Oggi è il 1° maggio e questo giorno di festa è celebrato anche in Russia.
Nella Russia moderna il 1° maggio è celebrato come la Festa della Primavera e del Lavoro.1 Il giorno di festa è celebrato anche in altri Paesi dell’ex Unione Sovietica. In Tagikistan è usato lo stesso nome adottato nella Federazione Russa.2 In Ucraina, questo giorno si celebra ancora la Giornata Internazionale della Solidarietà dei Lavoratori anche se è in discussione una proposta di legge che chiede l’abolizione di tale festività in quanto considerata di origine sovietica.3 4 In Kazakistan si celebra il Giorno dell’Unità del Popolo del Kazakistan. In Bielorussia e Kirghizistan, si celebra la Festa del Lavoro.2
Le giornate dedicate al lavoro ed ai lavoratori esistono in 142 Paesi in tutto il mondo, ma non tutte vengono celebrate il primo maggio. Negli Stati Uniti per esempio viene celebrata il primo lunedì di settembre mentre in Giappone il 23 novembre.
Prima di analizzare la storia del 1° maggio nella Russia zarista ed in Unione Sovietica, arrivando sino al significato assunto oggi nella Federazione Russa, vale la pena ricordare la storia e le motivazioni che furono alla base della nascita di questa ricorrenza.
La festa ricorda le battaglie operaie, in particolare quelle volte alla conquista di un diritto ben preciso: l’orario di lavoro quotidiano fissato in otto ore. Tali battaglie portarono alla promulgazione di una legge che fu approvata nel 1867 nell’Illinois (Stati Uniti).5 La Prima Internazionale richiese poi che legislazioni simili fossero introdotte anche in Europa.
L’origine della Festa del Lavoro risale ad una manifestazione organizzata a New York il 5 settembre 1882 dai Knights of Labor (Ordine dei Cavalieri del Lavoro), un’associazione fondata nel 1869. Due anni dopo, nel 1884, in un’analoga manifestazione i Knights of Labor approvarono una risoluzione affinché l’evento avesse una cadenza annuale. Altre organizzazioni sindacali affiliate all’Internazionale dei Lavoratori – vicine ai movimenti socialisti ed anarchici – suggerirono come data della festività il primo maggio.
Ma a far cadere definitivamente la scelta su questa data furono i gravi incidenti accaduti nei primi giorni di maggio del 1886 a Chicago e conosciuti come rivolta di Haymarket. Il 3 maggio i lavoratori in sciopero di Chicago si ritrovarono all’ingresso della fabbrica di macchine agricole McCormick. La polizia, chiamata a reprimere l’assembramento, sparò sui manifestanti uccidendone due e ferendone diversi altri. Per protestare contro la brutalità delle forze dell’ordine gli anarchici locali organizzarono una manifestazione da tenersi nell’Haymarket Square, la piazza che normalmente ospitava il mercato delle macchine agricole. Questi fatti ebbero il loro culmine il 4 maggio quando da una traversa fu lanciata una bomba che provocò la morte di sei poliziotti e il ferimento di una cinquantina. A quel punto la polizia sparò sui manifestanti. Nessuno ha mai saputo né il numero delle vittime né chi sia stato a lanciare la bomba. Fu il primo attentato alla dinamite nella storia degli Stati Uniti.
Il 20 agosto 1887 fu emessa la sentenza del tribunale: August Spies, Michael Schwab, Samuel Fielden, Albert R. Parsons, Adolph Fischer, George Engel e Louis Lingg furono condannati a morte (in seguito a pressioni internazionali la condanna a morte di Fielden e Schwab fu commutata in ergastolo); Oscar W. Neebe fu condannato a 15 anni di reclusione, di cui 7 scontati prima do ottenere la grazia nel 1893. Otto uomini vennero condannati per essere anarchici, e sette di loro condannati a morte. Louis Lingg si suicidò accendendosi un sigaro pieno di dinamite.
L’11 novembre 1887 i condannati furono impiccati a Chicago. Le ultime parole pronunciate furono:
Spies: “Salute, verrà il giorno in cui il nostro silenzio sarà più forte delle voci che oggi soffocate con la morte!“
Fischer: “Viva l’anarchia!“
Engel: “Urrà per l’anarchia!“
Parsons, la cui agonia fu terribile, riuscì appena a parlare, perché il boia strinse immediatamente il laccio e fece cadere la trappola. Le sue ultime parole furono queste: “Lasciate che si senta la voce del popolo!“
L’allora Presidente Grover Cleveland ritenne che la festa del Primo Maggio avrebbe potuto costituire un’opportunità per commemorare questi episodi. Successivamente, temendo che la commemorazione potesse risultare troppo a favore del nascente socialismo, indirizzò l’oggetto della festività sull’antica organizzazione dei Cavalieri del Lavoro. Pochi giorni dopo il sacrificio dei Martiri di Chicago, i lavoratori della città tennero un’imponente manifestazione di lutto, a prova che le idee socialiste non erano affatto morte.
In Italia, appena si diffuse la notizia dell’assassinio degli esponenti anarchici di Chicago, nel 1888, il popolo livornese si rivoltò prima contro le navi statunitensi ancorate nel porto, e poi contro la Questura, dove si diceva che si fosse rifugiato il console degli Stati Uniti.
Nell’Impero russo, il Primo Maggio come giorno della solidarietà internazionale dei lavoratori fu celebrato per la prima volta nel 1890 a Varsavia, con lo sciopero di dieci mila lavoratori.
Nella Russia pre-rivoluzionaria, il primo maggio fuori città avveniva un incontro illegale di lavoratori rivoluzionari. Questi incontri che presero il nome di “Маёвка” (pron. “Majòvka”), consistevano nell’organizzazione di gite fuori città e picnic tra la natura ed erano severamente punite dalla polizia zarista.
Le dimostrazioni dei lavoratori del Primo Maggio nel 1901 a San Pietroburgo, Tbilisi , Gomel , Char’kov e in altre città furono accompagnate per la prima volta dagli slogan: “Abbasso l’autocrazia!“, “Lunga vita alla repubblica!“
Rilevante fu poi l’episodio passato alla storia come la “Difesa di Obukhov”, consistente in una delle prime azioni di protesta dei lavoratori russi a San Pietroburgo.
Lo sciopero avvenne nel maggio del 1901 nella periferia di San Pietroburgo. Al centro degli eventi vi era la fabbrica di acciaio “Obukhov”. In quegli anni la fabbrica ricevette importanti commissioni, legate alla produzione di cannoni a lungo raggio, auto blindate, mine, proiettili ed armi di vario tipo. Nell’aprile 1901 l’impresa ricevette un ordine di stato urgente, che comportò un inasprimento degli orari di lavoro, l’introduzione degli straordinari e di conseguenza, una reazione negativa da parte di molti lavoratori. Così, il 1° maggio 1901, alcuni rappresentanti dei lavoratori annunciarono uno sciopero. Diverse centinaia di lavoratori non andarono a lavorare.
In quei giorni, il capo della fabbrica, il generale Gennadij Aleksandrovič Vlasiev, era in vacanza. Il 5 maggio ,il suo vice, il tenente colonnello Ivanov, decise di licenziare 70 organizzatori dello sciopero.
In risposta a questa decisione, i movimenti politici a sostegno dei lavoratori, manifestarono il 7 maggio per chiedere l’annullamento dei licenziamenti, l’istituzione del Primo Maggio come festività, turni lavorativi giornalieri della durata massima di 8 ore, l’annullamento del lavoro straordinario e notturno, l’istituzione di un consiglio di rappresentanti eletti dai lavoratori dello stabilimento, il licenziamento di alcuni funzionari amministrativi. Poiché l’amministrazione della fabbrica rifiutò di soddisfare queste richieste, alcuni elementi dei movimenti anarchici e socialisti quali, Anatolij Gavrilov, Nikolaj Junikov, Anatolij Ermakov, Aleksandr Shotman, organizzarono uno sciopero nella fabbrica Obukhov. Allo sciopero dei lavoratori della Obukhov si unirono i lavoratori dell’acciaieria Aleksandrovskij e quelli della Fabbrica delle Carte Imperiali.
L’amministrazione della fabbrica Obukhov nel tentativo di ripristinare l’ordine e riavviare la produzione, invitò la polizia ad intervenire nella fabbrica. Le unità della polizia a cavallo intervenute, furono accolte da una pioggia di pietre ricavate dai marciapiedi smantellati dagli stessi operai. In risposta, la polizia ed un distaccamento della marina aprirono il fuoco. I lavoratori che si difendevano con pietre, legno, acqua bollente e barre di ferro, furono costretti a ritirarsi sulle ali della Fabbrica delle Carte Imperiali. Dopo aver respinto diversi attacchi, si sono barricarono all’interno della fabbrica e continuarono a gettare pietre contro i poliziotti.
Solo la sera, il 96° Reggimento di Fanteria di Omsk, chiamato ad intervenire in soccorso della polizia, riuscì a ripristinare l’ordine. Il risultato della giornata di scontri fu di 8 operai uccisi, tra cui il tredicenne Evdokimov e molti operai feriti. A seguito delle ferite riportate negli scontri, i giorni successivi morirono anche alcuni poliziotti.
I giorni seguenti il generale Vlasiev fece ritorno a San Pietroburgo e riprese il posto di comando della fabbrica. Il 12 maggio 1901 i rappresentanti dei lavoratori della Obukhov presentarono 14 richieste, tra le quali giornate lavorative di 8 ore, la rimozione del colonnello Ivanov, salari adeguati, il reintegro di tutti i lavoratori licenziati. Il generale Vlasiev andò incontro alle richieste dei lavoratori ed accettò dodici delle quattordici richieste. Il ministero del lavoro decise anche di istituire la Festa del Lavoro con cadenza il primo maggio ma almeno inizialmente, nonostante la proclamazione, non fu attuata.
L’inchiesta sulle rivolte nello stabilimento di Obukhov, iniziò l’8 maggio 1901 e si protrasse fino alla fine di luglio dello stesso anno. Migliaia di persone furono interrogate, 400 lavoratori e 60 poliziotti furono invitati a testimoniare. Il verdetto del tribunale fu letto il 28 settembre 1901. Ventisette imputati furono condannati al carcere, Gavrilov ed Ermakov rispettivamente a sei e cinque anni di lavori forzati. Otto imputati furono assolti.6

Anatolij Gavrilov
Nel 1917, dopo la Rivoluzione di Febbraio , il Primo Maggio fu celebrato per la prima volta apertamente: milioni di lavoratori scesero in piazza con gli slogan: “Abbasso i ministri capitalisti“, “Tutto il potere ai sovietici“, “Abbasso le guerre imperialiste!“
Dopo la Rivoluzione d’Ottobre del 1917, la festa divenne ufficiale e venne chiamata “Giorno dell’Internazionale” e celebrata l’1 o il 2 maggio.7
Dopo la Seconda Guerra Mondiale, il Primo Maggio colonne organizzate di lavoratori sfilavano lungo le vie centrali delle città sovietiche, accompagnate dalla musica di natura politica. I manifestanti venivano accolti dai dirigenti del Partito Comunista dell’Unione Sovietica e dai funzionari di governo. Le manifestazioni erano trasmesse in diretta sui canali televisivi e venivano raccontate nelle radio locali. La principale manifestazione del Primo Maggio in Unione Sovietica aveva luogo ogni anno sulla Piazza Rossa di Mosca.
L’ultima manifestazione ufficiale del Primo Maggio sulla Piazza Rossa si tenne il 1° maggio 1990. Il 1° maggio 1991, sempre sulla Piazza Rossa, si è tenuta una manifestazione contro gli aumenti dei prezzi, organizzata dalla Federazione dei Sindacati di Mosca e dall’Associazione dei Sindacati Liberi.
Nel 1992, la festa è stata ribattezzata “Festa della Primavera e del Lavoro”.
Nel 1993 a Mosca sulla Leninskij Prospect, una manifestazione organizzata dal Fronte Nazionale della Salvezza e dal Partito Comunista della Federazione Russa, fu coinvolta in scontri tra i dimostranti e la polizia antisommossa (OMON).8
I manifestanti tentarono di deviare la rotta del corteo abbandonando il percorso autorizzato dal sindaco di Mosca. A quel punto un cordone di sicurezza composto da mezzi della polizia e della polizia antisommossa (OMON) sbarrò la strada al corteo. Per superare gli ostacoli, i manifestanti usarono i camion come arieti. Uno di questi camion causò gravi lesioni al sergente dell’OMON, Vladimir Tolokneev, che morì dopo quattro giorni di agonia.

Vladimir Tolokneev
Appena avvenuto questo episodio, la polizia antisommossa (OMON) entro in funzione con estrema decisione e fermezza. Tra i manifestanti si contarono circa 150 morti e 600 feriti ricoverati in ospedale.8
Di seguito, per chi fosse interessato alle immagini degli accadimenti di quel giorno, allego un video degli scontri avvenuti a Mosca.
Nella Russia di oggi, grazie soprattutto alle mutate condizioni sociali, allo stato di generale benessere ed al sensibile miglioramento del tenore di vita conseguente alle politiche sociali, economiche e del lavoro attuate nel corso degli anni dal governo del Presidente Putin, la Festa del Lavoro ed il Primo Maggio hanno perso il loro significato politico originale. Secondo la stragrande maggioranza dei russi, questo giorno è divenuto un’occasione di intrattenimento con parenti o amici, è considerato un giorno aggiuntivo di riposo e si celebra soprattutto l’inizio della stagione estiva intrattenendosi nei giardini di quartiere, passeggiando nei parchi o effettuando gite fuori dal centro delle città.9
Chi invece vuole celebrare la Festa della Primavera e del Lavoro lo fa mediante eventi festosi ed ordinati, organizzati nelle vie delle città. Nel video seguente potrete assistere ad immagini nettamente diverse da quelle del 1993. Risulta ancora una volta evidente il miglioramento delle condizioni di vita attribuibile agli anni delle politiche interne del Presidente Putin. Ecco di seguito il video in alta definizione, con alcune immagini della Festa della Primavera e del Lavoro celebrata il 1° maggio 2017 a Mosca.
Luca D’Agostini
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Fonti
(1) ТРУДОВОЙ КОДЕКС РОССИЙСКОЙ ФЕДЕРАЦИИ
(2) Планета ШОС
(3) Рада
(4) Ucraina
(5) Illinois
(6) Приговор по делу Обуховской обороны
(7) КОДЕКС ЗАКОНОВ О ТРУДЕ 1918 года
(8) 1 мая 1993 года
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