformato in Guardia, prendendo il nome di 1° Reggimento Aerosiluranti della Guardia della Flotta Aerea del Baltico.
All’inizio del 1943, il reggimento aveva ricevuto dagli Stati Uniti, 5 aerei Douglas A-20 Havoc/Boston. Gli aerei furono testati dai piloti sovietici e ritenuti non idonei per il ruolo di aerosiluranti, e vennero trasferiti al 15° Reggimento Aereo da Ricognizione. Per questo motivo, il Comando della Forza Aerea del Baltico decise di inviare a San Francisco (Stati Uniti), sei equipaggi del reggimento per collaborare alla conversione dell’aereo Douglas A-20 Havoc/Boston. Nel marzo del 1943, il reggimento ricevette aerei A-20G più avanzati.
A partire dal 1 aprile 1943, il reggimento poteva contare su 10 IL-4, 3 DB-3B, 6 ANT-40 (SB) e 5 A-20G.
1° Reggimento Aerosiluranti della Guardia della Flotta Aerea del Baltico partecipò attivamente all’operazione per la completa rimozione del blocco di Leningrado, effettuando attacchi di bombardamento notturno contro campi di aviazione e incroci ferroviari. Per decreto del Presidium del Soviet Supremo dell’URSS del 22 febbraio 1944, il reggimento ricevette l’Ordine della Bandiera Rossa.
Il 6 marzo 1944, il reggimento, al fine di colmare le perdite subite, fu integrato con nuovi equipaggi provenienti dalla 13° Guardia.
Il 5 aprile 1945 riceve il titolo onorifico di “Klaipeda”.
L’ultima missione di combattimento nella Grande Guerra Patriottica fu il 10 maggio 1945. Il 1° Reggimento Aerosiluranti della Guardia della Flotta Aerea del Baltico fu sciolto il 1° luglio 1960.
Scopriamo ora chi sono stati alcuni comandanti e valorosi combattenti del 1° Reggimento Aerosiluranti della Guardia della Flotta Aerea del Baltico.
Evgenij Nikolaevič Preobrazhenskij – Nacque da una famiglia di insegnati, il 9 giugno 1909 nei pressi della città di Kirillov.
Si diplomò alla scuola di pedagogia. Nel 1927 fu arruolato per il servizio militare nell’Aviazione della Marina Sovietica.
Nel 1929 si laureò alla Scuola Tecnica Militare di Leningrado dell’Aeronautica Militare e nel 1930 alla Scuola Superiore di Piloti Marittimi Rossi di Sebastopoli .
Nel 1933 si diplomò al corso di addestramento per il personale comandante dell’Accademia Aeronautica.
Dall’aprile 1936 fu nominato comandante del 105° Distaccamento dell’Aviazione, e nel giugno dello stesso anno fu nominato comandante della 25° squadriglia aerea .
Dall’aprile 1938 fu nominato Assistente Comandante del 1° Reggimento Aerosiluranti della Flotta Aerea del Baltico ed ad agosto dello stesso anno, fu nominato comandante del 4° Squadrone del Reggimento. Dal dicembre 1939 partecipò alla guerra sovietico-finlandese (1939-1940).
All’inizio della Grande Guerra Patriottica , nel luglio del 1941, fu nominato comandante del 1° Reggimento Aerosiluranti della Flotta Aerea del Baltico.
Nella notte tra il 7 e l’8 agosto 1941, un gruppo speciale di 15 bombardieri DB-3, sotto il comando del colonnello Preobrazhenskij, partecipò al primo bombardamento di strutture industriali militari nella capitale del Terzo Reich, cioè a Berlino.
13 agosto 1941, Preobrazhenskij ottenne il titolo Eroe dell’Unione Sovietica.
In totale dal 7 agosto 1941 al 4 settembre 1941, il gruppo aereo del colonnello Preobrazhenskij bombradò Berlino 10 volte. Preobrazhenskij prese parte personalmente a queste missioni. Durante questi bombardamenti, il suo gruppo aereo sganciò su Berlino oltre 36 tonnellate di bombe esplosive e incendiarie e molte migliaia di volantini.
Nel maggio del 1943, Preobrazhenskij fu nominato Capo di Stato Maggiore e, dal settembre 1944, prestò servizio come Comandante dell’Aeronautica della Flotta Settentrionale della Marina Sovietica .
Dal luglio 1955 fu nominato Vice Comandante in Capo della Marina Sovietica e Comandante dell’Aviazione della Marina Sovietica.
Morì a Mosca il 29 ottobre 1963 e fu sepolto al cimitero di Novodevičij.
In sua memoria, le città di Vologda, Cherepovets, Kirillov, Pestovo ed il villaggio di Safonovo nella regione di Murmansk, gli hanno dedicato il nome di una strada.1 2
Nikolaj Vasiljevič Celnokov – Nacque a Irkutsk il 26 aprile 1906.
Nel 1928 si arruolò nell’esercito e si laureò prima alla Scuola Teorica Militare dei Piloti a Leningrado e poi alla Scuola di Piloti di Marte di Sebastopoli.
Dal 1940 fu membro del PCUS (Partito Comunista dell’Unione Sovietica).
Partecipò alla guerra sovietico-finlandese del 1939-1940. Durante la Grande Guerra Patriottica comandò gli squadroni aerei d’assalto e nell’agosto 1942 fu nominato vice comandante del 1° Reggimento Aerosiluranti della Guardia della Flotta Aerea del Baltico.
Da agosto ad ottobre del 1944, fu nominato comandante della nona divisione d’aviazione della flotta del Baltico. Lo squadrone aereo sotto il comando di Celnokov colpì con successo i porti nemici, le navi in navigazione, le stazioni ferroviarie e le truppe nemiche che assediavano Leningrado. Per l’abile comando del suo squadrone e per i successi ottenuti nelle sue 78 missioni di bombardamento, a Celnokov fu conferito il titolo di Eroe dell’Unione Sovietica e la seconda medaglia “Stella d’Oro”.
In totale, durante la guerra, Celnokov realizzò oltre 270 missioni di bombardamento.
Dopo la guerra, lavorò nella direzione del personale d’aviazione della Marina e come istruttore. Fu eletto deputato del Soviet Supremo dell’URSS della 2° convocazione.
Tra le varie onorificenze ottenute, Celnokov fu insignito di tue titoli di Eroe dell’Unione Sovietica, tre ordini di Lenin, quattro Ordini della Bandiera Rossa, due premi di Ushakov, due “Stelle d’Oro”.
Morì a Mosca il 16 luglio 1974.
I busti di Celnokov furono installati a Leningrado, nel Vicolo degli Eroi del Parco della Vittoria di Mosca e ad Irkutsk all’incrocio tra le vie Celnokov e Majakovskij.3 4
Ivan Ivanovič Borzov – Nacque il 21 ottobre 1915 a Vorovo, un villaggio nella regione di Mosca.
Dopo essersi diplomato, iniziò a lavorare prima in una fabbrica e poi in un cantiere.
Aveva sin da piccolo la passione per l’aviazione e mentre lavorava ero riuscito a prendere il diploma alla Scuola di Tecniche di Aviazione a Mosca.
Nel 1935 fu arruolato nella Marina Militare e si laureò alla scuola militare dei piloti della marina. Dal novembre 1936 prestò servizio nell’Aeronautica della flotta del Mar Nero.
Alla fine del 1939, con un gruppo di piloti della Flotta del Mar Nero, venne urgentemente trasferito nel Baltico e partecipò alla guerra sovietico-finlandese, durante la quale effettuò 25 missioni di bombardamento.
Nel 1940 fu trasferito al 1° Reggimento Aerosiluranti della Flotta Aerea del Baltico.
Si mise subito in mostra per l’enorme coraggio. Nel luglio 1941, nonostante il suo aereo fosse in fiamme, si rifiutò di lasciarlo precipitare e di lanciarsi con il paracadute. Nell’intento di poterlo far riparare e poterlo riutilizzare, lo condusse fino all’aeroporto e riuscì ad effettuare un normale atterraggio. Purtroppo questa manovra azzardata gli provocò gravi ustioni sul corpo.
Nell’agosto del 1941 commise un reato disciplinare: per mostrare ai comandanti la possibilità di pilotare oltre ai bombardieri anche aerei da caccia, decollo senza autorizzazione con un caccia I-16, che si trovava nelle officine di riparazione degli aerei, e compì delle figure acrobatiche. Il serbatoio però era quasi vuoto e l’aereo poco dopo il decollo cadde da una bassa quota a terra. Per questo reato, il 13 settembre 1941, fu condannato da un tribunale militare della guarnigione navale di Leningrado a 10 anni di reclusione con un rinvio della pena fino alla fine della guerra “per violazione della disciplina militare, che causò l’incidente dell’aereo“.
Nello stesso settembre del 1941, fu abbattuto sul territorio nemico durante il bombardamento di una stazione ferroviaria. Saltò fuori con un paracadute, e in tre giorni riuscì a condurre in salvo il suo equipaggio e un gruppo di soldati dell’Armata Rossa che erano stati circondati.
Nel 1942 aderì al PCUS (Partito Comunista dell’Unione Sovietica).
Nel settembre del 1943, il maggiore Ivan Borzov fu nominato comandante del 1° Reggimento Aerosiluranti della Guardia della Flotta Aerea del Baltico. Borzov si distingueva per il suo coraggio e l’alta abilità militare. Nel luglio del 1944, effettuò 147 missioni di bombardamento, affondando un pattugliatore tedesco e la più grande nave da trasporto affondata nel Mar Baltico.
Con decreto del Presidium del Soviet Supremo dell’URSS del 22 luglio 1944, gli fu conferito il titolo di Eroe dell’Unione Sovietica.
Comandò il reggimento fino al gennaio 1945, quando per innovare l’addestramento al volo, fu richiamato dal fronte e nominato assistente del capo della 4° Scuola di Aviazione Navale.
Dopo la guerra, fu mandato a studiare presso l’Accademia Navale, dove si laureò con lode nel 1948. Dal novembre 1948 fu nominato istruttore all’Accademia Navale. Dal giugno 1949 fu nominato comandante della 3° Divisione Aerospaziale nell’Oceano Pacifico.
Dal maggio 1953 fu nominato comandante dell’Aeronautica della Flotta del Nord. Da gennaio del 1956 fu nominato comandante dell’Aeronautica della Flotta del Baltico. Da maggio del 1962, fu nominato Comandante dell’Aeronautica Militare dell’Unione Sovietica.
Morì a Mosca il 4 giugno 1974. E’ sepolto nel cimitero di Novodevičij.5 6
Vasilij Michajlovič Kuznetsov – Nacque il 9 gennaio 1910 in un villaggio nella regione di Tver.
Nel 1930 fu arruolato per prestare servizio nella marina dell’Unione Sovietica. Nel 1931 si diplomò alla scuola di specialisti dell’aviazione dell’Aeronautica militare della Flotta del Mar Nero. Nel 1933 si laureò alla Scuola teorica militare dei Piloti a Leningrado.
Nel marzo 1945, il maggiore Vasilij Kuznetsov era un assistente in addestramento di volo e fu nominato comandante del 1° Reggimento Aerosiluranti della Guardia della Flotta Aerea del Baltico.
Durante le sue missioni di bombardamento, Kuznetsov affondò personalmente 15 navi nemiche.
Con decreto del Presidium del Soviet Supremo dell’URSS del 6 marzo 1945, per l’esemplare adempimento delle missioni di combattimento del comando per la distruzione dei veicoli marini nemici e il coraggio e l’eroismo mostrato, il maggiore Vasilij Kuznetsov ottenne l’alto titolo di Eroe dell’Unione Sovietica con l’ Ordine di Lenin e la Medaglia “Stella d’Oro”.
Dopo la guerra, Kuznetsov continuò a prestare servizio nell’aviazione navale. Nel 1954, con il grado di colonnello fu congedato nella riserva. Visse a Kiev.
Morì il 19 luglio 1997 e fu sepolto nel cimitero della foresta di Kiev.7
Nikolaj Fëdorovič Afanas’ev – Nacque da una famiglia di contadini, il 5 dicembre 1918 in un villaggio nella regione di Tver.
Nel 1936 si trasferì nella città di Leningrado, dove lavorò in una centrale elettrica come apprendista radiofonico.
Nel 1937 fu arruolato nell’Armata Rossa. Nel 1939 si laureò alla Scuola dei Piloti di Aviazione Navale.
Da giugno del 1941 partecipò alla Grande Guerra Patriottica e con il ruolo di navigatore, fu assegnato al 1° Reggimento Aerosiluranti della Flotta Aerea del Baltico.
Con un aereo DB-3, bombardò alcune navi nemiche ed i treni tedeschi fermi in alcune stazioni ferroviarie situate nella periferia di Leningrado: Tosno, Ciudovo, Mga.
Nell’autunno del 1942, con il pilota Balejnin, affondò una cannoniera tedesca. Dalla fine del 1942 fino all’ultimo giorno volò su un aereo di fabbricazione statunitense Douglas A-20 Havoc/Boston.
Nel 1943 aderì al PCUS (Partito Comunista dell’Unione Sovietica).
Nei giorni di lotta per la liberare Leningrado dall’assedio, Afanas’ev partecipò al bombardamento delle unità di difesa del nemico. Nella notte tra il 16 gennaio e il 17 gennaio 1944, effettuò cinque missioni di bombardamento per distruggere la fortezza tedesca a Ropsha.
Nel solo mese di marzo 1944 il capitano Afanas’ev effettuò 229 missioni di bombardamento, affondando 5 navi da trasporto merci ed una cannoniera tedesca.
Con decreto del Presidium del Soviet Supremo dell’Urss del 31 maggio 1944, per l’esemplare adempimento dei compiti di comando ed il coraggio e l’eroismo dimostrati nelle battaglie con gli invasori fascisti tedeschi, il capitano Nikolaj Afanas’ev fu insignito del titolo di Eroe dell’Unione Sovietica con l’Ordine di Lenin e la medaglia “Stella d’Oro”.
Il 21 agosto 1944, colpì ed affondò un sottomarino tedesco. Il 27 agosto 1944, purtroppo il capitano Afanas’ev non tornò dalla missione di bombardamento che gli era stata assegnata. Si ignora nel dettaglio ciò che possa essere accaduto.
In sua memoria, la città di Lichoslavl ha dedicato il nome di una strada sulla quale è stata posta anche una targa commemorativa.8
Ivan Dmitrievič Babanov – Nacque a Ivanovo il 4 gennaio 1911.
Dopo essersi diplomato, dal 1933 al 1935 prestò servizio nell’Armata Rossa. Nel 1935 si diplomò alla Scuola Militare di Comando delle Armi Combinate Superiori di Mosca.
In seguito ha lavorò prima nel Ministero degli Affari Interni e successivamente nell’impianto industriale Ivanovo Melange, con la mansione di caposquadra per la riparazione di telai per tessitura.
Nel 1932 aderì al PCUS (Partito Comunista dell’Unione Sovietica).
Con lo scoppio della Grande Guerra Patriottica nell’estate del 1941, fu di nuovo arruolato nell’Armata Rossa ed inviato all’aviazione navale. Si diplomò in corsi di navigazione aeronautica navale e dall’agosto del 1943, con il ruolo di navigatore ed il grado di tenente, fu assegnato al 1° Reggimento Aerosiluranti della Guardia della Flotta Aerea del Baltico.
Nel settembre 1944 effettuò 68 missioni di bombardamento, partecipando all’affondamento di 6 navi da trasporto, una petroliera e un pattugliatore tedesco.
Il 13 agosto, in una missione di bombardamento, Babanov affondò prima un pattugliatore e poi una grande nave da trasporto tedesca.
Sempre nello stesso giorno, in un’altra missione di bombardamento, un proiettile antiaereo esplose nella cabina di navigazione nella quale si trovava Babanov. Il pilota riuscì a far atterrare l’aereo danneggiato in un vicino aeroporto. In ospedale, a Babanov furono diagnosticate 16 ferite.
Con il decreto del Presidium del Soviet Supremo dell’URSS del 5 novembre 1944, per l’esemplare adempimento dei compiti del comando ed il coraggio e l’eroismo dimostrati nelle battaglie con gli invasori fascisti tedeschi, il tenente Babanov ricevette il titolo di Eroe dell’Unione Sovietica con l’Ordine di Lenin e la Medaglia “Stella d’Oro”.
Gli è stato conferito l’Ordine di Lenin, tre Medaglie della Bandiera Rossa, medaglie.
Dopo la guerra continuò a prestare servizio nella Marina. Nel 1946, a causa degli impedimenti fisici conseguenti alle ferite subite, Babanov ottenne la licenza. Tornò a vivere nella sua città natale, dove lavorò come assistente nell’impianto industriale tessile Ivanovo Melange.
Morì il 4 gennaio 1972.9 10
Vasilij Alekseevič Balebin – Nacque il 15 febbraio 1908, da una famiglia di contadini in un villaggio nella regione di Mosca.
Nel 1923 si diplomò alla scuola superiore e nel 1932 aderì al PCUS (Partito Comunista dell’Unione Sovietica).
Nel 1933 fu arruolato nell’Armata Rossa, nelle file dei corpi speciali. Dopo l’addestramento fu inviato alla Scuola di Aviazione Navale. Partecipò alla guerra sovietico-finlandese del 1939-1940, durante la quale si distinse particolarmente tanto da venire insignito dell’Ordine della Bandiera Rossa.
All’inizio della Grande Guerra Patriottica, con il ruolo di pilota, fu assegnato al 1° Reggimento Aerosiluranti della Flotta Aerea del Baltico.
Il 16 luglio 1941, con il suo aereo DB-3, affrontò una battaglia aerea alquanto proibitiva: attaccò 6 caccia tedeschi Me-109, riuscendo con l’aiuto del suo equipaggio, ad abbatterne due. Purtroppo però, il navigatore e il mitragliere che componevano l’equipaggio di Balebin, furono uccisi durante il combattimento. Anche l’aereo di Balebin subì notevoli danni al timone e prese fuoco. Balebin si lanciò con il paracadute in un territorio però occupato dai tedeschi. Grazie anche al suo addestramento effettuato nei corpi speciali, Balebin riuscì a sopravvivere e dopo un mese addirittura a fare ritorno presso il suo reggimento.
Ritornato al comando di un aereo da bombardamento, Balebin ebbe l’opportunità di mostrare tutto il suo coraggio e la sua abilità. Così, il 10 luglio 1942, affondò una grande nave da trasporto tedesca. Il giorno dopo affondò una nave militare tedesca. Il giorno dopo ancora, affondò una motovedetta tedesca. Il 15 luglio 1942, affondò un’altra grande nave da trasporto tedesca. Poco dopo, Balebin fu considerato uno dei migliori piloti del 1° Reggimento Aerosiluranti della Guardia della Flotta Aerea del Baltico.
Nel novembre 1942, il capitano Balebin effettuò 90 missioni di bombardamento, affondando 2 navi da trasporto, una cannoniera, 3 pattugliatori, un cacciatorpediniere ed abbatté 2 aerei tedeschi.
Con il decreto del Presidium del Soviet Supremo dell’URSS del 22 febbraio 1943, per l’esemplare esecuzione dei compiti del comando ed il coraggio e l’eroismo dimostrati nelle battaglie con gli invasori fascisti tedeschi, il capitano Balebin ottenne il titolo di Eroe dell’Unione Sovietica con l’Ordine di Lenin e la medaglia “Stella d’Oro”.
Nel luglio del 1943, il capitano Balebin fu trasferito al 65 ° Reggimento Aviazione Speciale dell’Aeronautica Militare della Marina, svolgendo compiti nell’interesse del Comando della Marina.
Alla fine della guerra, nel corso di una battaglia aerea, il maggiore Balebin fu pesantemente ferito alla testa, riuscendo comunque a far atterrare il suo aereo. Perse conoscenza appena toccata la pista dell’aeroporto e si riprese solo in ospedale dopo l’operazione, quando fu rimosso un proiettile nemico. Non fu però, più in grado di volare.
Nel 1948, il maggiore Balebin fu smobilitato per motivi di salute. Visse a Mosca dove morì il 23 dicembre 1979.11
Grigorij Sergeevič Basgianov – Nacque il 27 dicembre 1918, da una famiglia di contadini in un villaggio nella regione di Mosca.
Nel 1925 con la sua famiglia si trasferì a vivere a Mosca.
Si diplomò alla scuola superiore.
Nel 1936 fu arruolato nell’Armata Rossa e inviato alla scuola di aviazione. Nel 1938 si laureò alla Scuola di Aviazione Navale. Partecipò alla guerra sovietico-finlandese del 1939-1940.
Nel 1941 aderì al PCUS (Partito Comunista dell’Unione Sovietica).
All’inizio della Grande Guerra Patriottica, con il ruolo di navigatore, fu assegnato al 1° Reggimento Aerosiluranti della Flotta Aerea del Baltico.
Il primo successo l’ottenne il 6 luglio 1941, affondando una nave da trasporto tedesca di fronte le coste della Lettonia.
In una missione di bombardamento del 14 febbraio 1943, distrusse due importanti strutture militari tedesche a Tallinn, in Estonia.
Il 18 aprile 1943, bombardò e distrusse un deposito di munizioni tedesche. Tre giorni dopo, il 21 aprile 1943, bombardò il porto di Kotka, in Finlandia.
Il 16 agosto 1943 bombardò il porto di Tallinn, in Estonia. Il 28 agosto 1943, bombardò la principale stazione ferroviaria di Tallinn.
Nei giorni delle battaglie per la liberazione di Leningrado dall’assedio che la stava stringendo, Basgianov bombardò continuamente le unità militari tedesche.
Nel giugno del 1944, affondò tre navi militari tedesche.
Nel luglio del 1944, effettuò 145 missioni di bombardamento, affondando 6 navi da trasporto tedesche, dozzine di carri armati e veicoli corazzati. In un combattimento aereo riuscì ad abbattere un aereo tedesco.
Con il decreto del Presidium del Soviet Supremo dell’URSS del 22 luglio 1944, per l’esemplare adempimento dei compiti del comando ed il coraggio e l’eroismo dimostrati nelle battaglie con gli invasori tedeschi, il capitano Grigorij Basgianov ottenne il titolo di Eroe dell’Unione Sovietica con l’Ordine di Lenin e la medaglia “Stella d’Oro”.
A settembre del 1944, Basgianov fu nominato alto funzionario dell’intelligence.
Fu smobilitato nel 1954. Visse a Mosca dove morì il 9 dicembre 1955.12
Viktor Aleksandrovič Budaragin – Nacque ad Astrachan l’11 febbraio 1919.
Si diplomò all’istituto tecnico. Nel settembre 1939 fu arruolato nella Flotta Rossa dei Lavoratori e dei Contadini. Si laureò alla scuola dell’aviazione della Flotta del Baltico. Prese parte alla guerra sovietico-finlandese come mitragliere aereo.
All’inizio della Grande Guerra Patriottica fu assegnato con il ruolo di mitragliere aereo al 1° Reggimento Aerosiluranti della Flotta Aerea del Baltico.
Per aver affondato una motovedetta tedesca gli fu assegnato l’Ordine della Bandiera Rossa.
Nell’estate del 1942 Budaragin fu ferito. Dopo essere stato dimesso dall’ospedale, fu inviato ai corsi accelerati degli osservatori pilota, laureandosi con ottimi voti e fu conseguentemente nominato navigatore del sergente Vadim Evgrafov.
Insieme ad Evgrafov, Budaragin effettuò dozzine di missioni di bombardamento a bordo di un idrovolante “MBR-2”. Partecipò anche ai bombardamenti per liberare Leningrado dall’assedio.
Nel corso delle missioni di bombardamento, Budaragin ed Evgrafov affondarono una nave da trasporto ed una motovedetta tedesca. Inoltre distrussero 5 cannoni antiaerei.
Con decreto del Presidium del Soviet Supremo dell’URSS del 19 agosto 1944, per l’esemplare adempimento dei compiti di comando e il coraggio e l’eroismo dimostrato nelle battaglie con invasori tedeschi, il tenente Viktor Budaragin fu insignito del titolo di Eroe dell’Unione Sovietica con l’ Ordine di Lenin e la medaglia “Stella d’Oro”.
Quando Evgrafov morì nell’agosto del 1944, Budaragin grazie alla sua esperienza, cominciò a volare come navigatore affiancando giovani piloti. Nel corso della guerra, Budaragin effettuò 365 missioni di bombardamento, durante le quali affondò 11 navi, distrusse 9 cannoni costieri, così come molte altre attrezzature del nemico.
Dopo la fine della guerra continuò a prestare servizio nella Marina Sovietica. Nel 1947 aderì al PCUS (Partito Comunista dell’Unione Sovietica).
Nel 1953, con il grado di maggiore, fu congedato nella riserva. Visse nella città di Krasnogorsk, nella regione di Mosca, dove lavorò dapprima presso una fattoria collettiva, e poi presso l’impianto industriale di tecnologie ottiche situato a Krasnogorsk. Morì il 6 gennaio 1992.13
Jurij Emmanuilovič Bunimovič – Nacque il 13 marzo 1919 a Vladikavkaz, una città del Caucaso. Il padre era un ferroviere di religione ebraica e morì prematuramente cosicché Jurij rimase orfano del padre sin da piccolo.
Dopo essersi diplomato, iniziò a lavorare in un club di volo locale come osservatore di un servizio meteorologico. L’ambiente aeronautico lo appassionò a tal punto che terminato l’orario lavorativo, frequentava i corsi di formazione per divenire pilota.
Nel 1938 fu arruolato nella Marina Militare e nel 1940 si laureò alla scuola dei piloti della marina. Nel gennaio del 1941 fu assegnato al 1° Reggimento Aerosiluranti della Flotta Aerea del Baltico, quale pilota di un aereo IL-4.
Durante le sue missioni di bombardamento colpì le basi navali del nemico nei suoi punti forti vicino a Leningrado. Inoltre prese parte alla distruzione delle batterie d’artiglieria pesante tedesca, che ogni giorno colpivano Leningrado.
Nell’ottobre del 1943, il tenente maggiore Bunimovič effettuò 98 missioni di bombardamento, affondando 6 navi da trasporto, una nave cisterna, due pattugliatori tedeschi e distrusse diversi aerei bombardando aeroporti nemici. Nel corso delle battaglie aeree abbatté 3 aerei tedeschi. Divenne uno dei piloti del 1° Reggimento Aerosiluranti della Guardia della Flotta Aerea del Baltico ad aver ottenuto i maggiori successi.
Nella tarda serata del 13 gennaio 1944, Bunimovič decollò per un volo di ricognizione riguardo la valutazione delle condizioni meteorologiche.
Poche ore dopo, all’alba del 14 gennaio, al suo rientro, in condizioni di cattivo tempo e scarsa visibilità, in fase di atterraggio il suo aereo si schiantò nei pressi dell’aeroporto. L’intero equipaggio: il pilota Bunimovič,
il navigatore Danilov, l’operatore radio Kudrjavtsev, il mitragliere Podleonov, rimasero uccisi all’interno dell’aereo in fiamme.
I resti dell’equipaggio furono sepolti in una fossa comune nel cimitero Volkovskij a Leningrado.
Con decreto del Presidium del Soviet Supremo dell’URSS del 22 marzo 1944, per l’esemplare adempimento dei compiti di comando e il coraggio e l’eroismo dimostrato nelle battaglie con invasori tedeschi, il tenente maggiore Bunimovič fu insignito postumo del titolo di Eroe dell’Unione Sovietica.
In sua memoria, la città di Pjatigorsk gli ha dedicato una strada.14
Arkadij Petrovič Cernishёv – Nacque il 12 gennaio 1917 nella regione di Orenburg.
Dopo essersi diplomato si trasferì con i suoi genitori nella città di Mosca dove iniziò a lavorare in una fabbrica come apprendista. Allo stesso tempo frequentava i corsi un club aeronautico e divenne un maestro di acrobazie aeree su aeroplani civili e alianti.
Nel 1937 fu arruolato nell’Armata Rossa ed inviato presso l’Accademia Navale dove si laureò nel 1939. Subito dopo fu assegnato alla Flotta del Baltico ma in nessuna unità di combattimento e bombardamento. In realtà, con i suoi voli, trasportò munizioni, posta, si occupò del trasferimento dei feriti.
Nel 1942 aderì al PCUS (Partito Comunista dell’Unione Sovietica).
Nell’estate del 1943 fu assegnato al 1° Reggimento Aerosiluranti della Guardia della Flotta Aerea del Baltico e si mise in mostra per le sue abilità acrobatiche divenendo uno dei migliori piloti del reggimento.
A settembre del 1943 fu insignito dell’Ordine della Bandiera Rossa. Alla fine del 1943, Cernishёv affondò 5 navi da trasporto e un pattugliatore tedesco.
Con il decreto del Presidium del Soviet Supremo dell’URSS del 22 gennaio 1944, per l’esemplare adempimento dei compiti del comando e il coraggio e l’eroismo dimostrato nelle battaglie contro gli invasori tedeschi, il capitano Cernishёv ricevette il titolo di Eroe dell’Unione Sovietica con l’Ordine di Lenin e la medaglia “Stella d’Oro”.
Purtroppo il 26 marzo 1944, Cernishёv ed il suo equipaggio non tornarono da una missione di bombardamento nell’area del Golfo di Finlandia. Si ritiene che molto probabilmente l’aereo di Cernishёv possa essere stato abbattuto in un combattimento notturno.15
Viktor Timofeevič Chvanov – Purtroppo della sua vita si conosce molto poco.
Nacque il 24 novembre 1914 in un villaggio nella regione di Brjansk.
Dopo gli studi si trasferì a Mosca.
Nel 1936 fu arruolato nella Marina Sovietica ed inviato alla Scuola di Aviazione Navale dove si laureò nel 1940.
Nel giugno del 1941, con il ruolo di navigatore e con il grado di tenente, fu assegnato al 1° Reggimento Aerosiluranti della Flotta Aerea del Baltico.
Nell’agosto del 1944 partecipò ai bombardamenti che affondarono 6 navi da trasporto tedesche.
Con il decreto del Presidium del Soviet Supremo dell’URSS del 22 gennaio 1944, per l’esemplare adempimento dei compiti del comando e il coraggio e l’eroismo dimostrato nelle battaglie contro gli invasori tedeschi, il tenente Chvanov ricevette il titolo di Eroe dell’Unione Sovietica con l’Ordine di Lenin.
L’aereo sul quale viaggiava Chvanov, fu abbattuto nel corso di una missione avvenuta il 9 agosto 1944. I resti del navigatore Chvanov furono sepolti in un cimitero di Leningrado.16
Rostislav Sergeevič Demidov – Nacque il 4 novembre 1922 a Char’kov, in Ucraina.
Dopo essersi diplomato con il massimo dei voti, nel 1940 fu arruolato per prestare servizio nella marina dell’Unione Sovietica. Nel 1941 si laureò alla Scuola di Aviazione Navale, dopodiché svolse il ruolo di navigatore in un reggimento della Flotta del Pacifico.
A febbraio del 1944, con il grado di tenente maggiore, fu assegnato al 1° Reggimento Aerosiluranti della Guardia della Flotta Aerea del Baltico. Divenne il navigatore del pilota Aleksandr Gagiev.
Durante la sua partecipazione alle ostilità, effettuò 106 missioni di bombardamento, affondando 6 navi da trasporto ed 1 sottomarino tedesco.
Con Decreto del Presidium del Soviet Supremo dell’URSS del 16 marzo 1945 per “esemplare adempimento dei compiti di comando ed il coraggio e l’eroismo dimostrato nelle battaglie contro gli invasori tedeschi, Demidov ricevette l’alto titolo di Eroe dell’Unione Sovietica con l’Ordine di Lenin e la medaglia “Stella d’Oro”.
Nel 1951, divenne docente presso il dipartimento delle armi da combattimento dell’Accademia Aeronautica. Dal 1964 insegnò presso l’Accademia Navale. Nel 1983, con il grado di colonnello, Demidov fu congedato. Nel 1983-1991 è stato professore presso il Dipartimento di Sicurezza dell’Istituto di ingegneria civile di Mosca. Morì il 9 giugno 2017, all’età di 95 anni.17
Vadim Nikolaevič Evgrafov – Nacque a Brjansk il 17 dicembre 1922.
Studiò a Mosca e dopo il diploma, nel 1940, fu arruolato nell’Armata Rossa.
Nel 1942 si laureò alla Scuola di Aviazione Navale.
Dall’estate del 1942, come pilota fu assegnato al 1° Reggimento Aerosiluranti della Guardia della Flotta Aerea del Baltico. Il suo navigatore era Viktor Budaragin.
Durante una delle missioni di bombardamento nella zona di Narva, il suo aereo fu colpito ed Evgrafov fu costretto ad un atterraggio di emergenza nel Golfo di Finlandia. Nella primavera del 1944, ad Evgrafov venne affidato un aereo costruito con i fondi donati dall’attore statunitense Red Skelton.
Nel luglio del 1944, il tenente Evgrafov aveva effettuato 117 missioni di bombardamento, affondando 4 grandi navi da trasporto tedesche.
Con decreto del Presidium del Soviet Supremo dell’URSS del 19 agosto 1944, il tenente Vadim Evgrafov ottenne l’alto titolo di Eroe dell’Unione Sovietica per l’esemplare adempimento dei compiti di comando ed il coraggio e l’eroismo dimostrati nelle battaglie contro gli invasori tedeschi. Il giorno successivo purtroppo Evgrafov morì tragicamente in un incidente aereo.
Fu sepolto in una fossa comune nel villaggio di Klopitsj, nel distretto di Volosovo, nella regione di Leningrado.18
Aleksandr Maksimovič Gagiev – Nacque il 16 giugno 1922 a Vladikavkaz, una città del Caucaso.
Dopo essersi diplomato al liceo, studiò per due anni presso la scuola di elettromeccanica, mentre al contempo lavorava in un club aeronautico.
Nel 1939 fu arruolato nell’Armata Rossa ma poco dopo fu inviato alla Scuola di Aviazione Navale.
Nell’estate del 1944 in qualità di pilota fu assegnato al 1° Reggimento Aerosiluranti della Guardia della Flotta Aerea del Baltico.
Il 5 luglio 1944 affondò una nave da trasporto tedesca. In totale, nell’ottobre del 1944, effettuò 28 missioni di bombardamento, affondando 4 navi da trasporto e 1 sottomarino tedesco.
Con decreto del Presidium del Soviet Supremo dell’URSS del 6 marzo 1945, il tenente Gagiev fu insignito del titolo di Eroe dell’Unione Sovietica con l’Ordine di Lenin e la medaglia “Stella d’Oro”.
Dopo la guerra, continuò a prestare servizio nell’Aeronautica della Flotta del Baltico. Nel 1953 si laureò all’Accademia Navale di Leningrado. Nel 1975 fu congedato con il grado di colonnello. Visse a Leningrado e poi a Mosca, lavorando come ingegnere. Morì il 30 settembre 1981.19 20 21
Nikolaj Dmitrievič Ivanov – Nacque il 14 ottobre 1920 in un villaggio nella provincia di Voronezh.
Nel 1936 si trasferì a Mosca dove iniziò a lavorare in uno stabilimento industriale. Nel 1939 fu arruolato per servizio nella marina dell’Unione Sovietica. Nel 1941 si laureò alla Scuola di Aviazione Navale e con il ruolo di navigatore fu assegnato al 1° Reggimento Aerosiluranti della Flotta Aerea del Baltico.
Partecipò ai bombardamenti per la liberazione di Leningrado ed ai bombardamenti dei porti tedeschi. Fino a giugno del 1944 aveva effettuato 98 missioni di bombardamento affondando 4 navi da trasporto e 2 dragamine tedeschi.
Con decreto del Presidium del Soviet Supremo dell’URSS del 22 luglio 1944, per “esemplare adempimento delle missioni di combattimento e del comando sul fronte della lotta contro gli invasori tedeschi e il coraggio e l’eroismo dimostrato”, il tenente Ivanov ottenne l’alto titolo di Eroe dell’Unione Sovietica con l’Ordine di Lenin e la Medaglia “Stella d’Oro”.
Dopo la guerra, Ivanov continuò a prestare servizio nell’aviazione navale. Nel 1956, con il grado di maggiore, fu congedato nella riserva. Visse prima a Leningrado e poi a Zelenograd. Morì il 30 settembre 1995.22
Pavel Avtonomovič Kolesnik – Nacque il 14 giugno 1915 in un villaggio dell’Ucraina.
Nel 1936 dopo essersi diplomato all’istituto tecnico, fu arruolato nell’Armata Rossa. Nel 1939 si laureò alla Scuola di Aviazione Navale.
All’inizio della Grande Guerra Patriottica fu assegnato al 1° Reggimento Aerosiluranti della Flotta Aerea del Baltico.
Nella notte tra il 16 e il 17 gennaio 1944, Kolesnik partecipò ai bombardamenti nella città di Ropsha, distruggendo il quartier generale tedesco e un’intera divisione che lì era dislocata.
Con decreto del Presidium del Soviet Supremo dell’URSS, il 22 febbraio 1944, il tenente Pavel Kolesnik ottenne l’alto titolo di Eroe dell’Unione Sovietica per “esemplare adempimento delle missioni di combattimento e del comando sul fronte contro gli invasori tedeschi e il coraggio e l’eroismo dimostrati”.
Il 6 marzo 1944, purtroppo il tenente Kolesnik non tornò dalla missione di bombardamento che gli era stata assegnata. Si ignora nel dettaglio ciò che possa essere accaduto.
In suo onore è stato dedicato il nome di una scuola a Pestovo ed una a San Pietroburgo.23
Pëtr L’vovič Koshelev – Nacque a Nižnij Novgorod il 27 settembre 1916.
Dopo il diploma iniziò a lavorare come fresatore all’interno di uno stabilimento industriale.
Nel maggio del 1934 fu arruolato nell’Armata Rossa. Si laureò alla Scuola di Aviazione Navale. Partecipò alla guerra sovietico-finlandese.
All’inizio della Grande Guerra Patriottica, con il ruolo di navigatore, fu assegnato al 1° Reggimento Aerosiluranti della Flotta Aerea del Baltico.
Fino verso la metà del 1944 aveva effettuato 188 missioni di bombardamento, affondando 4 navi da trasporto, ed abbattendo nelle battaglie aeree ben 8 aerei tedeschi.
Con decreto del Presidium del Soviet Supremo dell’URSS del 22 luglio 1944 per “esemplare adempimento dei compiti di comando e il coraggio e l’eroismo dimostrati nelle battaglie contro invasori tedeschi” il capitano Koshelev fu insignito del titolo di Eroe dell’Unione Sovietica con l’ Ordine di Lenin e la medaglia “Stella d’Oro”.
Nel settembre del 1944 il suo aereo fu colpito ed aiutò il pilota nel compiere un atterraggio di emergenza. In questa occasione Koshelev riportò gravi ferite e fu ricoverato in ospedale. Dopo la dimissione dall’ospedale, prestò servizio nella Flotta del Mar Nero ma senza compiti di battaglia e bombardamento. In pratica Koshelev, dopo le gravi ferite subite poteva effettuare solo voli di trasporto merci.
Morì prematuramente il 10 agosto 1946 e fu sepolto a Sebastopoli.
In suo onore, la città di Nižnij Novgorod ha nominato una strada.24
Nikita Dmitrievič Kotov – Nacque il 17 aprile 1915 in un villaggio nella provincia di Voronezh.
Dopo pochi mesi di vita rimase orfano di entrambe i genitori e fu cresciuto in un orfanotrofio. Si diplomò alla scuola tecnica automobilistica, dopo di che iniziò a lavorare come meccanico di macchine e trattori nella regione di Kiev, in Ucraina.
Nel 1937 fu arruolato nell’Armata Rossa. Nel 1938 si laureò presso la Scuola di Aviazione Navale. Partecipò alla guerra sovietico-finlandese.
All’inizio della Grande Guerra Patriottica fu assegnato al 1° Reggimento Aerosiluranti della Flotta Aerea del Baltico.
Partecipò alla difesa di Leningrado. Fino a giugno del 1944 aveva effettuato 152 missioni di bombardamento, affondando 4 navi da trasporto e 1 pattugliatore tedesco. Nel corso di un combattimento aereo riuscì ad abbattere un aereo tedesco.
Con decreto del Presidium del Soviet Supremo dell’URSS del 22 luglio 1944, per “l’esemplare adempimento dei compiti di comando e il coraggio e l’eroismo dimostrato nelle battaglie contro gli invasori tedeschi”, il maggiore Nikita Kotov ottenne l’alto titolo di Eroe dell’Unione Sovietica con l’ Ordine di Lenin e la medaglia “Stella d’Oro”.
Dopo la guerra, Kotov continuò il suo servizio nella marina sovietica. Nel 1956 fu congedato nella riserva. Visse nella città di Pushkin (ora all’interno della città di San Pietroburgo). Morì il 27 marzo 1979 e fu sepolto nel cimitero settentrionale di San Pietroburgo.
Un busto in suo onore è stato eretto nella città di Valuiki.25
Michail Vasil’evič Lorin – Nacque il 6 settembre 1909 a Mariupol, nel Donbass.
Prima della guerra lavorava come ispettore aeronautico in Jacuzia.
A luglio del 1942, con il ruolo di navigatore, fu assegnato al 1° Reggimento Aerosiluranti della Guardia della Flotta Aerea del Baltico.
Nel settembre 1944, effettuò 142 missioni di bombardamento, affondando 7 navi da trasporto tedesche.
Il 5 novembre 1944, per le prestazioni esemplari delle missioni di combattimento e del comando, il coraggio e l’eroismo dimostrati, al capitano Lorin fu assegnato il titolo di Eroe dell’Unione Sovietica con il premio dell’Ordine di Lenin e la medaglia “Stella d’oro”.
Successivamente partecipò alla guerra sovietico-giapponese del 1945. Fu congedato nel 1968. Visse a Leningrado.26
Aleksandr Vasil’evič Presnjakov – Nacque il 14 ottobre 1917 in un villaggio nella regione di Rjazan.
Si diplomò come meccanico a Mosca e si laureò alla scuola planetaria (quella che oggi chiameremmo astrofisica). Iniziò a lavorare come ingegnere nella Scuola di Aviazione Popolare della Direzione Principale della Rotta del Mare del Nord.
Nell’estate del 1939, si diplomò alla scuola militare di aviazione. Partecipò alla guerra con la Finlandia nel 1939-1940.
All’inizio della Grande Guerra Patriottica, fu assegnato al 1° Reggimento Aerosiluranti della Guardia della Flotta Aerea del Baltico.
Il 1 ° gennaio 1942, durante una ricognizione per individuare una colonna di carri armati, l’aereo di Presnjakov fu abbattuto dall’artiglieria antiaerea tedesca. Presnjakov ed il suo equipaggio si lanciarono con il paracadute e tre giorni dopo riuscirono a fare ritorno presso il proprio reggimento.
All’inizio del 1944, eseguì 222 missioni di bombardamento, affondando personalmente 2 navi da trasporto, 2 dragamine e distruggendo 5 aerei tedeschi durante i bombardamenti degli aeroporti. Nelle battaglie per la liberazione di Leningrado dall’assedio al quale era sottoposta, con un mirato bombardamento distrusse il quartier generale tedesco.
Con decreto del Presidium del Soviet Supremo dell’URSS del 22 luglio 1944, per “l’esemplare adempimento dei compiti di comando e il coraggio e l’eroismo dimostrato nelle battaglie contro gli invasori tedeschi”, Presnjakov ottenne l’alto titolo di Eroe dell’Unione Sovietica.
Nei bombardamenti dei giorni seguenti, affondò 3 navi da trasporto e un dragamine tedesco.
In totale durante la Grande Guerra Patriottica, effettuò 370 missioni di bombardamento.
Dal 1961 al 1968 fu vice comandante dell’aviazione per la Flotta del Pacifico.
Visse nella città di Feodosia, in Crimea. Divenne un membro del Partito Comunista Ucraino. Morì il 27 aprile 2010.27 28
Aleksandr Ivanovič Razgonin – Nacque il 30 agosto 1919 in un villaggio nella parte meridionale dell’Unione Sovietica.
Era appassionato di aviazione fin dall’infanzia. Mentre studiava a scuola già volava con l’aliante.
Quando fu chiamato per prestare il servizio militare fu arruolato nella marina ed inviato a frequentare i corsi per pilota di aviazione navale.
Nel 1940 fu assegnato al 1° Reggimento Aerosiluranti della Guardia della Flotta Aerea del Baltico.
La sua prima missione di bombardamento ebbe come obiettivo il grande porto tedesco di Memel e Razgonin si mise in mostra per la sua abilità di superare il forte sbarramento creato dal fuoco dell’artiglieria contraerea tedesca. Tutti i suoi compagni e superiori rimasero stupiti di tale abilità in quanto Razgonin non aveva ancora alcuna esperienza di combattimento. L’entusiasmo del successo che stava ottenendo con il suo bombardamento, lo portò a colpire il nemico quanto più violentemente possibile ma gli fece consumare parecchio carburante. Così il carburante a disposizione si esaurì durante il volo di ritorno dalla missione e Razgonin fu costretto a far atterrare il suo aereo vicino a Riga (Lettonia) e prendere un treno per tornare alla base del reggimento.
Non meno memorabile per Razgonin fu la seconda missione di bombardamento, effettuata il 30 giugno 1941. L’obiettivo di questa missione era bombardare le truppe e le attrezzature tedesche che attraversavano il fiume su un ponte di ferro in Lettonia. Questa missione comportò la perdita di 4 aerei e 13 uomini del reggimento. Tra le vittime vi era il pilota Igashev, l’amico più caro di Razgonin. Igashev, resosi conto dell’impossibilità di governare a lungo il suo aereo dopo essere stato colpito, decise sotto gli occhi del suo migliore amico di precipitare su una colonna di carri armati tedeschi. Anche l’aereo di Razgonin fu colpito, ma nonostante più di dieci fori sulle ali e sulla fusoliera, riuscì a ritornare ed atterrare nel campo d’aviazione del suo reggimento.
Il 6 dicembre 1941, l’aereo del tenente Razgonin fu colpito nuovamente, ma il tenente riuscì a compiere un atterraggio di emergenza proprio nella zona in cui erano attivi i combattimenti. Lui e il suo operatore radio, riuscirono a tornare al reggimento solo un mese dopo.
Nella notte tra il 5 e il 6 giugno 1943, durante un volo a largo delle coste della Lettonia, Razgonin scoprì un convoglio composto da 3 navi tedesche. Scelse di colpire la più grande di loro ed in 20 minuti, il grande piroscafo mercantile tedesco “Heinrich von Plauen”, colò a picco.
Nella notte del 22 luglio 1943, scoprì due navi da trasporto tedesche che viaggiavano senza scorta militare e le affondò. Verso la metà di settembre del 1943, Razgonin affondò 5 navi da trasporto e un pattugliatore tedesco, divenendo uno dei piloti più famosi ed efficaci della Flotta del Baltico.
Le cronache dal fronte descrivevano così Razgonin: “Un pilota basso e dalle spalle curve, mostrava 18 anni di età. Tutti i piloti si consultavano spesso con lui. Non perdeva mai il controllo di sé in battaglia e riusciva a rimanere tranquillo anche nelle situazioni più avverse. Già nel 1943 quasi tutti i giornali che narravano le vicende in prima linea, invitavano ad emulare il coraggio di Razgonin“.
L’ultima delle sue missioni di bombardamento risultò quasi fatale. Il 16 novembre 1943, sul Golfo di Finlandia, Razgonin individuò 5 navi militari tedesche. Razgonin ordinò al suo equipaggio di lanciare un siluro sulla nave più grande ma contemporaneamente divenne obiettivo della contraerea tedesca. Per evitare il massiccio volume di colpi, Razgonin salì vertiginosamente ad un altitudine di 2000 metri, ma a causa della formazione del ghiaccio, uno dei motori si fermò. Razgonin riuscì a raggiungere la costa ma subito dopo anche il motore rimanente andò fuori servizio. Nella modalità di volo programmato, riuscì a percorrere altri trenta chilometri, finché non precipitò in una foresta sita 70 chilometri a nord-est di Pärnu, in Estonia. Come conseguenza del duro atterraggio, tutti i membri dell’equipaggio ricevettero varie ferite, ma rimasero vivi.
Dopo tre giorni di vagabondaggio nella foresta, Razgonin ed il suo equipaggio incontrarono un gruppo di persone che scambiarono per taglialegna. In realtà, i “boscaioli” si rivelarono essere poliziotti che condussero l’equipaggio sovietico alle autorità di occupazione tedesche. Razgonin ed il suo equipaggio furono deportati nel campo di concentramento di Koenigsberg.
Razgonin apprese che con decreto del Presidium del Soviet supremo dell’URSS il 22 gennaio 1944 gli fu conferito il titolo di Eroe dell’Unione Sovietica. Tale notizia giunse anche ai tedeschi. Nel novembre 1944 fu trasferito al campo di prigionia di Aschaffenburg, da dove, nel marzo del 1945, durante un raid dell’aviazione sovietica, riuscì a fuggire insieme ad altri due militari sovietici che li erano detenuti. Si diressero verso ovest. Giunti dopo un mese di cammino sulle rive del Reno, Razgonin insieme agli altri due militari sovietici (Pëtr Dudkin e Ivan Tajakin), trovò un vecchio peschereccio senza remi. Per tutta la notte, i tre remarono con i palmi delle mani e solo al mattino, ormai esausti, raggiunsero la sponda opposta. Ben presto entrarono in contatto con le truppe statunitensi che li fecero prigionieri. Solo l’8 maggio 1945, gli americani consegnarono Razgonin e gli altri due militari alle autorità sovietiche che li inviarono di nuovo alle loro rispettive unità.
Per quanto riguarda Razgonin, l’essere stato un ex prigioniero di guerra ha influito negativamente sulla sua futura carriera di pilota militare. Nel 1948 fu congedato. La Stella d’Oro rappresentante il titolo di Eroe dell’Unione Sovietica e il diploma del Presidium del Soviet supremo dell’URSS che gli conferivano il titolo ed un alto rango, non gli furono mai consegnati.
Da gennaio del 1951, Razgonin lavorò come capo di un garage, e dall’inizio degli anni ’60 come capo reparto presso l’impianto sperimentale dell’Istituto centrale di ricerca della pesca di Leningrado.
La situazione cominciò a cambiare solo nel 1962, quando i vertici della marina militare sovietica decisero di concedere gli onori all’illustre pilota del 1° Reggimento Aerosiluranti della Guardia della Flotta Aerea del Baltico. Così, 18 anni dopo, Razgonin ricevette il meritato riconoscimento e nel 1963 fu reintegrato nel servizio militare con il grado di capitano. Razgonin tentò di tornare all’aviazione navale, ma nei quindici anni trascorsi dal suo ultimo volo, lo sviluppo delle attrezzature per l’aviazione era molto progredito e non riuscì ad adattarsi alla nuova realtà. Dal 1965, Razgonin prestò servizio in un impianto di riparazione aeronautica militare. Nel 1981 fu congedato con il grado di tenente colonnello, ma continuò a lavorare nello stabilimento fino al 1990. Visse a Leningrado (dal 1991 a San Pietroburgo), dove morì il 22 febbraio 2012.29 30 31
Aleksej Ivanovič Renzaev – Nacque nel 1912 da una famiglia di contadini, in un villaggio del sud-ovest dell’Unione Sovietica.
Rimase presto orfano di madre e all’età di 14 anni abbandonò il villaggio in cui era nato, in cerca di una vita migliore. Lavorò come operaio in una fonderia di Voronezh. Dopo un anno circa partì per la città di Samarcanda e divenne conducente di trattore in una delle prime fattorie collettive. Nel 1930 si trasferì a Mosca.
Nel giugno del 1931 fu arruolato nell’Armata Rossa. Si diplomò alla scuola militare dei piloti e lavorò come meccanico aereonautico.
Nel 1937 si è laureò presso il Dipartimento di Navigatori della Scuola di Aviazione Navale. Dal 1938 fu membro del PCUS (Partito Comunista dell’Unione Sovietica).
Partecipò alla guerra con la Finlandia del 1939-1940.
Da marzo del 1942 fu assegnato al 1° Reggimento Aerosiluranti della Guardia della Flotta Aerea del Baltico. Nel gennaio 1943, nei bombardamenti effettuati per liberare Leningrado dall’assedio, Renzaev colpì il deposito di munizioni dell’esercito tedesco, situato nella periferia di Leningrado e 4 treni tedeschi, fermi nelle stazioni di Tosno e Luban .
Con il decreto del Presidium del Soviet Supremo dell’URSS del 6 marzo 1945, per l’esemplare adempimento dei compiti di comando e il coraggio e l’eroismo dimostrato nelle battaglie contro gli invasori, il capitano Renzaev ottenne il titolo di Eroe dell’Unione Sovietica con l’Ordine di Lenin e la medaglia “Stella d’Oro”.
Il 19 marzo 1945, effettuò una missione di bombardamento avente per obiettivo una grande nave da trasporto tedesca. Renzaev fornì al pilota indicazioni precise che gli consentirono di raggiungere immediatamente la nave in navigazione in alto mare. La nave tedesca fu colpita ed affondata ma le navi militari che la scortavano riuscirono a colpire l’aereo sul quale viaggiava Renzaev. L’aereo fu subito avvolto dalle fiamme e cadde in mare. Tutto l’equipaggio dell’aereo perse la vita.32
Ivan Gavrilović Shamanov – Nacque il 25 settembre 1908 in un villaggio nella regione di Smolensk.
Dopo essersi diplomato iniziò a lavorare in una segheria. Nel 1927 fu arruolato nell’Armata Rossa e inviato alla Seconda Scuola Militare dei Piloti. Nel 1933 fu smobilitato ed iniziò a lavorare come pilota civile. Dal 1933 al 1936, ogni notte effettuava i voli notturni sulla rotta Mosca-Char’kov per il trasporto dell’edizione giornaliera del quotidiano “Pravda”.
Successivamente, insieme al navigatore Lorin, lavorò in Jacuzia per conto della Direzione Principale di Geodesia e Cartografia.
Con lo scoppio della Grande Guerra Patriottica, Shamanov si rivolse all’ufficio di arruolamento militare regionale per essere inviato immediatamente al fronte.
Nonostante la sua volontà, solo nell’aprile del 1942 fu assegnato al 1° Reggimento Aerosiluranti della Guardia della Flotta Aerea del Baltico e nell’equipaggio che gli fu affidato, quale navigatore vi era il suo vecchio amico Lorin. Nello stesso anno, Shamanov divenne anche membro del PCUS (Partito Comunista dell’Unione Sovietica).
Il 4 ed il 14 settembre 1943, Shamanov affondò quattro grandi navi da trasporto tedesche.
Con il decreto del Presidium del Soviet Supremo dell’URSS del 22 gennaio 1944, per l’esemplare adempimento dei compiti del comando e il coraggio e l’eroismo dimostrato nelle battaglie contro gli invasori tedeschi, il capitano Shamanov fu insignito del titolo di Eroe dell’Unione Sovietica con l’Ordine di Lenin e la medaglia “Stella d’Oro”.
Alla fine del 1944, Shamanov fu nominato istruttore pilota al quartier generale dell’aviazione sovietica. Nel 1948 fu congedato nella riserva. Tornò all’aviazione civile, ma dal 1956 per motivi di salute fu costretto ad abbandonare il lavoro di pilota.
Visse a Mosca dove lavorò nell’istituto aeronautico della città. Morì il 18 marzo 1982.33
Michail Aleksandrovič Sovietskij – Nacque nel 1917. Orfano si dalla nascita dei genitori, dei quali si ignorava l’identità, fu allevato in un orfanotrofio nel quale ricevette il nome ed il cognome.
Si diplomò nel 1935 ed iniziò a frequentare un club di volo.
Nel 1937 fu arruolato nella marina sovietica e prese parte alla guerra sovietico-finlandese del 1939-1940.
All’inizio della Grande Guerra Patriottica, con il ruolo di navigatore ed il grado di tenente, fu assegnato al 1° Reggimento Aerosiluranti della Flotta Aerea del Baltico.
Effettuò 82 missioni di bombardamento a seguito delle quali causò enormi danni alle truppe e alle attrezzature tedesche, affondò 7 navi da trasporto nemiche.
Per il coraggio e l’eroismo manifestati nelle battaglie, fu insignito del titolo di Eroe dell’Unione Sovietica con Decreto del Presidium del Soviet Supremo dell’URSS del 22 Gennaio 1944.
Qualche mese dopo, il 22 giugno 1944, al ritorno da una missione di bombardamento, l’aereo sul quale viaggiava Sovietskij, mentre era in fase di atterraggio cadde nella foresta circostante il campo di aviazione. Lui ed il resto dell’equipaggio rimasero uccisi nell’incidente.
I suoi resti furono sepolti nel cimitero ortodosso di Smolensk a Leningrado.34
Pëtr Fëdorovič Streletskij – Nacque il 5 ottobre 1918, da una famiglia di contadini in un villaggio in Ucraina.
Dopo essersi diplomato all’istituto tecnico, nel 1936 fu arruolato nell’Armata Rossa ed inviato alla scuola di aviazione. Nel 1939 si laureò alla scuola di aviazione navale e fu assegnato come pilota alla Flotta del Baltico.
Fu membro della guerra sovietico-finlandese del 1939-1940 e nel 1941 aderì al PCUS (Partito Comunista dell’Unione Sovietica).
All’inizio della Grande Guerra Patriottica, quale pilota di un idrovolante “MBR-2”, effettuava voli per ricognizione e scorta di convogli militari.
Nel settembre del 1942, Streletskij fu assegnato al 1° Reggimento Aerosiluranti della Guardia della Flotta Aerea del Baltico.
Iniziò a volare su un aereo DB-3T, ma fine del 1942 ricevette un nuovo velivolo, un “A-20G Boston” costruito con il finanziamento soldi dell’attore cinematografico statunitense Red Skelton.
La notte del 27 febbraio 1944, durante una missione di bombardamento, il capitano Streletskij fu ferito gravemente alla sua gamba destra da un proiettile della contraerea tedesca. Gestendo il dolore non perse il controllo dell’aereo e lo pilotò per 2 ore fino al ritorno al suo campo d’aviazione, effettuando pure un atterraggio perfetto. In pratica salvò la vita ai membri del suo equipaggio e risparmiò l’aereo da una conseguente distruzione. Subito dopo l’atterraggio perse conoscenza e fu immediatamente trasportato in ospedale.
Con il decreto del Presidium del Soviet Supremo dell’URSS del 31 maggio 1944, per l’esemplare adempimento dei compiti di comando, il coraggio e l’eroismo dimostrato nelle battaglie contro gli invasori tedeschi, il capitano Streletskij ricevette il titolo di Eroe dell’Unione Sovietica con l’Ordine di Lenin e la medaglia “Stella d’Oro”.
Dopo la grave ferita riportata, non fu più in grado di volare. Dopo la guerra continuò il suo servizio nella marina sovietica. Dal 1957 fu congedato nella riserva. Visse nella città di Korolev, dove lavorò come ingegnere in uno stabilimento industriale. Morì il 22 dicembre 1973. Fu sepolto nel cimitero di Perlovskoe a Mosca.35
Grigorij Dmitrievič Vasil’ev – Nacque l’11 settembre 1911 da una famiglia di contadini in un villaggio della regione di Tver.
Dopo essersi diplomato all’istituto tecnico, si arruolò come volontario nella Flotta Rossa dei Lavoratori e dei Contadini e fu inviato alla Scuola Navale di Leningrado, per poi trasferirsi nella Scuola di Difesa Costiera di Sebastopoli. Al terzo anno di questa scuola, Vasil’ev fu trasferito all’aviazione navale e nel 1934 si laureò alla Scuola Militare dei Piloti a Leningrado.
Nel 1932 aderì al PCUS (Partito Comunista dell’Unione Sovietica).
Inizialmente fu assegnato al 124° Squadrone di Bombardieri a Lungo Raggio della Flotta del Mar Nero. Partecipò alle battaglie sul Lago Chasan in qualità di pilota di un idrovolante “MBR-2”.
All’inizio della Grande Guerra Patriottica non fu inviato a combattere al fronte ma venne impiegato come pilota istruttore. Solo nel 1943, fu inviato a combattere al fronte e fu assegnato al 1° Reggimento Aerosiluranti della Guardia della Flotta Aerea del Baltico.
Il 23 luglio 1943 effettuò la sua prima missione di bombardamento affondando una nave da trasporto tedesca. Il 1° agosto 1943, bombardò la base navale di Kotka, in Finlandia. Nella notte tra il 22 e il 23 agosto 1943, nonostante le difficili condizioni meteorologiche, individuò ed affondò una petroliera tedesca. Nel dicembre del 1943 Vasil’ev effettuò 46 missioni di bombardamento su un aereo IL-4, durante le quali affondò 4 navi da trasporto e una nave cisterna tedesca.
Con decreto del Presidium del Soviet Supremo dell’URSS del 22 febbraio 1944 per “esemplare adempimento dei compiti di comando e il coraggio e l’eroismo dimostrato nelle battaglie contro gli invasori tedeschi” Il capitano Grigorij Vasil’ev fu insignito del titolo di Eroe dell’Unione Sovietica con l’Ordine di Lenin e la medaglia “Stella d’Oro”.
Dopo la fine della guerra, continuò a prestare servizio nella Marina Sovietica. Nel 1955 si è laureò presso l’Accademia Navale. Nel 1958 fu congedato nella riserva. Visse e lavorò ad Evpatoria, in Crimea. Morì il 20 novembre 1978, fu sepolto nel Vicolo degli Eroi ad Evpatoria.36
Luca D’Agostini
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Fonti
(1) Преображенский Евгений Николаевич
(2) Преображенский
(3) Николай Васильевич Челноков
(4) Челноков
(6) БОРЗОВ
(7) Василий Михайлович Кузнецов
(8) Николай Фёдорович Афанасьев
(10) БАБАНОВ
(11) Василий Алексеевич Балебин
(12) Григорий Сергеевич Бажанов
(13) Виктор Александрович Бударагин
(14) Юрий Эммануилович Бунимович
(15) Аркадий Петрович Чернышёв
(17) Ростислав Сергеевич Демидов
(18) Вадим Николаевич Евграфов
(19) Александр Максимович Гагиев
(20) Гагиев
(21) Гагиев Александр Максимович
(22) Николай Дмитриевич Иванов
(23) htt Павел Автономович Колесник
(24) Пётр Львович Кошелев
(27) Александр Васильевич Пресняков
(28) Александр Пресняков
(29) Александр Иванович Разгонин
(30) Александр Разгонин
(31) Смертельная одиссея Александра Разгонина
(34) Михаил Александрович Советский
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